MOBILE

Sim network-agnostica, il sì dell’Olanda

Per la prima volta i produttori di device possono trasformarsi in operatori mobili. Svolta in vista per Internet of Things, comunicazioni M2M, connected cars e produttori di device come Apple, che potrebbero lanciare le loro sim “neutre”

Pubblicato il 17 Mar 2014

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Sim card che si possono programmare al momento per funzionare su qualunque rete: sono le Sim “network-agnostiche”, non dipendenti dalla rete di uno specifico operatore mobile. Sono illegali ovunque nel mondo, tranne che in Olanda: il regolatore telecom dei Paesi Bassi ha dato il via libera a qualunque tipo di azienda – che sia un vendor di device, un produttore di automobili o la società elettrica locale – per mettere sul mercato la sua propria Sim card configurata in modo che sia slegata da un carrier specifico.

Si tratta di una novità di peso enorme, perché trasforma potenzialmente i produttori di device in carrier e cambia il modo in cui i consumatori comprano il servizio mobile. Immaginiamo che Apple scegliesse di emettere la sua Sim, liberarsi dalla dipendenza da uno specifico carrier e vendere la connettività direttamente agli utenti degli iPhone: in uno scenario del genere Apple fornirebbe le Sim card a tutti i suoi clienti e poi li indirizzerebbe da remoto verso diverse reti di operatori mobili man mano che i clienti attivano i loro servizio. In questo modo il vendor potrebbe comprare in blocco i servizi dati e voce che gli servono da centinaia di diversi carrier di tutto il mondo e poi selezionare quale rete è più adeguata al singolo cliente nel dato momento per fornire il servizio migliore. Se un utente di iPhone lascia il suo paese e va in vacanza all’estero, eviterebbe totalmente le tariffe di roaming, perché Apple riassegnerebbe la sua Sim card a uno dei tanti network del paese estero dove l’utente si reca. L’utente sarebbe “a casa” ovunque nel mondo.

Le Sim agnostiche darebbero anche nuovo slancio alla creazione della Internet delle cose, come spiega al sito Gigaom l’economista e analista europeo Rudolf van der Berg: l’utilità di queste Sim sarebbe enorme per le comunicazioni globali machine-to-machine (M2M). Un’azienda come General Motors, per esempio, che sta mettendo la connettività Lte su tutte le sue auto, negli Usa è legata un singolo operatore, At&t, indipendentemente da quale sia il fornitore dei servizi mobili del suo cliente finale. Invece, con una Sim “carrier-agnostica”, il produttore di automobili potrebbe collegare la macchina al carrier dell’utente, o meglio ancora potrebbe collegarla indifferentemente a più carrier, in base a chi offre la migliore capacità o copertura nel dato momento e luogo.

Anche se gli operatori mobili potrebbero osteggiare l’idea di una Sim “agnostica”, secondo van der Berg l’industria mobile beneficerebbe di questa innovazione perché oggi molti produttori di device sono restii a collegare i loro oggetti alla rete proprio perché devono legarsi a uno specifico carrier. La Sim “agnostica” farebbe invece decollare la Internet of things rendendo la connettività cellulare più attraente.

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