SATELLITI

Spazio, la “coppia” Ariane 5-Galileo pronta al debutto

Il 17 novembre il vettore partirà dalla Guyana francese con un poker di satelliti della costellazione. Le operazioni di aggancio saranno completate circa 3 ore e mezza dopo il lift off

Pubblicato il 15 Nov 2016

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Tutto pronto per il doppio debutto del vettore Ariane 5, per la prima volta impegnato a trasportare i satelliti del sistema di navigazione europeo Galileo e stavolta in un lancio a quattro. Appuntamento fissato al 17 novembre (ora italiana 14.06), quando il vettore partirà dallo spazioporto di Kourou in Guyana francese con un payload inedito da portare in orbita. Arriverà nello spazio un poker di satelliti della costellazione Galileo, battezzati coi nomi dei ragazzi vincitori del concorso Ue “Disegna lo spazio” (l’italiana Antonianna e poi Lisa, Kimberley e Tijmen). Finora a portare a destinazione i satelliti è stata la Soyuz e sempre in coppia.

La missione che porterà la flotta di vigili europei a quota 18 componenti su un totale di 24 operativi più 6 di riserva, scrive l’Agenzia spaziale italiana, sarà l’occasione per testare le prestazioni del vettore e del dispenser realizzato ad hoc per rilasciare a coppie di due i quattro satelliti nell’orbita Meo (Medium Earth Orbit) ad un’altezza di 23mila chilometri. Le operazioni di aggancio dell’orbita saranno completate circa 3 ore e 35 minuti dopo il lift off. I due gruppi si avvieranno poi verso le rispettive posizioni, che saranno raggiunte in 9 e 13 giorni.

La vera sfida, tra l’altro inedita, sarà gestire contemporaneamente i 4 payload. Dopo la separazione dal vettore si entrerà nella fase critica, durante la quale ogni satellite dovrà aprire i propri pannelli solari e avviare le comunicazioni con il Centro di Controllo per essere guidato da remoto verso la destinazione finale. Un duro lavoro attende il team dell’Agenzia spaziale europea e il Cnes, l’agenzia spaziale francese che coordinerà le operazioni. Ma l’esperienza consolidata, frutto di 14 voli portati a termine con successo, renderà più semplice pensare al completamento di una costellazione per la navigazione alternativa al Gps americano.

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