BILANCIO 2011

Stm, utili e ricavi giù Sui conti pesa ST-Ericsson

Nel 2011 risultati al ribasso e non andrà meglio quest’anno: l’azienda stima una riduzione dei ricavi tra il 4% e il 10% nel primo trimestre. Ma il ceo Bozzotti è fiducioso: “La situazione migliorerà. Al momento non prevediamo riduzione del personale”

Pubblicato il 24 Gen 2012

P.A.

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Stmicroelectronics chiude il 2011 con un utile netto di 650 milioni di dollari, in calo del 21% e ricavi netti per 9,73 miliardi di dollari (-5,9%) "a causa delle condizioni di debolezza del mercato, in particolare nella seconda metà dell’anno, e della transizione di ST-Ericsson dai prodotti della generazione precedente al nuovo portafoglio prodotti". Il quarto trimestre 2011 ha visto una chiusura in rosso, con una perdita di 11 milioni di dollari, a fronte di un profitto di 219 milioni nello stesso periodo del 2010. Alla luce della contrazione molto marcata delle vendite che si prospetta nel segmento del wireless, per il primo trimestre del 2012 StM anticipa una flessione sequenziale dei ricavi totali compresa tra il 4% e il 10%.

Il free cash flow è tornato positivo di 47 milioni di dollari nel quarto trimestre. "Nel 2011, le attività interamente di nostra proprietà ci hanno consegnato una performance sostenuta per tutti i dodici mesi (ricavi +1%), sullo sfondo di un deciso rallentamento generale del mercato più ampio dei semiconduttori, accentuatosi con l’evolversi dell’anno. Le attività interamente di proprietà della STm hanno riportato ricavi per 8,2 miliardi di dollari e un margine operativo dell’11,4%", ha commentato il presidente e amministratore delegato Carlo Bozotti. "Abbiamo inoltre mantenuto una forte posizione finanziaria e un’attenta focalizzazione sulla gestione del capitale. A fine anno, le nostre risorse finanziarie totalizzavano 2,3 miliardi di dollari – prosegue Bozotti – e la nostra posizione finanziaria netta ammontava a circa 1,17 miliardi di dollari, dopo la rettifica operata tenendo conto del 50% del debito di ST-Ericsson". "Vediamo l’opportunità di continuare a crescere in alcuni mercati durante il 2012 ma rimangono le preoccupazioni legate all’incertezza dal punto di vista macroeconomico".

"Le previsioni preliminari degli analisti di mercato indicano che il settore in generale dei semiconduttori dovrebbe stabilizzarsi nel corso del 2012. Per quanto riguarda la STMicrolectronics, vediamo l’opportunità di continuare a crescere in alcuni mercati durante il 2012 ma rimangono le preoccupazioni legate all’incertezza dal punto di vista macroeconomico", aggiunge il numero uno dell’azienda.

"Per queste ragioni – spiega Bozotti – nel breve periodo programmiamo di continuare a mantenere ridotti i livelli di utilizzo dei nostri impianti. Continuiamo a focalizzarci sulla gestione del capitale adottando un approccio prudente riguardo ai livelli delle scorte e agli investimenti in conto capitale con l’obiettivo di conservare ed accrescere il nostro free cash flow. Inoltre – sottolinea Bozotti – continuiamo a introdurre sul mercato nuovi prodotti di forte innovazione per ottenere maggiori quote di mercato". Secondo il Ceo di STm "in base all’attuale visibilità, crediamo che gli ordinativi abbiano toccato il livello più basso». «Per il primo trimestre – osserva Bozotti -ci aspettiamo che siano le vendite a raggiungere il punto più basso, anche se migliori della stagionalità del primo trimestre, perchè controbilanciate dalla performance significativamente più debole attesa per i ricavi di ST-Ericsson".

"STMicroelectronics al momento non prevede alcuna riduzione di personale", aggiunge il Ceo della multinazionale di microelettronica che ha due siti in Italia, ad Agrate e a Catania. Alla luce dell’andamento delle attività del gruppo, ha spiegato Bozotti, "non abbiamo in programma a oggi di ridurre i dipendenti, ma stiamo lavorando su due fronti", uno dei quali è "l’aumento della flessibilità, e ne abbiamo gli strumenti". La Stm, secondo il suo Ceo, dovrà sapere "assorbire gli importanti cambiamenti che sta registrando la domanda al fine di migliorare i fondamentali". La seconda priorità, ha osservato Bozotti, "è quella di estrarre molto valore dagli impianti".

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