STRATEGIE

Tagliaferri (Selta): “Scendiamo in campo per la banda ultralarga”

L’azienda piacentina ha avviato la fornitura a Telecom Italia delle tecnologie Fttcab per la rete: “Soluzioni all’avanguardia e di facile gestione”

Pubblicato il 18 Dic 2013

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La notizia era già nell’aria: l’italiana Selta ha avviato la fornitura a Telecom Italia delle nuove tecnologie per la rete ultralarga d’accesso, l’FttCab con il Vdsl2, accanto a fornitori “globali” come Alcatel-Lucent e Huawei. A parlarne, nel corso di un convegno, è stato il responsabile delle tecnologie Roberto Opilio, ma già in precedenza l’aveva fatto anche l’Ad Marco Patuano, sottolineando il ruolo dell’Operatore nel sostenere anche una filiera industriale. Una filiera che, dice il presidente dell’azienda di Cadeo (Piacenza) Carlo Tagliaferri, non si ferma tuttavia alla rete d’accesso.

In che cosa consiste la collaborazione con Telecom Italia nell’ultrabanda?

Abbiamo sviluppato la nostra soluzione FttCab, che è stata a lungo sperimentata anche presso i laboratori di Telecom Italia a Torino: non ci siamo limitati a replicare quanto altri facevano e abbiamo anche risposto ad alcune sollecitazioni progettuali che ci venivano dall’operatore, come quelle relative alla densità degli apparati. Ne è uscito un prodotto a 48 / 96 porte, con ridotti consumi, che non richiede raffreddamento attivo e che può anche essere alimentato dalla centrale, quindi con il cavo telefonico a 48 volt, un apparato che può essere fisicamente configurato e implementato in diversi modi, al punto da essere realizzato anche in una versione a pozzetto che è stata utilizzata anche nella laguna di Venezia.

E’ la prima collaborazione con Telecom in questo settore?

Direi proprio di no. La tecnologia Selta, frutto dei nostri laboratori di Cadeo e di Tortoreto, è stata nell’ultimo decennio in larga misura il cuore dell’offerta DSL di tipo simmetrico, quella rivolta all’utenza enterprise e alla stessa Telecom per le esigenze del backhaul della rete mobile. Siamo partiti con i 2 e i 10 megabit per arrivare oggi al gigabit, utilizzando diverse tecniche di aggregazione: Adsl, Shdsl, Vdsl2….

Su quali terreni si sviluppa oggi la collaborazione di Selta con Telecom?

Andiamo dalle reti pubbliche all’ambito enterprise. Nelle scorse settimane, durante lo Smau, è stata presentata la nostra piattaforma di IP PBX che è stata particolarmente adattata alle esigenze di Telecom Italia. Si tratta di applicazioni di “cloud communications” che risiedono sui server del data center dell’operatore e sono rese disponibili alle aziende come servizio. La soluzione di Telecom Italia è molto interessante anche perché integra l’accesso in mobilità, così che anche con uno smartphone è possibile accedere ai medesimi servizi, del tipo UCC, ovvero comunicazione integrata e cooperazione.

Ci sono altri settori in cui state collaborando?

Discutiamo attivamente con Telecom Italia e anche con altri Operatori delle nostre soluzioni. Riscontriamo un positivo interesse verso una serie di nostre soluzioni, in particolare quelle che riguardano il Carrier Ethernet e le reti metropolitane.

In Italia discutete con altri carrier?

Naturalmente parliamo con altri operatori in Italia, che sono interessati non solo alle nostre specifiche soluzioni ma anche al fatto di poter trovare un partner tecnologico con capacità di progettazione e produzione locali, quindi in grado di interpretare al meglio le richieste che emergono. Collaboriamo con Wind, stiamo finalizzando una partnership con altri provider di rete fissa. Ma abbiano anche collaborazioni con grandi clienti istituzionali.

Le vostre soluzioni sono anche sui mercati internazionali con altri operatori?

In questi ultimi anni abbiamo sviluppato una collaborazione notevole con Telefonica in Spagna, dove abbiamo una filiale diretta. Si tratta di una collaborazione che ha come maggiore focus quello dei sistemi di comunicazione aziendale. Selta è da tempo, per esempio uno dei primi fornitori – di IP PBX per le PMI spagnole, con l’offerta “Puesto de Voz en Red”: una soluzione di PBX e relativi terminali amministrati centralmente dall’operatore.

Dove sono sviluppate le vostre attività?

Nei laboratori di Cadeo (Piacenza) e Tortoreto (Teramo), con più di un centinaio di specialisti in R&D per le sole attività nel campo delle reti elettriche e di quelle di comunicazione – due settori sempre più sinergici tra loro -, cui si aggiunge un terzo polo per la business unit Difesa e Sicurezza.

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