Come affrontare l’instabilità, l’evoluzione tecnologica e la pressione competitiva? Il Ceo Study 2025 di Ibm individua cinque mindshift che riscrivono le regole della crescita. Questi non sono semplici trend, ma cambiamenti profondi e strutturali nel modo in cui i Ceo concepiscono leadership, innovazione, competenze, tecnologia e dati.
Su un campione di 2.000 Ceo distribuiti in 33 paesi e 24 settori, le telco rappresentano il 6% delle aziende intervistate, pari a 120 realtà. Un dato che conferma il coinvolgimento diretto del comparto in un processo di ridefinizione dei modelli di business accelerato dall’intelligenza artificiale. Le aziende telco si trovano a un punto di svolta: da una parte, infrastrutture solide e accesso a una massa critica di dati; dall’altra, la necessità di superare modelli legacy per sostenere la velocità del cambiamento. In questo scenario, i 5 mindshift CEO Study IBM 2025 telco rappresentano una guida concreta alla trasformazione.
Indice degli argomenti
1. Coraggio strategico: cosa indica il CEO Study 2025 per le telco
Il 64% dei CEO ammette che per rimanere competitivi occorre esporsi più dei propri concorrenti al rischio. Ma si tratta di un rischio calcolato, basato su informazioni tempestive e scenari simulabili, non su azzardi.
Nel settore telco, dominato per decenni da logiche di controllo e continuità operativa, questo tipo di mindset rappresenta una rottura culturale. Occorre passare dalla gestione alla guida. Significa costruire organizzazioni capaci di sperimentare senza paralisi, di muoversi rapidamente senza compromettere l’affidabilità. E significa anche dotare i team di autonomia e strumenti per prendere decisioni, accelerando il ciclo di apprendimento.
Il report evidenzia come i Ceo più performanti non attendano “condizioni ideali”: agiscono, testano, iterano, e soprattutto trasformano il rischio in opportunità di crescita e differenziazione.
2. Sfruttare l’AI per reinventare il core business
Secondo il report, il 68% dei Ceo dichiara che l’intelligenza artificiale sta trasformando aspetti considerati fondamentali del proprio business. Non si tratta di adottare nuovi strumenti, ma di rivedere l’intera architettura operativa e di valore.
Nel caso delle telco, questo impone una riconfigurazione profonda: non più solo connettività e banda larga, ma servizi intelligenti, data-as-a-service, analytics predittivi, e interfacce conversazionali. L’AI è chiamata a riscrivere la customer experience, ma anche a ottimizzare infrastrutture, anticipare malfunzionamenti di rete, calibrare offerte commerciali in tempo reale.
La logica tradizionale del miglioramento incrementale non basta. I leader del settore stanno puntando su modelli di business capaci di “bruciare” ciò che non funziona per fare spazio a nuove soluzioni: agili, scalabili, interoperabili. È il principio della “distruzione creativa” reinterpretato in chiave AI-driven.
3. Infrastruttura dati: una priorità nei 5 mindshift Ceo Study Ibm 2025 telco
Il 72% dei CEO considera l’accesso ai dati proprietari la chiave per estrarre valore dall’AI generativa. Tuttavia, il 50% delle aziende dichiara di operare ancora con infrastrutture tecnologiche disconnesse o parzialmente integrate. Una barriera silenziosa, ma estremamente rilevante.
Nel settore telco, la quantità e varietà di dati disponibili è immensa: traffico di rete, consumi, geolocalizzazione, ticket di assistenza, comportamenti d’acquisto. Ma la frammentazione tra sistemi ostacola la creazione di insight azionabili. Il Ceo Study invita a costruire un data fabric coeso, distribuito ma accessibile, in grado di alimentare agenti AI con informazioni aggiornate e contestuali.
In questa prospettiva, la governance dei dati diventa una priorità strategica. Serve trasformare il dato da risorsa tecnica a motore di collaborazione, decisione e personalizzazione.
4. Misurare il valore reale, oltre l’hype
Nel triennio 2022-2024, solo il 25% dei progetti AI ha generato il ritorno degli investimenti atteso, e appena il 16% è stato scalato a livello enterprise. Nonostante questo, il 65% dei Ceo oggi dichiara di valutare le iniziative AI secondo criteri di ritorno sull’investimento.
Le telco, da sempre attente agli economics di rete, devono traslare questa disciplina sul piano dell’innovazione. La selezione delle priorità AI deve essere basata su metriche precise: tempo di risposta ridotto, churn rate abbattuto, costi operativi ottimizzati, nuove fonti di ricavo. Il report suggerisce anche di andare oltre il puro ROI finanziario: misurare customer satisfaction, tempo-insight, qualità delle raccomandazioni.
È un invito a scegliere progetti AI che producano trasformazioni misurabili, sostenibili e scalabili, evitando l’effetto “prova vetrina” che spesso si traduce in costi senza ritorno.
5. Competenze e partnership nei 5 mindshift CEO Study Ibm 2025 telco
Il 31% della forza lavoro dovrà essere riqualificata entro il 2027, mentre il 67% dei CEO adotta una strategia combinata di internalizzazione, automazione e partnership. È la logica del “build, buy, bot, borrow”.
Per le telco questo si traduce in un duplice impegno. Da un lato, potenziare le competenze interne con percorsi di reskilling, soprattutto in ambito dati, AI, cybersecurity. Dall’altro, creare un ecosistema di competenze esterne: system integrator, startup, università, partner tecnologici. E infine, ricorrere ad AI agent capaci di colmare il gap operativo e aumentare la produttività dei team umani.
Il report sottolinea l’importanza di far sentire il talento “preso in prestito” parte dell’organizzazione, anche solo per un progetto: onboarding, cultura, contesto e obiettivi condivisi.
Perché le telco devono superare la fase pilota
Nonostante l’entusiasmo per l’AI, il 60% delle aziende è ancora fermo alla fase sperimentale. Le telco, pur essendo fra i settori più esposti all’automazione e all’intelligenza artificiale, mostrano ancora resistenze culturali e infrastrutturali.
Il passaggio dalla “proof of concept” all’adozione sistemica richiede piattaforme solide, orchestrazione tra funzioni e leadership consapevole. È qui che i mindshift diventano leva operativa: senza una nuova mentalità, l’AI rischia di restare confinata nei laboratori, lontana dal valore di business.
Le caratteristiche dei Ceo che fanno la differenza
Il report identifica un gruppo di “luminary Ceo” – il 14% del campione – che riesce a combinare crescita dei ricavi, margini e innovazione. Le loro aziende eccellono su sei dimensioni: integrazione tra funzioni, rapidità decisionale, governance dei dati, cultura della sperimentazione, gestione del talento e apertura all’esterno.
Le telco che vogliono primeggiare dovranno trasformare queste caratteristiche in capability sistemiche: un modello operativo pronto per l’AI, ma anche per le sfide di mercato che verranno.
AI e mindshift: la nuova roadmap per competere
I 5 mindshift CEO Study IBM 2025 telco delineano una roadmap chiara per affrontare il cambiamento. Il messaggio che emerge dal CEO Study IBM 2025 è inequivocabile: non abbracciare questi mindshift significa esporsi al rischio di irrilevanza. Le aziende telco, che dispongono di asset strategici unici – infrastrutture, dati, clienti – sono nella posizione ideale per guidare il cambiamento.
Ma il vantaggio non è garantito. Va costruito con visione, investimenti mirati e la capacità di ripensare il modo stesso di fare impresa. I 5 mindshift non sono teoria manageriale: sono una mappa per navigare il futuro, con intelligenza artificiale e leadership trasformativa come strumenti principali.