Telco mobili, in Europa le revenues tornano a crescere

Dopo un 2009 horribilis Analysys Mason segnala la ripresa del comparto servizi nei Paesi occidentali. Nell’Est invece si fa ancora fatica a rimettersi in marcia

Pubblicato il 30 Mar 2011

Per gli operatori mobili dell’Europa occidentale la recessione
può essere considerata almeno parzialmente alle spalle. L’ultimo
studio Telecoms Market Matrix di Analysys Mason registra un
costante miglioramento delle entrate dei servizi mobili per i
carrier della regione negli ultimi 12 mesi. Lo stesso trend non si
registra, invece, in Europa dell’est, dove molti operatori ancora
sono alle prese con le difficoltà della crisi economica.

“La recessione continuerà a preccupare gli operatori nella
maggior parte dei Paesi europei nel 2011”, afferma Emma Buckland,
Senior analyst e leader della ricerca sui mercati telecom europei
di Analysys Mason. “Tuttavia, la vera domanda è quanto della
performance poco brillante del settore mobile sia dovuta alla
recessione e quanto sia il risultato di evoluzioni più ampie e a
lungo termine, come la maturità del settore e la trasformazione in
commodity dei servizi voce”.

Le entrate dei servizi mobili sono scese per la prima volta – e
in alcuni casi in modo repentino – nella maggior parte dei Paesi
europei nel corso del 2008 e del 2009, anche se la base clienti ha
spesso continuato a crescere. Nel 2010, la base di abbonati mobili
è cresciuta ancora nella maggior parte dei Paesi europei (solo in
Romania il trend è piatto e nei Paesi Bassi si è registrato un
calo del 2% degli utenti attivi). Quanto alle entrate dei servizi
mobili, i risultati spaccano in due l’Europa.

Nella regione occidentale, le revenues totali sono stabili in
termini nominali nel 2010 – un risultato positivo, dopo la
flessione del 2% del 2009 – e le entrate dei servizi mobili hanno
ripreso a crescere, un trend incoraggiante, dicono gli analisti,
particolarmente sui mercati che hanno subito una contrazione nel
2009 come Germania e Gran Bretagna. Le eccezioni sono Olanda e
Francia, dove i carrier hanno registrato un calo delle revenues nel
2010 più marcato che nel 2009.

“Al contrario, il 2010 continua ad essere un anno nero per gli
operatori dell’Europa centrale e orientale, o meglio il 2010 è
stato per questi Paesi quello che il 2009 ha rappresentato per la
regione occidentale”, afferma Buckland. “Nei sei Paesi che
abbiamo analizzato, le entrate dei servizi mobili sono diminuite
del 5% nel 2010 (dopo una contrazione del 4% nel 2009). Solo la
Polonia sembra essere relativamente immune agli effetti della
recessione: le revenues dei servizi mobili qui sono scese solo
dell’1%, ma non sorprende, visto che la Polonia ha messo a segno
le migliori performance economiche”.

Secondo Buckland, i servizi dati – in particolare Internet mobile
sugli smartphone e i tablet – saranno l’area principale su cui
si concentreranno gli operatori nel 2011; la sfida sarà capire
come usarli per rimettere in moto la crescita delle revenues o dare
maggiore slancio alla ripresa avviata nel 2010.

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