L'INCHIESTA

Telecom Italia, al via processo per le sim fantasma

Si è aperto oggi a Milano il procedimento a carico degli ex vertici del gruppo Riccardo Ruggiero, Massimo Castelli e Luca Luciani, l’unico che si è presentato in aula. Udienza aggiornata al prossimo 17 dicembre

Pubblicato il 08 Ott 2012

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Si è aperto questa mattina davanti alla terza sezione di Milano il processo sulle presunte Sim “fantasma”, che fra il 2005 e il 2008 sarebbero state mantenute in vita con piccole ricariche per aumentare la quota di mercato dall’ex management di Telecom Italia. Il processo è a carico dell’ex amministratore delegato di Telecom Italia Riccardo Ruggiero, dell’ex direttore operativo di Tim, Massimo Castelli e dell’ex numero uno di Tim Brasil, Luca Luciani, l’unico ad essere presente oggi in aula.

L’udienza, durata solo pochi minuti nel corso dei quali il legale di Telecom Italia Spa ha presentato un nuovo atto di costituzione di parte civile, è stata aggiornata al prossimo 17 dicembre. In quella data verranno affrontate le questioni preliminari.

I tre ex manager di Telecom Italia erano stati rinviati a giudizio lo scorso 10 luglio dal gup di Milano Fabrizio D’Arcangelo. Il giudice aveva ratificato anche il patteggiamento a una pena pecuniaria di 600mila euro per Telecom Italia spa, che era imputata per la legge 231/2001. La società si era anche costituita come parte civile contro i tre ex manager, imputati per ostacolo all’autorità di vigilanza Agcom.

Secondo le indagini, tra il 2005 e il 2008, sarebbero state ricaricate con un solo centesimo le cosiddette “sim dormienti” che dovevano essere disattivate, per un totale di oltre 5 milioni di schede. Con questo metodo, deciso dai 3 imputati, la società avrebbe fatto figurare più clienti di quelli reali, aumentando la quota di mercato.

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