I CONTI

Telecom Italia torna all’utile e il 2014 sarà al “rialzo”

L’utile netto si attesta a 543 milioni dal rosso di 1,407 miliardi di un anno fa. Ricavi in picchiata dell’11,2% ma migliora il mercato Domestic. Riflettori puntati sul Brasile: allo studio le contromosse a seguito dell’offerta di Telefonica per Gvt

Pubblicato il 06 Ago 2014

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Semestre in utile per Telecom Italia che registra risultati in attesa con le aspettative di mercato. L’azienda capitanata da Marco Patuano ha chiuso con un + 543 milioni rispetto alla perdita di 1,407 miliardi del primo semestre 2013. Segno meno per i ricavi, in calo dell’11,2% a 10,55 miliardi e per l’Ebitda, in diminuzione del 7,6% a 4,34 miliardi. Più in dettaglio i ricavi Domestic ammontano a 7,531 miliardi di euro, in calo dell’8,2% rispetto agli 8,2 miliardi del primo semestre 2013. Quelli di Tim Brasil risultano invece in flessione dell’1,8%.

Cresce invece l’Ebit, a quota 2,22 miliardi dai 127 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno. Se è vero che l’indebitamento finanziario netto rettificato al 30 giugno 2014 è pari a 27,3 miliardi di euro, in diminuzione di 1,45 miliardi rispetto a un anno fa, il dato risulta però in aumento di 551 milioni rispetto al 31 dicembre 2013 (26,8 miliardi). Una performance dovuta – spiega l’azienda in una nota – alla usuale dinamica dei flussi di cassa operativi.

Ma il 2014 chiuderà in “ripresa”, annuncia l’azienda che stima sì “un’ulteriore flessione complessiva del mercato domestico”, ma “più contenuta rispetto a quella osservata nel 2013”. Telecom prevede sul mercato domestico, in coerenza con le previsioni e le dinamiche del piano 2014-2016, “un progressivo recupero della performance operativa anche grazie ai piani e alle azioni di riduzione e contenimento costi”.

“Le evidenze del 2014 confermano il miglioramento delle dinamiche competitive in ambito mobile – si legge nella nota – e un’accelerazione dello sviluppo dei servizi ultrabroadband. Occorre segnalare che sul mercato domestico si sta ancora riscontrando una diluizione dell’Arpu sui servizi tradizionali, sia sul mobile sia sul fisso, dovuta a una dinamica di riposizionamento della customer base verso offerte di tipo bundle che consentirà comunque – a fronte di una riduzione della redditività nel breve periodo – una maggiore stabilizzazione della spesa e del churn nel medio-lungo periodo. Sul fisso tale dinamica è anche dettata dalla necessità di rispondere con azioni commerciali di pricing a una pressione competitiva che si mantiene superiore alle attese”. Tuttavia, “permangono ancora i venti contrari nel mercato domestico, con la competizione nel fisso che sta accelerando e l’Ebitda sottostante che si sta deteriorando”, spiegano gli analisti di Citigroup. Gli esperti evidenziano che l’Ebitda domestico si è attestato al di sotto delle attese del consenso. Citigroup si aspetta ora “downgrade da parte del consenso”.

L’azienda stima inoltre “una crescita del mercato Brasile” che resta strategico. Telecom approfondirà le varie opzioni a seguito dell’offerta di Telefonica per la controllata di Vivendi, Gvt. “Il consiglio di amministrazione – si legge nella nota – ha esaminato le notizie sulle attività di M&A in corso in Brasile, mercato core per il gruppo. Ha ribadito la valenza strategica delle sue attività nell’area, deliberando di proseguire l’approfondimento delle opzioni strategiche in Brasile”. Intanto, secondo quanto scrive il quotidiano francese Les Echos “le azioni Telecom Italia non interessano a Vivendi, secondo una persona vicina al gruppo”, in riferimento alla possibilità per il gruppo francese di acquisire l’8,1% di quota a seguito della cessione di Gvt a Telefonica.

Secondo gli analisti di Kepler Cheuvreux una controfferta su Gvt da parte di Telecom “sarebbe considerata dal management, dal momento che crediamo che Tim Brasil non possa conservare il suo valore come puro operatore mobile”. Gli analisti stimano potenziali sinergie da Tim Brasil-Gvt per 3 mld euro. Ad ogni modo, nota Kepler Cheuvrex, una mossa di Telecom su Gvt “necessiterebbe di un aumento di capitale. Ipotizzando una ricapitalizzazione da 3 mld euro a uno sconto del 35% per comprare Gvt e includendo risparmi sui costi combinati del 5%, stimiamo una diluizione sull’Eps di Telecom del 10-15%”.

Gli analisti di Mediobanca Securities si attendono commenti da parte del management sulle recenti evoluzioni M&A in Brasile. “Continuiamo a vedere il consolidamento del mercato sia brasiliano sia italiano come i principale driver 2014 dell’equity story di Telecom”.

Fitch promuove l’offerta di Telefonica su Gvt. L’acquisizione – spiega l’agenzia in una nota – avrebbe un impatto favorevole sul merito di credito del gruppo spagnolo perché diversificherebbe ulteriormente i suoi ricavi e rafforzerebbe la sua posizione in un mercato chiave, senza aggiungere debito. Proprio l’assenza di ulteriore leva è decisiva al mantenimento da parte di Telefonica del rating ‘BBB+’ e l’outlook negativo riflette proprio questo rischio. L’agenzia sottolinea anche le importanti sinergie che deriverebbero dall’integrazione di Gvt nel gruppo.

Il Cda ha proseguito nella definizione della propria organizzazione interna, adottando appositi regolamenti di funzionamento del Comitato per il controllo e i rischi e del Comitato per le nomine e la remunerazione e attribuendo con voto unanime al consigliere Francesca Cornelli la funzione di Lead Independent Director. Al fine di consentire la turnazione in questa responsabilità di più amministratori nel corso del mandato triennale del Consiglio, Cornelli manterrà la carica per il solo esercizio 2014 e dunque sino alla prossima assemblea di bilancio.

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