IL RETROSCENA

Telecom: Sawiris ci riprova, ma le banche restano fredde

Il magnate egiziano avrebbe tentato nei giorni scorsi un nuovo approccio con Intesa, Mediobanca e Generali dopo lo scioglimento di Telco

Pubblicato il 11 Lug 2014

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Con lo scioglimento del patto di Telco Naguib Sawiris ha riprovato a entrare in Telecom Italia, trovando però risposte fredde dalle banche azioniste, Intesa e Mediobanca, e da Generali. A dare l’anticipazione è Radiocor in un retroscena.

Intanto la possibilità sarebbe, secondo quanto anticipato da Radiocor, già tramontata, con i vertici della Telco che hanno riaffermato la strategicità di Tim Brasil e, secondo i rumor, lavorano a una fusione con Gvt. Non è la prima volta che l’uomo d’affari egiziano, ex patron di Wind Telecomunicazioni, manifesta la volontà di investire nel primo gruppo di telecomunicazioni italiano. A metà aprile, l’ultima volta, era uscito allo scoperto con un’intervista al Sole24ore, in cui aveva annunciato di essere interessato “perché la compagnia ha bisogno di contante e la partecipazione di Telefonica è conflittuale. Tutto quello che vuole da Telecom Italia è tagliarla in pezzi, vendere la parte brasiliana e tenere una parte dei suoi assets. Ma una grande azienda come Telecom Italia senza i brasiliani diventa un player locale. In passato avevo già fatto i miei calcoli e avanzato una mia proposta – aveva detto Sawiris – Credo che la ribadirei: sarei pronto a investire 1/2 miliardi di dollari. Un amico francese sostiene che la pazienza non è parte della mia strategia. E’ vero: se voglio qualcosa, lo voglio adesso – aggiungeva – Ma in questo caso no: aspetto perché le banche italiane hanno già detto che intendono uscire entro giugno. E il regolatore brasiliano ha detto agli spagnoli di Telefonica che non possono avere tutto: devono decidere se restare in Telecom Italia o controllare tutte le operazioni mobili di Vivo. Attendo le decisioni di Telefonica. Saprò avere pazienza ancora per qualche mese”.

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