DATI

Telefonare al volante, italiani indisciplinati

Il 12,4% degli automobilisti usa il cellulare mente guida: lo rivela l’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale. A Torino e Palermo le punte più alte: 14%

Pubblicato il 27 Dic 2013

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Poco più di un italiano su dieci ama stare al telefono mentre guida. E’ quanto rivela l’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, che ha svolto un monitoraggio sull’uso del telefonino da parte dei conducenti di veicoli, secondo cui la media nazionale di uso è del 12,4%, con punte più alte a Torino e Palermo (14%): si tratta di 4048 persone ‘pizzicate’ al telefono su 32.650 monitorate. Di queste 4048 persone, 3057 sono uomini (75,5%) e 991 donne (24,5%, con alcune città che hanno fatto registrare picchi del 30%).

Tra coloro che sono stati colti al telefono mentre guidavano, il 29% lo faceva nella prima fascia oraria (dalle 8 alle 9), il 35% nella seconda (dalle 12 alle 13) e il 36% nella terza (dalle 18 alle 19). Anche la situazione ambientale influenza l’utilizzo del telefono al volante: un più frequente ricorso al telefonino è stato rilevato nei pressi delle zone maggiormente frequentate (scuole, centri commerciali, stadi, ospedali), negli ambiti cioè di maggiore “stimolo” rispetto alle normali e ordinarie situazioni di viabilità quali una via provinciale o di veloce scorrimento (tangenziali e statali). Unica eccezione: il 22% del numero complessivo dei conducenti sorpresi al telefono (cioè oltre uno su cinque) si trovava fermo al semaforo rosso. Per quanto riguarda la ripartizione in aree geografiche e come valore assoluto, invece, l’utilizzo del cellulare alla guida è prevalente al Nord (1.710 conducenti, pari al 42,2%), seguito dal Centro con 1.186 “telefonisti” (il 29,3%) e dal Sud con 1.152 (pari al 28,5%).

L’iniziativa, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione ‘Un messaggio a volte accorcia la vita’, ha coinvolto decine di volontari che si sono piazzati su alcuni degli incroci più trafficati delle città per contare tutti coloro che transitavano lungo la strada intenti a telefonare e messaggiare. Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Palermo sono alcune delle principali città messe sotto la lente d’ingrandimento dall’Asaps, ma il monitoraggio ha riguardato anche centri come Arezzo, Benevento, Forlì, La Spezia, Ravenna, Reggio Emilia, Cesena e tanti altri.

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