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Telefonica ed E-Plus, il deal sotto la lente dell’Ue

La Commissione europea invia alle due telco un questionario per chiarire meglio alcuni aspetti del merger. In ballo un’eventuale rinuncia a parte dello spettro radio per preservare la concorrenza sul mercato mobile tedesco

Pubblicato il 27 Gen 2014

Patrizia Licata

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Le autorità antitrust dell’Ue stanno esaminando alcuni aspetti dell’accordo per la fusione tra Telefonica Deutschland ed E-Plus sul mercato tedesco: come riporta il Wall Street Journal, che ha visionato il questionario inviato alle due aziende di telecomunicazioni dalle autorità dell’Ue, la Commissione europa sta vagliando gli accordi di condivisione di rete di Telefonica Deutschland e la unit di Kpn, l’assegnazione delle frequenze radio per il lancio dei servizi mobili 4G e le barriere all’ingresso sul mercato tedesco.

La natura delle domande poste alle due telco sembra indicare che la Commissione sta valutando se sussista la necessità di richiedere alle due società interessate di cedere parte del loro spettro radio per ottenere l’approvazione al merger da 8,55 miliardi di euro, da cui si creerebbe il maggiore operatore mobile della Germania per numero di clienti, di dimensioni simili alle divisioni di Deutsche Telekom e Vodafone.

Nel questionario riservato la Commissione europea chiede informazioni sulla concorrenza e i prezzi sul mercato tedesco delle telecomunicazioni mobili sia all’ingrosso che retail e cerca di capire in che modo il deal potrebbe generare ripercussioni sull’assegnazione di frequenze nel Paese e se sia possibile il roll out di una rete 4G sulle frequenze degli 800 o dei 1800 MHz.

Il questionario riflette i timori della Commissione sull’impatto della fusione di Telefonica Deutschland ed E-Plus sul mercato mobile tedesco ma non si concentra su una singola specifica tematica considerata particolarmente “preoccupante”. Il merger è però studiato con grande attenzione perché determinerebbe una riduzione da quattro a tre degli operatori mobili presenti sul mercato tedesco, che vale circa 22 miliardi di dollari. Telefonica ed E-Plus, inoltre, avrebbero nelle loro mani una grossa fetta di spettro radio, che permetterebbe loro di incrementare notevolmente il volume del traffico voce e dati.

La revisione da parte delle autorità europee è a sua volta attentamente seguita da tutto il mercato, che la considerata un test chiave in vista di un ulteriore consolidamento del frammentato settore telecom dell’Europa. Per uscire dalla crisi e fronteggiare meglio la concorrenza, gli operatori telefonici vedono il consolidamento come una soluzione per raggiungere le necessarie economie di scala. Molti dei grandi gruppi del settore chiedono alla Commissione europea di ammorbidire le norme sul controllo dei merger.

La Commissione ha avviato un’indagine approfondita sul deal tra Telefonica ed E-Plus il 20 dicembre e ha tempo fino al 14 maggio per pronunciarsi sull’operazione.

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