PAY TV

Telefonica, offerta al rialzo per la quota di Prisa in Digital Plus

Sul piatto 900 milioni di euro per il 56% della pay tv spagnola: un mese fa aveva proposto 500-600 milioni. Per ora silenzio da Mediaset, che detiene il 22%

Pubblicato il 26 Feb 2014

Telefonica, offerta al rialzo per la quota di Prisa in Digital Plus

Telefonica accelera su Digital Plus, la pay tv spagnola della quale detiene il 22% – stessa quota detenuta da Mediaset mentre il 56% fa capo a Prisa, che ha dato 15 giorni per fare un’offerta. Secondo fonti finanziarie, Telefonica sarebbe pronta ad alzare a 900 milioni (dai precedenti 500-600 proposti un mese fa) la sua offerta per l’acquisto del 56% di Digital Plus detenuto da Prisa, mentre il Biscione – che sta riunendo in una newco la quota in Digital Plus e la sua Premium – per ora attende. Nelle borse di Milano e Madrid tutti i titoli coinvolti sono piatti tranne Prisa, che sale del 5% sulle attese.

L’attuale offerta è al rialzo rispetto a un mese fa, quando Telefonica fece un’offerta informale per un cifra tra i 500 e i 600 milioni di euro.

L’interesse della tlc iberica per Digital Plus rientra nell’ottica dell’ampliamento dell’offerta e dell’acquisizione dei contenuti televisivi a pagamento. Peraltro la pay tv digitale fa gola a tanti, attratti dalle potenzialità del bacino d’utenza sportivo della piattaforma tv, dalla ripresa degli investimenti pubblicitari in Spagna e dall’incremento complessivo del numero di spettatori.

Nel 2009, quando già Prisa aveva manifestato l’intenzione di vendere l’emittente, alcune indiscrezioni avevano svelato l’interesse dell’italiana Mediaset. E ancor prima si erano fatti avanti Telefonica, Vivendi e News Corp per l’acquisto dell’intera Digital Plus, ma all’epoca Prisa abbandonò l’idea di vendere la sua divisione a un solo acquirente perché non aveva ottenuto il prezzo che desiderava.

Altri nomi circolati in passato di potenziali acquirenti: la tv del Qatar Al Jazeera, la francese Canal Plus e Liberty Global.

Prisa, che tra l’altro controlla El Pais, è fortemente indebitata: a giugno 2012 ha annunciato un piano di ricapitalizzazione mirato a convertire 434 milioni di euro di bond in azioni classe A e Telefonica ha acquistato 100 milioni di euro di azioni destinate agli investitori istituzionali. Una mossa che, secondo gli analisti, ha rappresentato un primo passo verso un rafforzamento dell’alleanza tra i due gruppi.

A fine 2013 Prisa ha siglato la definizione della ristrutturazione del suo debito di oltre 3 miliardi di euro con le banche.

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