Terminazione mobile: “Dal taglio delle tariffe risparmi per le telco mobili”

Secondo un’analisi condotta da Consumatori Associati, che il Corriere delle Comunicazioni pubblica in anteprima, la riduzione delle tariffe al vaglio dell’Agcom porterà vantaggi: “Le telco hanno speso molto per l’asta Lte. Un beneficio spendere meno per accedere alle rispettive reti”. E per i consumatori un miliardo in meno sulla bolletta telefonica

Pubblicato il 19 Ott 2011

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“La riduzione delle tariffe di terminazione, cioè i prezzi che
gli operatori di telecomunicazioni pagano ai competitors per le
telefonate effettuate dai propri clienti verso i rispettivi numeri
mobili, porterà ad un beneficio per i consumatori finali di 1
miliardo di euro”. Questo il risultato di un’analisi, che sarà presentata
domani condotta da Consumatori Associati, associazione consulente
della Commissione Europea per il progetto Sepa, anticipato dal
Corriere delle Comunicazioni.

“Partendo dal presupposto che l’Unione Europea ha come
obiettivo di ridurre le tariffe attuali 5,3 centesimi a 0,98
centesimi entro il 2014 (e cioè in tre anni)”, si legge
nell’indagine, "a risparmiare dalla riduzione sarebbero non
solo i consumatori, ma anche gli operatori mobili, che nel prossimo
triennio, fra costo delle frequenze e sviluppo della nuova
tecnologia 4G “arriveranno a spendere 8 miliardi di euro”,
continua l’associazione.

La riduzione delle tariffe di terminazione, al vaglio
dell'Agcom, non piace agli operatori.

I volumi di terminazione off-net delle chiamate su telefonia mobile
sono stabilmente sopra i 40 miliardi di minuti (fonte Agcom 2011).
“Per ogni centesimo di euro al minuto di riduzione delle tariffe
massime di terminazione, quindi, gli operatori vedrebbero ridurre i
loro costi di interconnessione di circa 400 milioni di euro”, ed
è empiricamente provato, secondo l’indagine, che “nel medio
termine la riduzione delle tariffe di terminazione mobile impatta
significativamente sui prezzi delle chiamate voce”.

E ancora, “In termini estremamente semplificati, possiamo
attenderci quindi che per ogni euro di minor spesa da parte degli
operatori, circa la metà si traduca in risparmio per i
consumatori”, precisa l’indagine.

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