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Ti Media: avanti su integrazione dei mux, il titolo vola

Nel corso del cda di oggi l’aggiornamento sull’operazione con Rete A del Gruppo L’Espresso. Le azioni chiudono a +4,07%

Pubblicato il 16 Gen 2014

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Il Cda di Ti Media ha esaminato l’andamento della società, che resta nelle condizioni dell’articolo 2446 del codice civile, e ”le possibili future iniziative per gestirle di concerto con l’azionista di controllo Telecom Italia”. Lo comunica la società in una nota.

L’articolo 2446 del codice civile disciplina i provvedimenti da assumere nel caso in cui il capitale sociale si sia ridotto di oltre un terzo per via delle perdite accumulate. Nel corso dell’incontro c’è stato anche ”un aggiornamento” sul progetto di integrazione tra Ti Media Broadcasting e Rete A.

Ti Media e L’Espresso hanno segnato due tra le migliori performance di tutta piazza Affari, guadagnando rispettivamente il 4,07% e il 6,42%. Il mercato ha acquistato i titoli scommettendo sul fatto che Telecom Italia, come sostenevano alcuni analisti, avrebbe potuto approvare l’operazione di integrazione dei multiplex fra T.I.M. Broadcasting (gruppo T.I.Media) e Rete A (gruppo l’Espresso). Dal comunicato che la società ha diffuso a seguito del Cda, si legge che Telecom ha aggiornato lo stato del progetto d’integrazione tra Timb e Rete A. “Io lo interpreto come ‘andiamo avanti con il lavoro ma ancora non c’è un accordo definitivo’. Il mercato si attendeva a mio avviso una conclusione, o almeno un update più chiaro”, afferma un analista di una primaria casa d’affari italiana contattato da MF-Dowjones, aggiungendo che “l’euforia che c’è stata oggi sui due titoli potrebbe venire meno domani”.

Stando a indiscreziondi stampa nella newco dei mux, L’Espresso dovrebbe avere una quota del 30% e Telecom del 70%, per una valutazione complessiva di circa 300 mln euro. A detta degli esperti di Equita Sim “la valutazione di circa 90 mln per i multiplex de L’Espresso è coerente con la nostra di 100 mln euro, anche se sarà da verificare quali costi saranno imputati al gruppo per il broadcasting” dei propri due canali (Repubblica Tv e Dj Tv).

Gli analisti stimano “un Ebitda 2014 per i multiplex de L’Espresso a circa 8 mln sul 2014 e di 55 mln per quelli di T.I.Media”. Inoltre, sempre secondo quanto riportato dalla stampa, il fondo F2i sarebbe interessato a prendere parte all’operazione. “L’eventuale entrata del fondo sarebbe positiva perché permetterebbe di monetizzare il valore. Resta l’incertezza della struttura societaria considerando che TI Media che controlla solo i 3 multiplex ha una capitalizzazione di mercato di 190 mln e un debito di 270 mln”, spiegano gli esperti. La casa d’affari ha confermato su L’Espresso il rating hold e il target price a 1,6 euro e su T.I.Media la raccomandazione reduce e il prezzo obiettivo a 0,08 euro.

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