La rete globale in fibra ottica di Google rappresenta una delle più ambiziose infrastrutture di telecomunicazione mai realizzate. Con oltre 3,2 milioni di chilometri di cavi terrestri e sottomarini, essa collega fino a 50 Data Center distribuiti strategicamente nel mondo, con l’obiettivo di garantire una connettività ultra-veloce, resiliente e scalabile. Ma ciò che rende questa rete davvero rivoluzionaria è il suo livello di automazione: Google punta al Livello 5 del modello di maturità definito dal TM Forum, ovvero la piena autonomia operativa.
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Una roadmap strategica
Il modello di maturità per le reti autonome definito dal TM Forum non è solo una scala tecnica, ma una vera e propria roadmap strategica per trasformare le infrastrutture di telecomunicazione in sistemi intelligenti, resilienti e adattivi. I suoi obiettivi principali mirano a rivoluzionare il modo in cui le reti vengono gestite, riducendo drasticamente la dipendenza dall’intervento umano e aumentando l’efficienza operativa.
Obiettivi del modello
- Zero-touch operations: L’eliminazione completa dell’intervento umano nei processi operativi è il traguardo finale. La rete deve essere in grado di configurarsi, monitorarsi, ripararsi e ottimizzarsi autonomamente.
- Closed-loop automation: Le decisioni e le azioni della rete si basano su cicli di feedback continui, che permettono di correggere e migliorare le prestazioni in tempo reale, senza necessità di input esterni.
- Intent-based networking: L’operatore non impartisce comandi specifici, ma comunica obiettivi (“intents”) e la rete interpreta e agisce per raggiungerli, adattandosi dinamicamente alle condizioni.
Questi obiettivi non solo migliorano la scalabilità e la resilienza delle reti, ma aprono la strada a nuovi modelli di business e a una gestione più sostenibile delle risorse digitali.
Tecnologie abilitanti
Per realizzare questi obiettivi, il modello si basa su un insieme di tecnologie avanzate che operano in sinergia, tra cui elenco le seguenti.
- Intelligenza Artificiale. Analizza grandi volumi di dati, identifica pattern e prende decisioni autonome in base a obiettivi predefiniti.
- Analisi predittiva. Anticipa guasti, congestioni o anomalie prima che si verifichino, consentendo interventi proattivi.
- Cybersecurity. La sicurezza informatica diventa proattiva e adattiva, grazie a sistemi intelligenti capaci di rilevare minacce in tempo reale, anticipare attacchi e rispondere autonomamente a incidenti, proteggendo l’integrità della rete senza intervento umano.
- Telemetria in tempo reale. Fornisce dati aggiornati costantemente sullo stato della rete, essenziali per il funzionamento dei meccanismi di feedback e permette l’attivazione dei dispositivi attuatori.
I livelli di automazione
Il TM Forum ha codificato sei livelli di automazione delle reti, da 0 (manuale) a 5 (completamente autonomo), offrendo una scala di riferimento per valutare il grado di evoluzione tecnologica delle infrastrutture di telecomunicazioni.
- Livello 0 – Manuale. Nessuna automazione. Tutte le operazioni sono eseguite manualmente, con intervento umano in ogni fase.
- Livello 1 – Assistito. Automazione limitata. Alcuni task ripetitivi sono automatizzati, ma richiedono supervisione costante.
- Livello 2 – Parzialmente automatizzato. Automazione dei processi. Alcuni flussi operativi sono automatizzati, ma necessitano ancora di interventi umani.
- Livello 3 – Automatizzato con controllo umano, Closed-loop parziale. I sistemi reagiscono autonomamente a determinati eventi, ma le decisioni critiche sono validate da operatori.
- Livello 4 – Quasi autonomo. Closed-loop completo. La rete prende decisioni e agisce in modo automatizzato, con supervisione minima.
- Livello 5 – Completamente autonomo. Zero-touch. La rete è auto-configurante, auto-riparante, auto-ottimizzante e auto-evolutiva, operando senza alcun intervento umano.
Per raggiungere il Livello 5, Google integra tecnologie avanzate e adotta architetture modulari e semplificate consentendo così una gestione più agile e una maggiore adattabilità ai cambiamenti del traffico e delle condizioni operative.
Una sfida al modello tradizionale delle Telco
Questa scelta non solo sfida il modello tradizionale delle Telco, spesso ancora ancorato a livelli di automazione intermedi, ma ridefinisce anche il concetto stesso di rete: da infrastruttura passiva a sistema intelligente e proattivo, che potrà accelerare la transizione verso un ecosistema digitale più efficiente, sicuro e sostenibile.