Twitter ha introdotto nella timeline un nuovo strumento, si chiama “Keyword targeting”, che consente agli inserzionisti di analizzare l’utilizzo delle parole chiave dei messaggi promozionali che circolano sul social network. La nuova funzione, sulla falsa riga di Google, è disponibile in tutte le lingue e in tutti i mercati che supportano Twitter Ads. Twitter considera il “keyword targeting” come uno strumento che consente agli inserzionisti di raggiungere gli utenti in maniera più mirata, al momento giusto e nel contesto giusto.
Il sito di microblogging ci tiene a sottolineare che il servizio non implica un incremento di battage pubblicitario sulla timeline. In altre parole, gli utenti potranno continuare a respingere i Promoted Tweet. Secondo alcuni test condotti in tandem con l’operatore britannico Everything Everywhere, con Microsoft Giappone e Walgreens, in presenza del keyword targeting gli utenti sono più propensi a prendere in considerazione i Promoted Tweet.
Gli utenti non vedranno nessuna differenza nell’uso di Twitter e possono sganciarsi dai ‘promoted tweets’ che non ritengono rilevanti”, spiega sul blog ufficiale dell’azienda il manager Nipoon Malhotra. L’annuncio di Twitter segue di pochi giorni quello di Facebook che solo per gli Stati Uniti ha lanciato un nuovo servizio, ‘Partner Categories’, che ha lo scopo di monetizzare di più le inserzioni. Grazie ad un accordo con alcuni colossi del marketing gli inserzionisti potranno infatti sfruttare non solo le informazioni sulle nostre abitudini online, ma anche su quelle offline cioé relative allo ’storico’ dei nostri acquisti nei negozi abituali e reali.
