TELECOM-TELEFONICA

Vegas: “Blackrock oltre il 10% di Telecom, spieghi perché non ha informato Consob”

Duro attacco del presidente della Commissione di Borsa Vegas al fondo americano. “Vogliamo una risposta entro lunedì”. In arrivo una multa e forse anche una denuncia penale. Si surriscalda il clima in vista dell’assemblea di TI

Pubblicato il 15 Dic 2013

“La Consob non è stata informata del raddoppio al 10,4% della quota BlackRock in Telecom”. Lo afferma in un’intervista apparsa oggi su Il Sole 24 Ore” il presidente dell’authority per la Borsa Giuseppe Vegas. Se il fondo non darà alla Commissione le necessarie informazioni entro lunedì prima dell’apertura dei mercati, verranno bloccati i diritti di voto di BlackRock all’assemblea di venerdì prossimo. Assemblea che ha all’ordine del giorno la revoca del consiglio di amministrazione chiesta dalla Findim di Marco Fossati e, se approvata, la nomina del nuovo consiglio.
“L’ultima comunicazione di BlackRock su Telecom – spiega Vegas – risale al 2 ottobre, quando è stato denunciato il possesso del 5,132%. “Il filing Sec, che porta la data del 9 dicembre – continua il presidente della Consob – segnala che la quota è salita al 10,14% il 29 novembre. Ma alla Consob il superamento della soglia doveva essere comunicato cinque giorni dopo, entro il 6 dicembre, e questo non è stato fatto”.
Ma gli acquisti non si sarebbero fermati lì, tanto che oggi BlackRock potrebbe avere una partecipazione in Telecom Italia quasi simile a quella detenuta indirettamente da Telefonica attraverso Telco: “Ci risulta – rivela ancora Vegas – che tra il 2 ottobre e venerdì scorso BlackRock ha effettuato ulteriori acquisti, rispetto a quelli comunicati, per il 3,56% del capitale ordinario di Telecom”.
Tali acquisti sarebbero stati effettuati anche dopo il 29 novembre , data cui fa riferimento il filing Sec, “sui mercati europei e Otc”. Quanto ad eventuali movimentazioni sul mercato americano, Vegas dice di non averne “visibilità. Ma ciò non toglie che il superamento della soglia del 10% doveva esserci comunicato. Nemmeno la società non ne avrebbe saputo niente. Un chiarimento in tal senso è stato chiesto da Consob anche a Telecom.
Come mai? “È quello che stiamo cercando di capire. Ma non avendo fornito dati sensibili in grado di influenzare il mercato, siamo nella fattispecie della manipolazione informativa. Poi vedrà la magistratura se esistono altri profili rilevanti”.
Indagine giudiziaria a parte, la Consob potrebbe sanzionare BlackRock al massimo di 500.000 euro, peanuts per un fondo che gestisce direttamente 4.100 miliardi di dollari, il doppio del Pil italiano. Quanto al blocco dei diritti di voto, appare improbabile: se BlackRock darà le informazioni richieste questa sanzione è destinata a decadere.
La mossa di BlackRock ha sollevato molte illazioni sugli esiti dell’assemblea di venerdì prossimo. Se il fondo americano unisse il suo 10 e passa percento al 22,4% di Telco non vi sarebbe storia: il consiglio attuale rimarrebbe saldamente al suo posto. Tuttavia, tale scelta striderebbe con la tradizionale abitudine dei fondi di votare seguendo le indicazioni degli advisor. Proxy del peso di Iss (il maggiore al mondo) e Glass Lewis hanno invitato a supportare la mozione Fossati.
Polemiche che non mancherebbero anche per il fatto che BlackRock è stato il maggior beneficiario del collocamento del convertendo Telco, grazie ad una “eccezione” aggiunta in zona Cesarini alle regole del collocamento.
Stesso problema di un potenziale conflitto di interesse si pone per i fondi di investimento legati agli azionisti italiani di Telecom come Eurizon Capital (sgr di Banca Intesa), Pioneer Investment Management (Unicredit), Generali Investments Europe (Generali). Come voteranno in assemblea? Seguendo le indicazioni dei proxy advisor cui solitamente fanno riferimento o con altri criteri?
In ogni caso, sempre su iniziativa Consob, entro martedì si dissiperà il velo di incertezza sui nominativi del nuovo consiglio di amministrazione in caso di revoca di quello attuale. I protagonisti in campo sono chiamati da Vegas ad indicare quali saranno i loro 5 candidati aggiuntivi (in realtà sei dopo che Julio Linares si è detto non disponibile) chiamati ad integrare il consiglio sino ai 15 nominativi attuali (attualmente ci sono tre candidati Telco, sette Assogestioni ed il piccolo azionista Massimo Consoli, autoptopostosi). Una tappa delicata soprattutto per Fossati che, se vorrà essere credibile sui mercati, dovrà indicare nomi “pesanti” e credibili in grado di assumere la direzione gestionale di Telecom Italia nel caso il presidente di Findim riesca a vincere la “battaglia dei proxy”.

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