UNIONE EUROPEA

Vicari: “Agenda digitale al centro del semestre italiano”

Il sottosegretario allo Sviluppo economico accende i riflettori sulla presidenza europea: “Punteremo a rafforzare i servizi paneuropei e l’interazione digitale tra cittadini, imprese e PA”. Banda larga fattore abilitante

Pubblicato il 12 Giu 2014

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“L’Italia si concentrerà nel prossimo semestre di presidenza dell’Ue per facilitare il negoziato in corso sul Ttip (Trans-Atlantic Trade and Investiment Partnership) tra l’Ue e gli Usa e l’adozione di misure più adatte ed immediate per rafforzare una visione comune dell‘Agenda Digitale Europea“. Lo ha detto il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, senatrice Simona Vicari, a Londra nel corso dell’International Ip Enforcemente Summit, organizzato dall’Ufficio della proprietà intellettuale del Regno Unito (UK Intellectual Property Office), l’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (Uami) e la Commissione europea per riflettere su come affrontare al meglio la violazione dei diritti di proprietà intellettuale che minaccia non solo i consumatori, ma danneggia le economie, le imprese e l’occupazione in tutto il mondo.

“Questo trattato – ha continuato il sottosegretario Vicari – riunirà centinaia di milioni di consumatori e la maggioranza del Pil mondiale creando enormi opportunità commerciali, posti di lavoro, e sviluppo in particolare per le Pmi, aziende che soffrono maggiormente gli attuali ostacoli al commercio, attraverso l’abbassamento di vincoli e l’ampliamento di una sana concorrenza. Poi nel settore delle telecomunicazioni il Governo italiano punterà ad agire come facilitatore, perché siano adottate misure adatte ed immediate per rafforzare una visione comune dell’Agenda Digitale Europea. E lo faremo andando oltre la semplice applicazione dei servizi paneuropei, ma favorendo l’interazione digitale tra i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni ed il più ampio sviluppo della banda larga. Come ha ribadito recentemente il presidente del Consiglio Renzi, lavoriamo per rafforzare un’Europa sulle frontiere dell’innovazione, sull’agenda digitale, sul “climate change”, e capace di affrontare questioni vere a partire dalla lotta alla disoccupazione. Un’Europa che si occupa di vincoli astratti e lontani dalla gente, è un’Europa che sbaglia”.

Infine, nel corso di un incontro bilaterale con Lord Younger, sottosegretario per la proprietà intellettuale, il sottosegretario Vicari si è soffermata sulla riforma della legislazione comunitaria in materia di marchi d’impresa, ed in particolare sulla modifica delle disposizioni connesse ai controlli sulle merci in transito nell’Ue che provengono da Paesi terzi.

“Siamo convinti – ha ribadito la senatrice Vicari – che sia molto importante intensificare con tutti i mezzi e ad ogni livello la lotta alla contraffazione di beni e servizi. Tuttavia, se non ci dotiamo di strumenti di controllo idonei, l’Ue continuerà a rappresentare un hub per traffici illeciti, che danneggiano non solo le economie dei Paesi terzi ma anche i nostri imprenditori titolari di marchi. Sono consapevole delle preoccupazioni del governo britannico circa la tutela del legittimo commercio, ma mi auguro che la posizione inglese possa allinearsi con la nostra, con l’obiettivo comune di rispondere alle richieste delle nostre imprese, grandi e piccole, che sono vittime ogni giorno di questo fenomeno”.

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