LA TRIMESTRALE

Wind, Arpu mobile in crescita sull’onda del broadband

La società guidata da Maximo Ibarra chiude il primo trimestre dell’anno con risultati solidi. Leggera contrazione per i ricavi, ma in forte aumento quelli da traffico dati. Crescono anche ricavi e clienti della banda larga fissa. Si continua a investire sul potenziamento delle reti

Pubblicato il 12 Mag 2016

Mila Fiordalisi

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Primo trimestre 2016 all’insegna della “solidità” per Wind. Le performance di inizio 2016 mostrano infatti risultati che avvalorano i segnali di miglioramento, in linea con l’andamento del mercato della telefonia in Italia. Numerose le voci con il segno più a cominciare dall’Arpu mobile ha guadagnato ben un punto e mezzo percentuale rispetto a un anno fa – attestandosi a 11 euro. Ma soprattutto il segmento internet mobile continua a registrare performance di crescita a due digit (+13%). Ottimi risultati anche sul fronte della clientela mobile-data che si attesta a 11,5 milioni – su 20,9 milioni di clienti totali – a seguito di un aumento del 6,4%. In forte aumento anche l’Arpu dati, a + 5,6%, che compensa il declino della componente voce, e si attesta al 43,5% dell’Arpu totale.

Nel mese di febbraio inoltre “celebrati” i 10 milioni di clienti “All Inclusive”. La società capitanata da Maximo Ibarra chiude il trimestre con il segno più anche per quel che riguarda il fisso: i clienti broadband sono aumentati del 3,3% generando una crescita dei ricavi broadband 4,5% (l’Arpu al 31 marzo 2016 è pari a 20,5 euro) e quelli dual play addirittura del 7,4%. . È proprio sul broadband fisso che si sono accesi i riflettori di recente: a inizio aprile Wind, insieme con Vodafone, ha siglato un accordo commerciale e strategico con Enel Open Fiber (la società della fibra di Enel) per lo sviluppo della rete ultrabroadband in Italia.

Se è vero che i ricavi hanno registrato una leggera contrazione (-1,3% a 1.064 milioni di euro) e che l’Ebitda si attesta a 381 milioni di euro, in diminuzione del 6,3% principalmente per l’impatto derivante dalla vendita,ad aprile 2015, del 90% della società delle torri Galata a Cellnex (al netto il calo sarebbe del 3,2%), è sui “dati” dunque che si gioca la partita: il trend in discesa della telefonia fissa continua a essere costante per tutti gli operatori i Tlc, di qui i forti investimenti per potenziare i network. Nei primi tre mesi dell’anno, Wind ha investito circa 172 milioni per ampliare e potenziare la rete 4G, la cui copertura raggiunge il 58% della popolazione, continuando a rafforzare la rete 3G. La società ha inoltre continuato ad ampliare la propria copertura in unbundling sul territorio nazionale per estendere la platea di famiglie a cui offrire i propri servizi di telefonia fissa in accesso diretto.

Resta aperta la partita della joint venture con 3: il 30 marzo la Commissione europea ha dato il via alla cosiddetta “Fase 2” dell’indagine per valutare se la proposta di joint venture sia in linea con il regolamento Ue sulle concentrazioni.

Per quel che riguarda i risultati della capogruppo Vimplecom, il primo quarter si è chiuso con ricavi organici per 2 miliardi di dollari in crescita del 4% “grazie alla forte crescita nei mercati emergenti e in Eurasia” (-12% reported). L’ebitda organico è aumentato del 2% a 758 milioni di dollari (-19% reported) e l’utile netto reported è stato di 189 milioni di dollari.

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