IL PROGETTO

L’università Sapienza sulla “nuvola” di Google

Oltre 165mila gli studenti della più grande community europea interconnessa via cloud. Ricerche, lavori di gruppo e colloqui con i docenti potranno essere effettuati anche via web grazie alla funzionalità di video-chat

Pubblicato il 28 Feb 2012

Romina Arata

cloud-111212143824

Google e l’università Sapienza di Roma insieme per un progetto che permette ai 165mila studenti dell’ateneo, inclusi i laureati negli ultimi due anni, la fruizione interamente in rete dei servizi cloud Google Apps for Education.

Il primo ateneo italiano per numero d’iscritti darà vita alla più grande comunità di studenti in Europa interconnessa grazie ai servizi cloud di Google, unendosi agli oltre 15 milioni di allievi e insegnanti che già usano tale servizio nel mondo.

Si tratta di un rilevante esempio di collaborazione tra pubblico e privato e d’innovazione all’interno del mondo accademico: ciascun studente avrà da subito gratuitamente una propria casella email accessibile da qualsiasi dispositivo fisso o mobile connesso a Internet, oltre a servizi che consentiranno la condivisione “in the cloud” (via web) di ogni genere di documento, immagine e video a supporto dello studio.

Successivamente, lo stesso corpo docente potrà usufruire delle Google Apps in modo da portare al massimo livello l’interazione a supporto di più moderne modalità di studio.


“Gli studenti di oggi sono abituati a interagire e condividere informazioni sul web. Le università – ha spiegato Luigi Frati, Rettore della Sapienza nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi a Roma in occasione dell’annuncio – devono quindi mostrarsi ricettive nei confronti di questa realtà, offrendo agli studenti ciò che fa già parte della loro quotidianità”.

E’ questa la risposta della Sapienza alle aspettative dei propri studenti, rendere disponibili moderni strumenti basati interamente su Internet a supporto dello studio e della comunicazione.

Ricerche, lavori di gruppo, perfino colloqui con i docenti potranno avvenire anche via web, magari mediante la video chat integrata in Gmail.

Con il servizio Google Sites, lo studente in piena autonomia sarà in grado di creare un minisito web condiviso (ad accesso privato o pubblico) dove inserire tutta la documentazione relativa a una ricerca o a una tesi, incluse immagini e video, alimentandone i contenuti in modo collaborativo con tutti coloro che verranno invitati a condividerlo.

I professori – ad esempio – potranno preparare sul loro PC di casa slide a supporto delle lezioni o per interventi a convegni con la possibilità di proiettarle da qualsiasi computer fisso o mobile. Infatti, tale file risiederà non sull’hard disk del PC, ma sulla nuvola, protetto dalla tecnologia di Google.

La Sapienza potrà inoltre eliminare i costi per la gestione della posta e per la manutenzione dei server normalmente demandati a supportarla, poiché tutto viene gestito via Internet da Google

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Argomenti trattati

Approfondimenti

C
Cloud
G
google
S
sapienza

Articolo 1 di 2