BANDA LARGA MOBILE

Elettrosmog, meno paletti alle telco: spinta sull’Lte

Misurazioni più elastiche per le emissioni elettomagnetiche nel decreto Crescita 2.0. La norma, a lungo richiesta dall’industria, potrebbe accelerare il roll out delle nuove reti mobili

Pubblicato il 05 Ott 2012

Alessandro Longo

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Alla fine il governo ha ascoltato i lamenti degli operatori Tlc (http://www.corrierecomunicazioni.it/tlc/16196_curcuruto-ispra-emissioni-modifiche-in-cantiere.htm) e ha concesso misurazioni più elastiche per le emissioni elettromagnetiche, nel decreto Crescita 2.0 passato ieri al Consiglio dei Ministri. Lo riferisce, al Corriere delle Comunicazioni, il Ministero allo Sviluppo Economico. Il che dovrebbe permettere di accelerare la copertura Lte e di ridurne i costi.

Con il decreto è stata approvata infatti anche una norma a lungo richiesta dall’industria, per rendere meno gravoso il limite italiano sulle emissioni (6 volt al metro, di gran lungo il più basso in Europa). Stabilisce che la media dei valori debba essere calcolata nelle 24 ore, mentre prima la misurazione teneva conto dei sei minuti di maggiore emissione. La media insomma adesso è più spalmata nell’arco della giornata e quindi le emissioni reali potranno essere più vicine al limite di 6 volt al metro (cioè essere solo poco inferiori a questo valore). Con una misurazione basata sui sei minuti di picco, invece, gli operatori erano costretti, per non sforare, a tenersi molto più bassi (circa 4 volte al metro, quindi persino meno rispetto ai già stringenti limiti italiani), come spiegano dal Ministero.

La misurazione sarà fatta in due luoghi, all’interno e nelle zone esterne calpestabili di pertinenza dell’edificio (balconi, terrazzi, cortili, ma non i tetti). Gli operatori avevano tentato di far abolire le misurazioni esterne (dove il segnale arriva meglio che all’interno), ma su questo punto non hanno avuto fortuna. Comunque, la maggiore elasticità consentirà loro di mettere l’Lte sulle antenne già presenti e quindi non solo di ridurre i costi, ma anche di accelerare la copertura.

Alleghiamo all’articolo l’estratto della norma, preso da una delle ultimissime bozze entrate in Consiglio. Il testo definitivo ancora non è disponibile – lo sarà martedì, probabilmente, a quanto risulta – ma da Sviluppo economico ci confermano che sono passate le misure fin qui riportate.

Al momento c’è un giallo, invece, su un altro punto riguardante l’Lte: se gli operatori avranno diritto di installare antenne di bassa e media potenza senza chiedere il permesso ai condomini. Questa misura c’è stata in molte bozze, ma poi è stata tolta nell’ultima: Sviluppo economico si è riservato tuttavia di presentarla “fuori sacco” al Consiglio. Si aspetta il testo definitivo per sciogliere l’enigma.

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