La sfida globale del clima? Si vince grazie all’Ict

Il digitale può essere determinante nel portare il mondo verso un’economia a basse emissioni di carbonio. I gas serra possono scendere del 15% entro il 2030. L’analisi del ceo di Ericsson in occasione del Cop21 di Parigi

Pubblicato il 10 Dic 2015

Hans Vestberg*

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I leader mondiali si sono riuniti a Parigi con l’obiettivo principale di concludere un nuovo trattato, giuridicamente vincolante, sul clima. Questo deve essere un obiettivo condiviso da governi, industria, società civile e Ong, al fine di garantire che il riscaldamento globale rimanga entro il limite dei 2 gradi Celsius. Incoraggiati dal successo dei Global Goals delle Nazioni Unite di settembre, ora dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per raggiungere un accordo sul clima intelligente.

La scienza non è più in discussione e c’è un crescente consenso attorno alla necessità di agire per ridurre al minimo gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Il mondo è alla ricerca di soluzioni e i leader mondiali devono far sentire la propria voce.

Nessun singolo Governo, organizzazione o Ong ha in mano tutte le soluzioni alle nostre sfide sul clima. Il futuro, come indicato nell’Agenda per lo Sviluppo post 2015 adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel mese di settembre, si baserà molto di più su partenariati pubblico-privati.

In questo ambito, l‘Information e Communication Technology (Ict) può essere determinante nel portare il mondo verso un’economia a basse emissioni di carbonio. L‘Ict può contribuire sia ad un adattamento climatico, sia ad una mitigazione. Finalmente vi è una crescente e globale consapevolezza riguardo al potenziale di trasformazione che può generare l’Ict, qualcosa che sostengo da molto tempo.

Eppure, per realizzare questo potenziale, tutti noi dobbiamo scegliere di utilizzare soluzioni Ict e di utilizzarle con saggezza. Il Mobility Report di Ericsson mostra come l‘Ict potrebbe consentire una riduzione del 15% delle emissioni globali di gas serra entro il 2030. Questo equivale all’attuale impronta di carbonio di Stati Uniti ed Europa insieme.

L’Ict può anche trasformare le catene del valore. Circa il 70% dell’energia elettrica è sprecata prima che raggiunga il consumatore finale. Soluzioni come le reti elettriche intelligenti e i contatori intelligenti danno la possibilità di fornire energia in modo più efficiente alle case e agli edifici, migliorando notevolmente l’efficienza energetica e il consumo di energia. Le reti elettriche intelligenti presentano anche una opportunità di vitale importanza per le fonti energetiche rinnovabili, come quella solare ed eolica, che possono essere integrate all’interno di sistemi di rete ottimizzati. Questo riduce il picco della domanda e la necessità di maggiori infrastrutture di rete, e può aprire a nuovi approcci per l’erogazione di energia in aree prima non raggiungibili, per esempio attraverso le microgrid.

I contatori intelligenti migliorano anche la nostra comprensione di quanta energia consumiamo, consentendo ai cittadini e agli amministratori di edifici di prendere decisioni per distribuire il carico di energia, usando l’elettricità quando è più economico e quando ci sono bassi picchi sulla griglia.

Lo stesso tipo di logica può essere applicata alle soluzioni di viaggio e di trasporto intelligenti, consentendo così una migliore ottimizzazione dei percorsi, risparmi sul carburante e sostenendo anche l’adozione di mezzi a basse emissioni, come i veicoli elettrici.

Mettete tutto questo insieme, e saremo in grado di ottenere le città sostenibili e smart del futuro, che saranno in prima linea in questa trasformazione guidata dall‘Ict. La nostra partnership con UN-Habitat mette in evidenza come l’urbanizzazione sostenibile può anche essere uno strumento per la prosperità e la resilienza.

Quindi, sia si tratti di fare scelte comportamentali individuali (ad esempio, una video conferenza invece di spostarsi in volo per una riunione), o di trasformare interi sistemi industriali, una rapida decarbonizzazione può essere notevolmente accelerata grazie all’utilizzo di soluzioni Ict.

È ora di mettere in campo soluzioni di business e azioni concrete in grado di affrontare le grandi sfide che abbiamo di fronte. A sostegno dellla riuscita e di un accordo sul clima durante COP21, ci siamo impegnati sulle seguenti iniziative:

– World Economic Forum’s CEO Climate Leaders Statement

– Il Paris Action Pledge per sollecitare che il livello di ambizione richiesto dall’accordo COP21 sia raggiunto o superato

– L’iniziativa del Governo Svedese: “Fossil free Sweden”

– The Earth Statement, per un accordo globale sul clima che sia equo, ambizioso e basato sulla scienza.

Inoltre la nostra azienda ha fissato obiettivi che riguardano il clima e ha messo in campo iniziative pluriennali, dove non solo ci proponiamo di ridurre la nostra impronta di carbonio, ma anche di adottare e sviluppare soluzioni in grado di compensare un minimo di due volte la nostra impronta, per esempio, in materia di reti elettriche intelligenti e di trasporto intelligente. Inoltre offriamo soluzioni tecnologiche con prestazioni energetiche ottimizzate per i nostri clienti.

Sia che stiamo parlando di una azienda, di un governo, o della società civile, alla fine della giornata, tutto si riduce ad una questione di leadership. Abbiamo bisogno di abbracciare quelle industrie che sono disposte a cambiare e accompagnare fuori quelle che pensano che vada bene inquinare liberamente a scapito di altri. Le aziende globali, in futuro, devono essere molto più ancorate attorno a principi di sviluppo sostenibile e capire quali sono le conseguenze e le opportunità.

*ceo di Ericsson. Questo contributo è stato scritto in occasione del COP21 di Parigi ed è pubblicato in inglese anche nel sito del World Economic Forum.

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