Il touchscreen piace ai giovani ma non decolla in azienda

Sarà il mercato consumer a trainare la diffusione della tecnologia. Gartner stima che nel 2015 oltre il 50% dei pc acquistati dai teen ager sarà “touch”. Più restia l’utenza business, abituata a mouse e tastiera

Pubblicato il 08 Apr 2010

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Touchscreen: piace ai giovanissimi, ma fatica a conquistare le
aziende. Secondo l’ultima ricerca Gartner, più del 50% dei Pc
acquistati dagli utenti con meno 15 anni avrà uno schermo touch di
qui al 2015 (erano meno del 2% nel 2009), ma solo il 10% dei Pc
venduti ad aziende ed enti nel 2015 avrà il display con tecnologia
sensibile al tatto. Perciò, i grandi vantaggi in termini di
produttività promessi dai tanti device touch che arriveranno sul
mercato quest’anno si materializzeranno molto lentamente sul
posto di lavoro.

"Le giovani generazioni cominceranno a usare i computer
touchscreen molto prima delle aziende", sottolinea Leslie
Fiering, research vice president di Gartner.

L’uso della tecnologia touch nonché dell’input penna non è
nuovo nell’industria dei Pc, fa notare la Fiering: è disponibile
da oltre 20 anni, per lo più come prodotto di nicchia per
applicazioni industriali verticali. Ma oggi l’interesse per
l’uso del tatto per impartire i comandi è cresciuto. Il
multitouch sugli smartphone e il fenomeno iPhone hanno dimostrato
agli utenti quanto possa essere utile la tecnologia touch, se ben
implementata. Anche l’introduzione dell’iPad della Apple ha
fatto parlare di grandi cambiamenti nell’industria.

I primi ad adottare i device sensibili al tatto saranno i
consumatori che non sono mai stati legati a dispositivi
tradizionali e che cercano applicazioni per l’intrattenimento o
il tempo libero. Entusiasti dall’esperienza col loro telefonino
intelligente tattile, sostiene la Gartner, gli utenti dell’iPhone
e di smartphone touch vorranno estendere la stessa esperienza anche
al Pc. L’iPad e la stragrande maggioranza di tablet, lavagnette e
altri device touch che usciranno sul mercato quest’anno sono
rivolti ai consumatori, notano gli analisti.

L’adozione degli stessi tipi di device nelle aziende sarà molto
più lenta. Intanto perché sul lavoro si scrive molto di più di
quanto sia necessario per le applicazioni per il tempo libero.
Inoltre, la Gartner fa notare che chi è stato abituato al sistema
tradizionale, muovendosi tra mouse e tastiera, troverà più
difficile passare al sistema touch.

La chiave di volta potrebbe essere uno dei principali utilizzi per
questa nuova generazione di tavolette, il consumo di media (film,
quotidiani, e-book), che potrebbe conoscere un vero boom se
supportato da un efficace ecosistema del content delivery. Se ci
saranno contenuti interessanti, il mercato riconoscerà sempre più
l’utilità e il pregio dei dispositivi touch e crescerà la
domanda di questa tecnologia non solo per l’intrattenimento ma
anche per altre applicazioni per Pc.

Il settore che invece potrebbe presto adottare con convinzione
apparecchi con tecnologia tattile e penna wireless, riconoscendone
la grande utilità, è quello dell’istruzione. I bambini piccoli
che entrano a scuola per la prima volta trovano la manipolazione
diretta sullo schermo un modo naturale di interagire col computer,
secondo la Gartner, mentre gli alunni più grandi già sono
abituati a usare l’input penna per prendere appunti e annotare
formule e grafici (nelle lezioni di matematica, chimica, fisica,
per esempio), molto più difficili da trascrivere con la tastiera
tradizionale. Qui la chiave del successo sarà l’offerta di
device con schermi dual-input, ovvero dove si può scrivere sia
usando la penna sia il tatto.

"Secondo le indagini Gartner nelle scuole americane, più
della metà, se non il 75%, userà l’input tramite touch o penna
nei prossimi cinque anni”, afferma la Fiering. "E’ ciò
sarà il primo passo verso un enorme cambiamento generazionale nel
modo in cui gli utenti usano i loro computer e i device
intelligenti”.

Come detto, le aziende, dove i lavoratori hanno usato per anni
mouse e tastiera, troveranno molti più ostacoli ad abbracciare il
cambiamento. Ci sono tuttavia alcuni settori verticali che già
usano il touch e la penna per il lavoro sul campo (pensiamo in
Italia ai controllori dei treni) e il trend si rafforzerà, secondo
la Gartner, man mano che i dispositivi con tecnologia touch
scenderanno di prezzo e il software per le applicazioni diventerà
sempre più sofisticato. Ristoranti, negozi e operatori sanitari
potrebbero essere i segmenti che faranno più largo uso di questa
tecnologia.

Nel complesso la Gartner si aspetta una “evoluzione” più che
una “rivoluzione” nel progresso del sistema touch: non ci sarà
una "killer application" che cambierà il mercato
dall’oggi al domani, ma l’introduzione progressiva di
interfacce utente più agili, una diminuzione dei prezzi e una
vasta gamma di software dedicati che attrarranno gradualmente nuovi
utenti.

"L’adozione del touch sarà guidata dai consumatori e solo a
piccoli passi sarà accettata dalle aziende, come accaduto con
altre tecnologie”, conclude la Fiering. "Quello che sarà
diverso in questo caso è che ci aspettiamo una diffusione
capillare nel settore education, per cui un’intera generazione
che terminerà gli studi nei prossimi 10-15 anni troverà
perfettamente naturale l’input tramite il tatto”.

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