Sicurezza, occhio a Facebook Rischio minacce incontrollate

Fortinet aggiorna il report sui trend della security per il 2010: “Le macchine virtuali vanno protette come se fossero un elemento fisico”

Pubblicato il 08 Lug 2010

Un “aggiornamento” sulle minacce alla sicurezza informatica. È
quello realizzato dal team FortiGuard di Fortinet sui
10 maggiori trend della sicurezza per il 2010, pubblicati a
gennaio 2010. Gli esperti hanno aggiornato le previsioni relative
alla security in ambienti virtualizzati e cloud fino protezione dei
dati e delle reti. Ecco di seguito tutti i dettagli del report
aggiornato.

1) Sicurezza dal punto di vista della
virtualizzazione
Gennaio 2010:
secondo FortiGuard "la prevenzione della diffusione incrociata
delle infezioni tra macchine virtuali sarà fondamentale per la
sicurezza della virtualizzazione dei server".

Giugno 2010: dato il continuo avanzamento della
virtualizzazione, diventa effettivamente importante considerare
ogni macchina virtuale come se fosse un elemento fisico –
puntualizza l’azienda -. Ad esempio, un worm potrebbe facilmente
diffondersi tra macchine virtuali sullo stesso computer a un altro
computer con un set di credenziali di accesso completamente
diverso, dando vita a un'infezione molto più potente. La
virtualizzazione aumenta il livello di complessità, estendendo il
gap della sicurezza. Quest'anno sono stati notati alcuni
interessanti sviluppi, tra cui un crash del Flash Player
(potenzialmente sfruttabile) che si verifica solo in un ambiente
virtualizzato".

2) Informazioni, come proteggerle
Gennaio 2010: "la sicurezza basata sulle
informazioni, piuttosto che incentrata sui contenitori, sarà
un'esigenza nel prossimo decennio, mentre l'accesso ai dati
continuerà a evolversi all'esterno della rete
tradizionale".

Giugno 2010: a questo punto siamo nel pieno
dell'archiviazione digitale. Le informazioni possono essere
archiviate ovunque: fotocamere digitali, stampanti, cornici
digitali, chiavette, laptop/netbook e così via. Il numero di
contenitori è in crescita, mentre le informazioni sensibili
rimangono relativamente le stesse. Questo è esattamente il motivo
per cui aziende e amministratori devono valutare con attenzione le
policy e un framework di sicurezza che analizzi le informazioni in
ingresso e in uscita dalla rete, indipendentemente dal
contenitore.

3) La sicurezza per il cloud computing
Gennaio 2010: secondo FortiGuard
"l'adozione di servizi basati su cloud computing rende le
organizzazioni aperte a molti rischi e vulnerabilità durante il
trasferimento delle informazioni da e verso reti protette
attraverso una pipe pubblica, creando molte più opportunità di
infezione o furto di dati".

Giugno 2010: le informazioni continuano a fluire
attraverso pipe pubbliche. “Ad esempio, Facebook ha introdotto
l'uso di social plug-in – precisa Fortiguard -. Le
informazioni già disponibili da una fonte sono destinate a essere
integrate in altre piattaforme pubbliche, diffondendo dati
potenzialmente sensibili nel cyberspazio. Una volta che le
informazioni sono state messe in rete, diventa molto difficile, se
non impossibile, controllarle. Per questo motivo, è estremamente
importante proteggere le informazioni prima di metterle in rete e,
di conseguenza, anche l'archivio dati o la rete".

4) Le applicazioni avranno ancora un ruolo
Gennaio 2010: FortiGuard prevedeva che
"verrà adottata una sicurezza di secondo livello per
consentire alle aziende di esercitare un maggiore controllo delle
applicazioni, che vada oltre il semplice "consenti o
nega".

Giugno 2010: durante la trasmissione, un pacchetto
viene modificato frequentemente. “La sicurezza di secondo livello
("multilivello") può essere considerata come un processo
di filtro a cascata in cui ogni livello è in grado di estrarre il
materiale dannoso prima che passi alla fase successiva – dicono
oggi gli esperti -. Per esempio in uno scenario che prevede il
controllo a livello di applicazione, il normale traffico passerebbe
attraverso quello che viene definito "allow policy",
mentre l'uso improprio dell'applicazione avverrebbe nel
momento in cui il traffico arriva al client. La prevenzione delle
intrusioni costituirebbe un ottimo meccanismo di sicurezza di
secondo livello in questo esempio. Continuano ad essere scoperte, e
sfruttate, nuove vulnerabilità, evidenziando ulteriormente
l'esigenza di un meccanismo di sicurezza
multilivello".

5) I servizi di sicurezza e di rete non sono entità
estranee

Gennaio 2010: "una naturale evoluzione della
tendenza al consolidamento dei dispositivi di rete consiste
nell'integrare più funzionalità di rete nei dispositivi di
sicurezza".

Giugno 2010: Fortinet ha seguito questo trend per
anni e continua in questa direzione dopo esserne stata
all'avanguardia nel mettere in atto una vera strategia UTM
(Unified Threat Management). “Per esempio l'apparecchiatura
FortiGate di Fortinet consente sia il controllo
dell'applicazione che la prevenzione delle intrusioni in un
unico dispositivo si legge nel report aggiornato -. Pur avendo
obiettivi diversi, la tecnologia di ispezione pacchetti sottostante
consente di ottenere miglioramenti in entrambe le aree. Aumentando
la superficie soggetta agli attacchi, per contrastarli è
necessario che venga sviluppata una tecnologia di sicurezza
appropriata. L'integrazione di queste tecnologie e la facilità
di gestione sono fondamentali per limitare le minacce da un punto
di vista amministrativo. In assenza di tale approccio, le
contromisure diventano semplicemente più estese, consumando
risorse diversamente preziose".

6) Crime as a Service rispetto a Security as a
Service

Gennaio 2010: "i cibercriminali prenderanno
spunto dal nuovo modello di business Security-as-a-Service per
implementare il proprio approccio Crime-as-a-Service, un
"ambiente a noleggio" criminale, per così dire”,
avertiva l’azienda.

Giugno 2010: i servizi a sfondo criminale si sono
rivelati ampiamente disponibili nel 2010, più evidentemente
attraverso l'uso di botnet semplificati, ovvero software
specifici che scaricano ed eseguono malware. “Questi botnet
restituiscono quindi statistiche per il controllo qualità, in modo
che gli operatori che vendono i servizi ("load") possano
informare i clienti sulla posizione e sui tempi di installazione
del loro software dannoso. Si continua inoltre a osservare la
distribuzione dello spam bot Cutwail con numeri di identificazione
diversi. Si tratta di ID dei clienti, dove ogni bot acquisito invia
spam per conto dei clienti che li hanno acquistati”.

7) Scareware e affini guadagnano terreno
Gennaio 2010: "dato che i consumatori stanno
diventando più prudenti con lo scareware, si prevede che i
cybercriminali alzeranno la posta nel 2010, tenendo le risorse
digitali dei clienti in ostaggio a scopo di estorsione".

Giugno 2010: l'aumento di ransomware non è
più una leggenda, ma una realtà. “Abbiamo rilevato
l'emergenza di diverse varianti di ransomware nel 2010, dai
blocchi basati su Sms a quelli che arrestano le applicazioni
finché l'utente non paga per il ripristino. I livelli di
rilevamento sono aumentati nel 2010 e le varianti di ransomware
hanno fatto la loro comparsa nell'elenco delle 10 principali
minacce – dice il tema di FortiGuard -. Mentre i volumi
aumentano, la strategia di attacco e la tecnologia continuano a
diventare sempre più sofisticate. In combinazione con algoritmi di
crittografia avanzati, non vi è dubbio che il ransomware
continuerà ad infestare il cyberspazio nel resto del 2010 e
oltre".

8) I money mule si moltiplicano
Gennaio 2010: secondo FortiGuard "utenti
inconsapevoli potrebbero scoprirsi complici di un crimine, mentre i
cybercriminali reperiscono nuovi "mule" per il
riciclaggio dei loro guadagni illeciti".

Giugno 2010: “Abbiamo osservano numerose istanze
di questo trend e diversi esempi sono stati riportati nei nostri
report sulle minacce. Questi attacchi di social engineering
inducono gli utenti a dedicarsi ad attività fraudolente che, dalla
descrizione, appaiono legittime. Alcune descrizioni ricorrenti
osservate nel 2010 hanno riguardato la tenuta di conti clienti.
Queste attività comportano la ricezione e l'inoltro di fondi
dietro pagamento di una commissione. Tali promesse devono essere
considerate con estrema cautela, in quanto comportano implicazioni
legali: se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, di solito
lo è”.

9) Più piattaforme nel mirino:
Gennaio 2010: "dato il crescente numero di
utenti su nuove piattaforme, i cybercriminali punteranno gli
attacchi oltre Microsoft Windows".

Giugno 2010: è stato rilevato un aumento delle
minacce mobili. “Symbian OS rimane la piattaforma favorita per
gli attacchi – alcuni virus, come Yxes, stanno diventando sempre
più sofisticati, mentre altri, come Enoriv, iniziano solo ora ad
emergere – puntualizza la rocerca -. Mentre altri sistemi
operativi come Android continuano ad affermarsi, potrebbero presto
diventare anch'essi obiettivo di minacce analoghe".

10) I botnet si nascondono tra mezzi leciti
Gennaio 2010: botnet non si limiteranno
semplicemente a nascondere il proprio codice binario per eludere il
rilevamento. Si agganceranno invece ai veicoli di comunicazione
autorizzati per propagare e dissimulare le proprie attività.

Giugno 2010: “quest'anno abbiamo segnalato
molti nuovi botnet che si sono messi in evidenza, ognuno dei quali
utilizza protocolli comuni, come Http, per il proprio subdolo
lavoro. Oltre a ciò, i botnet che esistevano già prima del 2010
continueranno con forza la propria attività, sviluppando nuovi
protocolli per mascherarsi. Si tratta di un business molto
interessante che, apparentemente, è diventato l'obiettivo
principale degli sviluppatori di botnet”.

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