Software made in Italy nei super computer per l’Esa

In attesa di brevetto il sistema di 34 computer, sviluppato da Iasf-Inaf e Cnr, per analizzare i dati del satellite “Integral”. Può contare su 7,5 terabyte di memoria e 350 gigaflop di potenza di calcolo

Pubblicato il 04 Mag 2011

Un' “orchestra” di 34 computer commerciali è in attesa di
brevetto e si prepara a competere con i supercalcolatori più
potenti. Si tratta il sistema Aves, sviluppato presso
l'Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica
dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Iasf-Inaf) di Roma per
analizzare i dati del satellite Integral dell'Agenzia Spaziale
Europea (Esa).

E' basato su 34 pc commerciali, quattro dei quali dedicati a
compiti di gestione e sicurezza per prevenire intrusioni
informatiche; i restanti 30 sono nodi per il calcolo vero e
proprio. Le prestazioni sono di tutto rispetto: 7,5 terabyte di
memoria condivisa fra tutti gli utenti e 350 gigaflop di potenza di
calcolo. Nel suo insieme il sistema è circa 200 volte più veloce
rispetto a quelli finora utilizzati per analizzare i dati dei
satelliti. Lo stesso sistema di calcolo può essere utilizzato
anche dai biofisici per simulare in 3D il comportamento di molecole
e altri sistemi complessi di interesse biologico.

Grazie alla sua architettura modulare, il sistema è espandibile
fino a 120 nodi e può arrivare così a circa 1.5 teraflop di
potenza, 1.900 terabyte di memoria e 480 gigabyte di ram veloce. Lo
sviluppo del software è frutto della collaborazione fra Memmo
Federici, dello Iasf-Inaf di Roma, e Bruno Martino,
dell'Istituto di Analisi dei Sistemi Informatici “Antonio
Ruberti”(Cnr).

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