AGENDA DIGITALE

Spid: ecco la roadmap, nel 2017 “online” 10 milioni di cittadini

Accordo Stato-Regioni-Comuni sulla tabella di marcia dell’identità digitale: si comincia ad aprile 2015. Il ministro Madia: “Tempi certi per fisco, welfare e impresa”

Pubblicato il 14 Nov 2014

F.Me.

marianna-madia-140529153407

Una roadmap per l’identità digitale. E’ quella decisa dall’accordo Stato, Regioni e Comuni del quale il ministro della PA e Innovazione, Marianna Madia, ha dato annuncio su Twitter. La tabella di marcia prevede due fasi, la prima scatterà ad aprile del 2015 per arrivare al 2017 con 10 milioni di utenti collegati, ovvero un italiano su sei.

Oltre allo Spid l’accordo tra Stato, regioni e comuni sull’Agenda per la semplificazione contiene molti altri elementi. In tutto si tratta di 37 punti, muniti di scadenze e obiettivi.

In un tweet il ministro, con l’hashtag #Repubblicasemplice, sintetizza così l’accordo raggiunto in Conferenza unificata: “tempi certi su digitale, fisco, welfare, edilizia, impresa”. Cinque capitoli quindi che raccolgono le semplificazioni di cui si parla da molti anni con alcune novità come la dichiarazione di successione online, con riduzione di tempi e oneri (basterà un adempimento unico per denuncia di successione, voltura catastale e trascrizione).

Per lanciare definitivamente l’Agenda per la semplificazione, prevista dal dl Madia, serve però ancora un passaggio in Consiglio dei ministri, che dovrebbe avvenire entro fine’anno. Tra i punti inseriti nell’Agenda, anche la marca da bollo digitale, acquistabile su internet senza dovere andare dal tabaccaio. Anche in questo caso è fissato un target, dovrà adeguarsi alla versione telematica il 90% dei comuni entro il 2017.

Il Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (Spid) mira a consentire al cittadino, una volta espletate le procedure di autenticazione con uno dei soggetti coinvolti, di usufruire di tutti i servizi online forniti da tutti gli altri autenticatori che hanno aderito alla rete, senza dover ogni volta adottare una procedura differente. Per fare un esempio: se un utente richiede all’impresa X, autenticatore privato, delle credenziali, potrebbe usarle per accedere ai servizi del Comune Y o dell’amministrazione Z, anch’essi nella rete Spid.

Si verrà dunque a creare una rete di autenticatori, che dovrà sottostare a regole, procedure e controlli delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese.

L’identità digitale che va intesa come un ecosistema innovativo a cui partecipano diversi attori, primo fra tutti il cittadino, il quale potrà ottenere una o più identità digitali. Il sistema è di fatto l’equivalente di un Passaporto Digitale, che conterrà alcune informazioni identificative obbligatorie, come il codice fiscale, il nome, il cognome, il luogo di nascita, la data di nascita e il sesso. Oltre a queste informazioni, l’identità conterrà altre informazioni come un indirizzo di email e un numero di telefono, utili per poter comunicare con il soggetto titolare dell’Identità. Oltre a queste informazioni, l’Identità conterrà una o più credenziali, utilizzate per poter accedere ai servizi in modo sicuro.

Il secondo attore è il Gestore delle Identità. Il Gestore è un soggetto pubblico o privato che, previo accreditamento presso l’Agenzia per l’Italia Digitale, si occuperà di creare e gestire le Identità Digitali. Oltre ai Gestori di Identità, sono previsti i Gestori di Attributi qualificati, ovvero soggetti che per legge sono titolati a certificare alcuni attributi, come un titolo di studio, una abilitazione professionale, ecc.

Il cittadino potrà utilizzare l’Identità Digitale sui “Gestori di Servizi”. I Gestori di Servizi saranno tutte le pubbliche amministrazioni, ovvero tutti quei soggetti privati che decideranno di aderire a Spid in maniera volontaria.

Il cittadino che desidera ottenere una Identità Digitale, si dovrà rivolgere ad uno dei Gestori di Identità Digitale accreditati. Il Gestore per poter fornire una Identità Digitale dovrà procedere con un riconoscimento forte del cittadino, attraverso una verifica de-visu.

Nel caso in cui il cittadino disponga già di una Identità Digital Spid oppure già in possesso di una Carta d’Identità Elettronica attiva o di una Carta Nazionale dei Servizi o di una Tessera Sanitaria con Carta Nazionale dei Servizi, potrà richiedere un’Identità Spid direttamente on-line, poiché il Gestore dei Servizi potrà usufruire della verifica de-visu e degli attributi già effettuata.cAl momento della creazione dell’Identità Digitale, il cittadino verrà fornito di una o più credenziali di sicurezza.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 2