LA VERTENZA

Call & Call, Mise e Regione Calabria a lavoro per evitare i licenziamenti

A rischio 129 lavoratori per la decisione del committente Engie Italia di volersi ritirare da Locri. “Azienda trovi soluzioni più sostenibili per l’occupazione”

Pubblicato il 15 Set 2017

F.Me.

call-center-161021152207

Si continua a lavorare per evitare i licenziamenti di Call & Call in Calabria. Il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Calabria “hanno ribadito che continueranno anche nelle prossime ore a ricercare soluzioni che diano prospettive di lavoro ai lavoratori interessati e ad un territorio già pesantemente colpito dalle crisi economiche e da conseguenze sociali gravissime”. La nota arriva al termine dell’incontro che si è svolto oggi al Mise per esaminare la grave situazione in cui si trovano i lavoratori del call center di Locri di proprietà della società milanese Call & Call. Nell’incontro, rileva il ministero, “si è dovuta purtroppo registrare la totale chiusura dell’azienda ad accogliere le molteplici proposte formulate dal ministero insieme alla Regione Calabria per scongiurare il licenziamento di 129 lavoratori”.

Ancora una volta, rileva il ministero, “vengono colpiti lavoratori del Sud da aziende che nel passato hanno fruito di benefici pubblici per creare posti di lavoro che si stanno dimostrando tutt’altro che stabili”. Il ministero dello Sviluppo Economico, rappresentato dal responsabile della Unità che gestisce le imprese in crisi, “ha richiamato l’azienda ad una nuova riflessione che porti a scongiurare i licenziamenti”.

A conclusione dell’incontro, al quale hanno partecipato anche le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali oltre all’amministratore delegato di Call & Call, il rappresentante del Mise ha dichiarato che “la non disponibilità ad accogliere proposte che non avrebbero peggiorato il conto economico e la situazione finanziaria di Call & Call, impone di seguire con molta attenzione le prospettive dell’intera azienda. Oggi ciò che colpisce è la totale indisponibilità a prendere in considerazione una gestione socialmente sostenibile della crisi, adducendo argomentazioni che non reggono alla luce di tutta la strumentazione e dell’impegno garantito dalle istituzioni”.

Lo scorso luglio Call&Call ha notificato ai sindacati l’apertura della procedura di licenziamento per 129 unità della sede operativa di Locri a seguito della comunicazione del committente Engie Italia di volersi ritirare da Locri. Già nel corso degli ultimi anni altre commesse, quali Ing Bank Spa e Rcs Mediagroup, avevano cessato i rapporti commerciali su Locri, ma tra l’aumento del traffico di Enel (unica commessa rimasta su Locri) ed i sacrifici posti in essere da lavoratrici e lavoratori di Call&Call Lokroi, non ci furono impatti occupazionali tali da portare la società ad avviare le procedure di licenziamento. Ma la comunicazione di Engie Italia ha cambiato le carte in tavola.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 2