Il 67% delle grandi imprese è sul mobile broadband

Eurostat: le aziende italiane tra le più attente alla sicurezza dei sistemi Ict

Pubblicato il 10 Dic 2010

Connessioni a Internet ormai capillarmente diffuse nelle imprese,
con un'importante crescita della banda larga mobile, e maggiore
attenzione dedicata alla sicurezza dei sistemi Ict, pur con forti
disparità tra i diversi Paesi dell'Unione. E' il quadro
che emerge dal nuovo report pubblicato da Eurostat: quasi il 94%
dei clienti enterprise in Ue aveva una connessione a Internet a
gennaio 2010; l’85% circa aveva una connessione di banda larga
fissa e il 27% di tutte le imprese già usava le connessione di
mobile broadband. In particolare, il 67% delle grandi imprese si
connette a Internet usando la banda larga mobile, contro il 43%
delle imprese di medie dimensioni e il 22% delle piccole.

La situazione a livello di connessioni al mobile broadband nelle
imprese varia però nettamente da Paese a Paese: sono solo il 6% in
Grecia, l’8% in Romania, il 9% in Bulgaria ed Estonia, ma il 68%
in Finlandia (si sale al 95% se si considerano solo le grandi
imprese), il 55% in Svezia e il 46% in Austria (dove si arriva al
91% considerando solo le aziende di grandi dimensioni) e il 43% in
Danimarca.

Sul rovescio della medaglia, lo studio rivela che il 12% delle
imprese Ue ha avuto problemi alla sicurezza della propria
infrastruttura Ict, per motivi legati sia all’hardware che al
software nel 2009; il 5% riferisce incidenti che riguardano la
distruzione o corruzione di dati causate da infezioni di virus o
accessi non autorizzati. Bassa comunque la quota (1% o meno) di
furti di informazioni dovuti a attacchi di pharming o phishing. Ad
ogni modo, le imprese Ue imparano dall’esperienza e a gennaio
2010 almeno metà usava sistemi particolarmente sicuri di
autenticazione degli accessi (password forte, token hardware), con
percentuali che salgono in Italia (66%), Irlanda e Slovenia (64%),
Spagna (63%) e Lussemburgo (62%); molto meno accorte le aziende di
Slovacchia (20%), Ungheria (24%) e Romania (29%).

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