Realtà virtuale avanti tutta sotto la spinta del taglio dei prezzi. Lo dice un report di Canalys secondo cui l’industria di headset ha tagliato per la prima volta il nastro di un milione di dispositivi venduti nella trimestrale che si è chiusa a settembre. Un traguardo storico per un mercato che si appresta a puntare, forte di una base consumer, ad aggredire l’industria manifatturiera e sanitaria.
In testa alla classifica dei maggiori produttori c’è Sony, che ha consegnato oltre 490 mila PlayStation VR. A seguire Oculus di Facebook, che ha consegnato 210 mila visori Rift, e HTC con 160 mila Vive. Questi tre produttori si spartiscono l’86% del settore.
L’analisi di Canalys riguarda i visori con display integrato e non tiene conto di dispositivi come il Gear di Samsung o il Daydream View di Google che funzionano abbinati ad uno smartphone. La diffusione dei gadget per la realtà virtuale “dipende fortemente dal prezzo”, sottolinea l’analista Vincent Thielke. E in questo senso la strategia di Oculus di abbassare il prezzo del visore Rift, portandosi sul livello del PlayStation VR, “ha decisamente aiutato”.
In Asia invece la spinta è arrivata soprattutto in Giappone, per Sony, dalla diffusione di aree dedicate alla realtà virtuale. Per il 2018 gli analisti prevedono una ulteriore spinta al mercato globale grazie all’arrivo di nuovi dispositivi che supportano la piattaforma per la realtà “mista” (virtuale e aumentata) di Microsoft. Novità che dovrebbero far breccia non solo tra i consumatori ma anche in ambito industriale, educativo e medico.