Tablet, italiani primi in Europa

Doxa: ogni anno si spendono 2 miliardi di euro per l’acquisto di device e accessori hi-tech. Secondo Cbs cresce l’utilizzo di Internet in mobilità e sono sempre di più gli iscritti ai social network

Pubblicato il 20 Lug 2011

Più telefoni cellulari che abitanti, 20 milioni di iscritti a
Facebook, uno su due naviga sul web: ma gli italiani sono davvero
così avvezzi alle nuove tecnologie? C’è familiarità o permane
ancora una sorta di timore nei confronti dei sempre più evoluti
gadget tecnologici? Una ricerca condotta da Lewis svela tutti i
segreti del rapporto tra gli italiani e la tecnologia.

Dal sondaggio emerge che un quarto degli intervistati vanta una
grande passione e conoscenza di tutto ciò che è il mondo
tecnologico. Se fossimo in un film americano, questo 25%
costituirebbe l’esercito dei cosiddetti “Nerd”, ma non
vogliamo bistrattare questa categoria sicuramente all’avanguardia
(almeno tecnologicamente parlando) e preferiamo chiamarli
“Geek”. E, se solo il 9% dimostra ancora qualche avversità,
nella terra di mezzo (66%) risiede chi dichiara di saperne a
sufficienza per sopravvivere in una società che presenta spesso un
confronto (a volte anche forzato) con la tecnologia.

Forse per una questione di orgoglio o forse solo per imprudenza, il
61%, in caso di problemi con il proprio Pc, “smanetta” cercando
autonomamente una soluzione. Decisamente più accorti, e con una
certa onestà intellettuale, è quel 31% che dopo qualche misero
tentativo, prima di combinare l’irreparabile, si rivolge a un
tecnico competente. Non mancano gli ansiosi (8%) che alla prima
avvisaglia vorrebbero riunire di fronte al proprio processore una
schiera di luminari del chip.

Ma quanto siamo legati agli oggetti tecnologici? Il 55%, alla
domanda “A cosa non rinunceresti?”, scelga la risposta
(volutamente provocatoria) “alla mamma”. Un vincolo
indissolubile lega però il 36% degli intervistati al proprio Pc, e
il 9% al proprio iDevice o smartphone del cuore, ormai in grado di
offrire un accesso alla rete di qualità eccellente.

Che si tratti di dispositivo mobile di ultima generazione o di una
“mattonella” stile primi cellulari anni ’90, in Italia ci
sono più telefonini che abitanti. Piani tariffari e promozioni
vantaggiose sicuramente incentivano quel 68% che dichiara di
utilizzare il cellulare per sms, mms e chiamate e quel 23% che ha
scambiato il proprio dispositivo per una vera e propria memoria su
cui scaricare di tutto. Solo il 9% utilizza il cellulare per le
chiamate urgenti, proprio come se fosse un vecchio telefono a disco
della Sip.

A conferma di quanto dichiarato dal IX Rapporto del Censis-Ucsi –
secondo il quale un italiano su due naviga nel sempre più
affollato mare di internet – il sondaggio rileva che che il 59%
degli utenti riconosce una reale dipendenza alla rete, ammettendo
di essere collegato 24 ore su 24. Social media, siti di
informazione e di condivisione catturano invece il 33% dei
navigatori. Solo l’8% utilizza il web unicamente per scopi
didattici o lavorativi, o almeno, così dichiara.

E fra Internet, Pc e cellulare si inserisce il gadget più diffuso
e desiderato in tutto il mondo: il 7% venderebbe l’anima al
diavolo (speriamo solo per modo di dire) per avere un iPad. Il 75%,
per l’ultimo nato in casa Apple, non farebbe certo follie, ma non
disdegnerebbe avere un giochino del genere tra le mani. Un’ampia
fetta (18%) di “tecno-esclusi” addirittura non sa nemmeno
dell’esistenza dei tablet.

La familiarità con queste tecnologie e la fiducia nei benefici che
queste apportano alla vita di tutti i giorni è sicuramente in
crescita nel nostro Paese. Ovviamente la tendenza si fa più forte
se si tratta di giovani, da sempre più attratti dal progresso
tecnologico e attenti alle novità. Ma la vera sorpresa è
l’assottigliarsi di quella fetta di “tecno-fobici” che
manifestano un senso di inadeguatezza e che hanno un rapporto con
l’hi-tech ancora controverso.

Due miliardi all'anno in accessori hi-tech
Gli italiani sono primi in Europa per possesso di dispositivi come
smartphone e tablet e spendono 2 miliardi di euro l'anno per
l'acquisto di accessori hi-tech che cambiano non solo in base
alla funzionalità, ma anche all'estetica: sono questi i dati
che emergono da due distinte ricerche e che rivelano come i nostri
connazionali siano sempre più tecnologici.

La prima indagine – condotta da Cbs Outdoor-Europe on the Move e
realizzata da Harris Interactive su un campione di 1.682 individui
in Italia e 9.665 in Europa – svela che il 99% degli italiani in
movimento possiede almeno un telefonino contro il 96% della media
europea e ben il 58% ha un cellulare con accesso a Internet che gli
permette di essere sempre connesso contro il 52% del resto
d'Europa.

Inoltre, il 43% degli intervistati dichiara di "non poterne
fare a meno" e il 38% di tenerlo "costantemente
aggiornato con nuove applicazioni o personalizzazioni". Per
quanto riguarda le abitudini degli italiani in movimento, per oltre
il 50% la prima azione durante lo spostamento è proprio telefonare
e, in linea con la media europea, l'8% si collega a Internet
per ricerche, gestione della propria agenda o casella email e
collegamenti ai principali social network.

Il 56%, ad esempio, si collega a Facebook, il 27% utilizza i
servizi di Instant Messaging come Msn e solo il 5% Twitter. Ma la
mania per le tecnologie dei nostri connazionali non si ferma
qui.

Una ricerca Doxa per eBay.it rivela che oltre 2 miliardi di euro
l'anno vengono spesi per comprare accessori per apparecchi
hi-tech, con un incremento della spesa del 20% rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno. Gli accessori più gettonati sono quelli
per cellulari (+45% acquisti sul 2010), in particolare quelli per
l'iPhone con oltre 240mila oggetti venduti e una crescita
annuale del 119%.

A seguire, accessori per pc portatili (+29%), per palmari (+27%) e
per fotocamere digitali (+14%). Dalla stessa indagine emerge,
inoltre, che tre italiani su cinque dichiarano di essere
"affezionati" ai propri apparecchi tecnologici. I più
attaccati sono in percentuale i giovanissimi sotto i 24 anni (79%)
e i giovani tra i 25-34 anni (68%).

E non solo la funzionalità, ma anche l'estetica gioca un ruolo
importante nell'acquisto. Se la durata (83%), le funzioni
tecniche (81%) e il prezzo (74%) si confermano criteri importanti,
stupisce (o forse no) come quasi la metà dei nostri connazionali
(47%) dichiari che il design e l'estetica sono fattori di cui
tengono conto quando comprano apparecchiature elettroniche.

E, guardando i motivi che spingono gli italiani a sostituire i loro
dispositivi tecnologici, sebbene la maggior parte (81%) tenda a
cambiarli quando il vecchio non funziona più oppure quando ne
viene prodotto uno con nuove funzionalità (15%), ci sono ben un
milione e mezzo di italiani che optano per mettere da parte la tv o
il cellulare, per quanto ancora funzionanti, solo perchè non li
soddisfano più esteticamente.

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