L'INTESA CON IL MISE

Banda larga, in Piemonte 90 mln contro il digital divide

Via all’intesa con il Mise per coprire le aree non raggiunte dall’Internet veloce. Il governatore Roberto Cota: “Nostro dovere dare pari opportunità digitali ai cittadini”

Pubblicato il 13 Mar 2013

Nuove risorse per azzerare il digital divide e per realizzare le infrastrutture di banda larga nelle zone attualmente scoperte dal servizio di connettività a internet veloce. Il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Piemonte hanno sottoscritto un nuovo protocollo di intesa con l’obiettivo di rafforzare l’azione congiunta che va avanti già da qualche anno. L’intervento porterà subito sul territorio 45 milioni di euro stanziati dal Mise e altri 45 saranno reperiti dalla Regione nell’ambito della nuova programmazione 2014-2020 dei fondi europei.
Con questi finanziamenti si potranno realizzare le infrastrutture delle telecomunicazioni necessarie a cittadini ed imprese piemontesi che si trovano tuttora in luoghi esclusi dal servizio di banda larga.

“E’ un nostro preciso dovere – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota – dare identici servizi e uguali opportunità a tutti i nostri cittadini, in qualunque parte del territorio si trovino. La nostra Regione è già all’avanguardia nel campo dell’innovazione, ma non deve mai smettere di progredire su questo aspetto perché le sfide della competitività sono ogni giorno più difficili. Questo nuovo accordo con il ministero dello Sviluppo economico permette di sbloccare risorse importanti, che in un periodo delicato acquisiscono un valore ulteriore”.

L’intervento fa parte di un disegno complessivo a livello nazionale, il “Piano Nazionale Banda Larga“, avviato nel 2008 dal Dipartimento per le comunicazioni del ministero dello sviluppo economico, con l’obiettivo di raggiungere gli 8 milioni di cittadini esclusi dal servizio banda larga poiche’ residenti in aree disagiate. Tra le regioni italiane il Piemonte è quella che è riuscita a ottenere la fetta più consistente di finanziamenti rispetto agli oltre 353 milioni recentemente stanziati per la banda larga. Il ministero ha completato un percorso importante reperendo tutte le risorse necessarie per azzerare il digital divide nazionale, affinche’ tutti gli italiani possano navigare a banda larga.

“Questo era il primo obiettivo dell’agenda digitale europea, propedeutico per tutte le altre azioni – ha commentato Roberto Sambuco, capo Dipartimento per le comunicazioni del ministero – con la Regione Piemonte stiamo collaborando da due anni, affinché l’economia digitale possa avere un ruolo sempre più determinante nel panorama industriale del nostro Paese, portando quindi sviluppo e innovazione. A cominciare dai bandi per l’azzeramento del digital divide avviati in tutte le regioni italiane che porteranno internet veloce a 2,8 milioni di cittadini residenti in 3600 località e che rappresentano una forte spinta per l’intera filiera delle telecomunicazioni, per il settore dell’impiantistica civile e dell’elettronica, generando circa 5000 nuovi posti di lavoro a livello nazionale”.

L’attuazione del piano sulla banda larga è di competenza del ministero, che ne coordina le azioni, in collaborazione con le regioni italiane. Il Piemonte, in virtù di questo nuovo accordo, ha delegato al ministero dello Sviluppo economico la responsabilità dell’esecuzione del progetto per tutte le azioni necessarie alla predisposizione e realizzazione degli interventi di infrastrutturazione. L’intesa ha una durata triennale e resterà comunque in vigore sino all’adozione di tutti i provvedimenti amministrativi e finanziari necessari all’attuazione del progetto.

Ammonta a 46 milioni di euro il finanziamento che accompagna l’accordo siglato tra la Regione Emilia Romagna e il ministero dello Sviluppo economico (Mise) contro il digital divide, presentato oggi in Viale Aldo Moro dall’assessore regionale alle Infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri e dal capo Dipartimento per le comunicazioni del Mise, Roberto Sambuco.
Presenti anche Gabriele Falciasecca e Gianluca Mazzini, rispettivamente presidente e direttore generale Lepida Spa. Nello specifico, 25 milioni sono fondi statali, mentre gli altri 21 provengono dalla Regione.

L’accordo Mise-Piemonte fa seguito a quello siglato l’11 marzo tra Emilia Romagna e ministero e che mette sul piatto 46 milioni per coprire in banda larga zone appenniniche, ma anche aree di città come Ravenna, e altre più vicine al fiume Po. In cantiere anche la “Dorsale sud radio” a banda ultralarga, e contributi a progetti di operatori pubblici di telecomunicazioni per abilitare la diffusione di servizi a banda larga.

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