Ok definitivo del il Consiglio Ue al Gigabit Infastructure Act che sostituirà la direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga (Broadband Cost Reduction Directive- Bcrd) del 2014. La nuova legge mira a semplificare e accelerare lo sviluppo delle reti ad alta velocità, come la fibra e il 5G, con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi e i traguardi di connettività dell’Europa stabiliti nella bussola digitale per questo decennio.
“L’adozione della legge riflette il nostro impegno ad affrontare gli oneri amministrativi e a promuovere la diffusione delle reti ad alta velocità. Ciò consentirà ai nostri cittadini di navigare più velocemente e di avere una migliore esperienza digitale utilizzando la fibra o il 5G”, spiega Petra De Sutter, vice primo ministro belga e ministro della pubblica amministrazione, delle imprese pubbliche, delle telecomunicazioni e dei servizi postali.
Gigabit Infrastructure Act, cosa prevede
Il nuovo regolamento mira inoltre a ridurre i costi inutilmente elevati della realizzazione di reti ad alta capacità, parzialmente causati dalle procedure di concessione delle autorizzazioni. Quest’ultimo tema sarà semplificato attraverso un meccanismo di conciliazione obbligatorio tra enti pubblici e operatori di telecomunicazioni. La nuova legislazione garantirà inoltre maggiore trasparenza e garantirà una pianificazione efficiente per gli operatori delle reti pubbliche di comunicazione elettronica.
Per ottenere un migliore accesso ai servizi della società dell’informazione da parte del pubblico e delle imprese, la legge sulle infrastrutture giga affronta anche la realizzazione e l’accesso alle infrastrutture fisiche interne agli edifici. Inoltre, la nuova legge consente un certo grado di flessibilità agli Stati membri, ad esempio escludendo le infrastrutture nazionali critiche. Infine, poiché l’attuale limite massimo del prezzo al dettaglio per le comunicazioni intra-Ue regolamentate scadrà il 14 maggio 2024, gli attuali limiti di 0,19 euro al minuto per le chiamate e 0,06 euro per gli sms vengono prorogati fino al 30 giugno 2032 per garantire protezione, soprattutto per i consumatori vulnerabili.
L’entrata in vigore
Il testo sarà pubblicato nei prossimi giorni nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue ed entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione. La nuova legge entrerà in vigore 18 mesi dopo la sua entrata in vigore, con alcune disposizioni specifiche che verranno applicate in una fase successiva.
Il background
Gli obiettivi digitali su cui si basava la Bcrd sono stati raggiunti o sono diventati obsoleti dal 2014. Si è dunque resa necessaria la revisione. I bassi rendimenti del capitale proprio e gli elevati costi di investimento che prevalgono nel settore delle telecomunicazioni hanno iniziato a ostacolare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi digitali per il 2030 del programma politico del decennio digitale, con un gap di investimenti di circa 65 miliardi di euro all’anno. La Commissione Ue, con Thierry Breton, commissario per il Mercato interno, ha presentato la proposta per la legge sulle infrastrutture Gigabit nel febbraio 2023. Alin Mituta (Renew Europe/Romania) è stato il relatore del Parlamento europeo su questo fascicolo ed è stato raggiunto un accordo provvisorio tra i colegislatori il 3 febbraio 2024.