Il settore pubblico è destinato a essere fortemente impattato dalla diffusione delle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. In particolare, il 57% dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici italiani è altamente “esposto” rispetto allo svolgimento della propria attività, ovvero sarà interessato da una forte interazione tra le mansioni svolte e quelle che gli algoritmi sono in grado di svolgere. Questa interazione potrà tradursi in un arricchimento delle attività, oppure in una vera e propria sostituzione dei lavoratori. Si tratta di ben 1,8 milioni di persone, in particolare dirigenti, ruoli direttivi, tecnici, ricercatori, insegnanti, legali, architetti, ingegneri, professionisti sanitari e assistenti amministrativi.
FORUM PA 2024
Intelligenza artificiale, a rischio 200mila dipendenti pubblici. Zangrillo: “Nasceranno nuovi mestieri”
Secondo un report di Fpa il 57% dei 3,2 milioni di lavoratori è “altamente esposto”, ma di questi l’80% potrebbe ottenere grossi benefici. L’Ad Dominici: “La rivoluzione dell’AI è la terza ondata di trasformazione”. Il ministro: “Il cambiamento non va vissuto con paura”

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