Adtran Holdings ha annunciato i risultati finanziari preliminari non sottoposti a revisione per il primo trimestre del 2025. Il fornitore di soluzioni di rete ha messo a segno ricavi pari a 247,7 milioni di dollari, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente e superiore alle attese di mercato. Il margine lordo Gaap è stato del 38,5%, mentre quello non-Gaap pari al 42.6%. L’azienda di Huntsville (Alabama) ha dichiarato una perdita di 13 centesimi per azione. Gli utili, rettificati per i guadagni e i costi una tantum, sono stati di 3 centesimi per azione.
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Puntare su una catena diversificata a livello globale
“Nel primo trimestre abbiamo lavorato su tutti i fronti”, commenta Tom Stanton, presidente e amministratore delegato di Adtran Holdings. “La nostra forte performance rafforza la migliore efficienza operativa di Adtran e la forza del nostro modello di business. Abbiamo ottenuto risultati solidi, migliorando diverse metriche operative chiave, tra cui un aumento del fatturato, forti margini lordi e operativi e una solida liquidità dalle operazioni”. Stanton precisa che “grazie alla nostra catena di fornitura diversificata a livello globale, alla flessibilità operativa e alle solide relazioni con i clienti, siamo ben posizionati per gestire e capitalizzare i cambiamenti nelle politiche commerciali. Sulla base dell’attuale visibilità e dell’andamento delle prenotazioni, ci aspettiamo che questo slancio positivo continui anche nel secondo trimestre”.
Per il secondo quarter del 2025, la società quindi non teme l’impatto dei dazi e prevede un fatturato compreso tra 247,5 e 262,5 milioni di dollari. Il margine operativo non-Gaap dovrebbe essere compreso tra lo 0% e il 4%.
Il ruolo di Adtran in Italia
In Europa e in Italia Adtran punta a crescere allineandosi all’obiettivo di creare un mercato unico delle telecomunicazioni, che metta a fattor comune processi di innovazione che si estendono dai data center alle reti di accesso urbane e rurali. “Per raggiungere questo obiettivo, sono fondamentali infrastrutture robuste e interoperabili che supportino una connettività scalabile e adattabile, soddisfacendo le esigenze diversificate degli stakeholder, dai fornitori consolidati agli innovatori emergenti”, spiega Marcello Forti, vice president sales Southern Europe di Adtran, che sottolinea come il gruppo abbia da sempre cavalcato un atteggiamento aperto alle collaborazioni tecnologiche.
“Architetture aperte chiamano soluzioni disaggregate e semplici da integrare a partire dalla rete di accesso e trasporto ottico includendo aspetti rilevanti alla sicurezza della rete stessa quali la sua sincronizzazione ed un monitoraggio capillare capace di prevenire possibili disservizi per garantire connettività a persone, imprese e istituzioni pubbliche in tutta Europa. In particolare, il nostro ruolo in eventi di settore, come la Conferenza Europea sulla Comunicazione Ottica (Ecoc) di quest’anno, ha sottolineato il potenziale di ecosistemi aperti e multi-vendor per migliorare sia la scalabilità delle reti, che ridurne i costi ottimizzandone il consumo energetico”, dice Forti.
Ugualmente cruciale è l’apertura nelle reti di accesso in fibra, dove le soluzioni devono integrarsi in un ecosistema aperto per connettere comunità urbane e rurali con infrastrutture performanti e pronte per il futuro. “Il ruolo dell’Italia in questa trasformazione digitale è significativo, poiché lo slancio del Paese verso la digitalizzazione si allinea a uno sforzo europeo più ampio per espandere la connettività e favorire l’innovazione”, nota Forti. “Attraverso partnership strategiche con operatori di telecomunicazioni, innovatori tecnologici e istituzioni pubbliche, Adtran sta promuovendo un mercato digitale che incoraggia l’innovazione, la concorrenza e l’accessibilità”.