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5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea



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Il progetto europeo testa applicazioni 5G avanzate tra Spagna e Francia. Il corridoio Figueres-Perpignan diventa il laboratorio per guida remota, smart road, comunicazioni ferroviarie e infotainment

Pubblicato il 13 mag 2025



5g, 6g, reti mobili

LLa rivoluzione 5G non riguarda soltanto la velocità di navigazione o la latenza ridotta: ha ricadute profonde sulla mobilità europea del futuro, specie in ambito transfrontaliero, dove interoperabilità, continuità del servizio e adattamento normativo diventano elementi strategici. È in questo contesto che si inserisce 5GMED, un progetto paneuropeo cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Horizon 2020, con l’obiettivo di testare soluzioni 5G avanzate nel corridoio ferroviario e autostradale che collega Figueres (Spagna) a Perpignan (Francia).

Il tratto scelto per le sperimentazioni è strategico: è parte del corridoio mediterraneo della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) e rappresenta un punto critico per la mobilità europea, in particolare per il traffico merci e passeggeri tra la penisola iberica e il resto del continente. Cellnex Telecom, leader europeo nelle infrastrutture di telecomunicazione wireless, guida la fase operativa del progetto, coordinando oltre trenta partner tecnologici, industriali e accademici.

Il valore di 5GMED risiede nella sua approccio sistemico: un’infrastruttura 5G Standalone viene testata per abilitare nuovi servizi in scenari stradali e ferroviari complessi, dove è essenziale garantire prestazioni elevate, comunicazione continua e resilienza della rete.

Casi d’uso 5GMed: applicazioni reali per la mobilità europea

Al centro del progetto, quattro casi d’uso concreti illustrano come il 5G può trasformare radicalmente la mobilità europea, andando oltre il semplice concetto di connettività.

Guida remota

Il primo e più innovativo dei casi d’uso riguarda la guida remota, una funzionalità critica per lo sviluppo della mobilità autonoma. In scenari complessi come incroci non segnalati, incidenti o maltempo, i veicoli autonomi devono poter richiedere l’intervento umano da remoto. Grazie alla bassa latenza del 5G, un operatore può prendere il controllo del mezzo a distanza e guidarlo fino a una posizione sicura, garantendo sia l’incolumità dei passeggeri sia il flusso regolare del traffico. Questo tipo di applicazione richiede comunicazioni ultra-affidabili e latenza inferiore ai 10 millisecondi, rendendo il 5G una tecnologia abilitante senza alternative.

Digitalizzazione dell’infrastruttura

La digitalizzazione dell’infrastruttura stradale rappresenta il secondo grande ambito di sperimentazione. Si tratta di un’evoluzione sostanziale rispetto ai modelli di gestione del traffico esistenti: attraverso sensori integrati nei veicoli, videocamere intelligenti e sistemi edge, il traffico può essere monitorato e gestito in tempo reale da centri di controllo avanzati. Questo caso d’uso consente di ottimizzare flussi, ridurre congestioni e intervenire preventivamente in caso di situazioni critiche. L’infrastruttura stradale si trasforma così in un organismo reattivo, in grado di dialogare con i veicoli e adattarsi dinamicamente alle condizioni di esercizio.

Ferroviario avanzato

Il terzo scenario riguarda le comunicazioni ferroviarie avanzate, in particolare attraverso l’adozione del nuovo standard Frmcs (Future Railway Mobile Communication System) che andrà a sostituire il sistema Gsm-R. In questo ambito, 5GMed testa soluzioni che migliorano la sicurezza e l’efficienza dell’ambiente ferroviario, integrando sensori di bordo, connettività multiutente e Wi-Fi ad alte prestazioni. Un treno connesso in modo continuo può ottimizzare il consumo energetico, ricevere aggiornamenti in tempo reale su condizioni di linea e offrire ai passeggeri servizi digitali potenziati. La sfida principale è garantire una comunicazione ininterrotta tra i due lati del confine, nonostante le differenze normative e infrastrutturali tra Francia e Spagna.

Infotainment

Infine, il progetto si concentra sul caso d’uso dell’infotainment “follow-me”, pensato per offrire contenuti multimediali ad alta definizione durante gli spostamenti in auto o in treno. La novità qui non è solo la qualità dello streaming — video, realtà virtuale, videoconferenze — ma la sua continuità. Mantenere stabile la fruizione di contenuti in mobilità, attraversando confini nazionali e passaggi da una rete all’altra, rappresenta una delle sfide tecniche più complesse. Questo caso d’uso ha implicazioni commerciali importanti per l’industria dei media, dei contenuti e dei servizi digitali in abbonamento, aprendo nuove opportunità per la monetizzazione della connettività a bordo.

Cellnex, snodo strategico della mobilità europea

Il ruolo di Cellnex all’interno del progetto va oltre il semplice coordinamento operativo. L’azienda sta progressivamente posizionandosi come abilitatore infrastrutturale del 5G europeo, grazie a un modello neutrale che consente agli operatori di accedere a reti avanzate senza dover sostenere investimenti infrastrutturali diretti. In 5GMed, Cellnex ha messo in campo tutta la propria capacità di progettazione, gestione e orchestrazione di reti multi-tecnologiche, integrando componenti edge, cloud, slicing e sistemi Mimo avanzati.

L’azienda ha inoltre contribuito alla realizzazione delle due reti 5G Standalone (una lato spagnolo, l’altra lato francese) testate nel progetto, valutando la tenuta delle comunicazioni transfrontaliere e simulando scenari di interruzione, handover e latenza critica. Questo approccio ha permesso non solo di validare i casi d’uso, ma anche di produrre linee guida replicabili per futuri corridoi Ten-T in tutta Europa, a beneficio della mobilità europea nel suo complesso.

Un modello replicabile per la mobilità europea

5GMed rappresenta un tassello fondamentale per tradurre la visione della Digital Decade europea in soluzioni concrete. Le tecnologie testate nel corridoio mediterraneo possono essere estese ad altri contesti transfrontalieri e urbani, fornendo una base tecnologica scalabile per la mobilità connessa e automatizzata. I risultati ottenuti da Cellnex e dai partner saranno centrali anche per le prossime policy europee su roaming industriale, gestione dello spettro e interoperabilità.

Più che una sperimentazione tecnica, 5GMed è un laboratorio strategico per l’Europa del 2030. Un’Europa in cui auto, treni e infrastrutture potranno dialogare tra loro senza confini, grazie al 5G e a chi, come Cellnex, costruisce i ponti tecnologici necessari per superare quelli geografici.

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