Giro di vite sullo spoofing e sulla trasparenza delle offerte commerciali dedicate ai piani di connettività 5G: per combattere il telemarketing selvaggio l’Autorità Garante per le Comunicazioni ha adottato il nuovo Regolamento per la tutela degli utenti, che abroga e sostituisce il precedente dispositivo del 2016.
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Le finalità del nuovo Regolamento
Il Regolamento, adottato nella seduta del 30 aprile scorso, con delibera n. 106/25/Cons, giunge al termine dei lavori di un tavolo tecnico dedicato ad approfondire misure per rafforzare la trasparenza delle condizioni dell’offerta dei servizi di comunicazione elettronica e per contrastare la pratica del cosiddetto spoofing, ossia l’illegittima modifica del numero telefonico del chiamante (Cli – Calling Line Identity). Al tavolo tecnico hanno partecipato le principali associazioni dei consumatori, le associazioni di imprese, gli operatori di servizi di comunicazione elettronica, esperti e operatori di altri settori direttamente incisi dal fenomeno dello spoofing.
Le nuove disposizioni contro il telemarketing selvaggio, definite anche sulla base delle esperienze internazionali, prevedono una serie di misure tecniche volte a contrastare sia il fenomeno del telemarketing e teleselling aggressivo e illegale (attraverso l’utilizzo di un numero telefonico inesistente e non registrato, per impedirne l’identificazione), sia le frodi perpetrate utilizzando un numero telefonico modificato in modo da presentarsi all’utente chiamato come un soggetto pubblico (come le Forze dell’ordine) o privato (per esempio, una banca).
“L’Autorità si è impegnata ad individuare le soluzioni più avanzate per contrastare le pratiche di telemarketing aggressivo, delle quali tutti siamo quotidianamente vittime”, commenta il presidente AgCom Giacomo Lasorella. “Contiamo su una puntuale e tempestiva applicazione delle nuove regole da parte degli operatori telefonici, in linea con quanto ampiamente discusso nell’apposito tavolo tecnico”.
Cosa prevedono le nuove regole Agcom
È in particolare previsto il blocco delle chiamate provenienti dall’estero verso l’Italia che espongano un identificativo del chiamante corrispondente, in modo illegittimo, a un numero italiano. La delibera prevede pertanto, in capo agli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, l’obbligo di bloccare e non terminare in Italia le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.
L’operatività delle misure assunte sarà realizzata in due passaggi, a partire dalla pubblicazione del provvedimento: il primo, dopo tre mesi, riguarderà il blocco delle chiamate dall’estero con numero chiamante italiano di rete fissa; il secondo, dopo sei mesi riguarderà il blocco delle chiamate con numero chiamante italiano di rete mobile.
Le attività del tavolo tecnico proseguiranno per identificare ulteriori misure, in grado di contrastare altre tecniche di contraffazione dell’identità del chiamante, nell’ambito delle chiamate gestite completamente nel territorio nazionale, monitorare l’andamento del fenomeno e assumere necessarie iniziative.
Via al sistema di classificazione delle offerte 5G
Il Regolamento contro il telemarketing selvaggio introduce inoltre un sistema di classificazione per le offerte di servizi di comunicazione mobile su tecnologia 5G, utile a garantire una maggiore trasparenza agli utenti finali. Questo sistema, pensato per aiutare gli utenti a compiere scelte informate in modo intuitivo, prevede l’utilizzo di bollini che segnalano le caratteristiche del servizio offerto, in particolare la presenza di eventuali limitazioni di velocità. Un bollino verde indicherà le offerte 5G fornite senza limitazioni contrattuali di velocità imposte dall’operatore. I bollini giallo e rosso, invece, saranno utilizzati per segnalare la presenza di limiti di velocità, con il giallo per limiti di download pari o superiori a 20 Mbit/s e il rosso per limiti inferiori a 20 Mbit/s. All’interno di questi bollini sarà chiaramente indicato il valore del limite di velocità applicato, rendendo immediatamente comprensibile all’utente l’effettiva velocità massima raggiungibile.
Aumentano gli obblighi di trasparenza sulle condizioni d’uso
Il Regolamento conferma gli obblighi di trasparenza delle condizioni economiche di offerta esistenti, definendo tuttavia in modo più puntuale l’elenco delle informazioni che i fornitori di servizi di telefonia e accesso a internet sono tenuti a pubblicare. Tale aggiornamento mira a rafforzare i diritti degli utenti attraverso una maggiore chiarezza, completezza e confrontabilità delle offerte disponibili sul mercato.
Un’attenzione particolare è stata riservata alla regolamentazione delle offerte riservate a una categoria predeterminata di utenti, per le quali è stato previsto un rafforzamento degli obblighi informativi.
Ulteriori novità riguardano le comunicazioni relative al consumo dei dati: è stato integrato l’obbligo informativo al raggiungimento dell’80% del plafond di Giga previsto dall’offerta, con l’introduzione di un riferimento esplicito al blocco automatico del traffico dati al superamento del 100%. L’utente dovrà dunque esprimere un consenso attivo per riattivare la navigazione, a tutela del controllo dei costi e dell’esperienza d’uso.
Viene infine introdotto un obbligo di preavviso di un mese agli utenti finali in caso di cessazione di servizi da parte di un fornitore, comunicato in modo appropriato e includendo informazioni sulla possibilità di passare per tempo ad un altro operatore.