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AI Gigafactory, l’Europa accelera: le telco protagoniste della svolta 5.0



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La Commissione Europea ha ricevuto ben 76 proposte da 16 Paesi in risposta alla call for interest finalizzata alla creazione di cinque centri di calcolo e data storage per modelli AI nel Vecchio Continente. Un passo decisivo verso la sovranità digitale e l’avanzamento delle tecnologie emergenti. Le Tlc protagoniste sul fronte della fornitura di connettività avanzata ma anche per garantire la resilienza e la sicurezza delle infrastrutture

Pubblicato il 2 lug 2025



Europa – parlamento Ue – Parlamento europeo 2

L’iniziativa della Commissione Europea volta alla creazione delle AI gigafactory sta generando un grande interesse da parte dei settori tecnologici e delle telecomunicazioni. La call for interest, che mira a realizzare cinque centri di calcolo e data storage dedicati allo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale di nuova generazione, ha ricevuto un numero sorprendente di risposte: ben 76 proposte provenienti da 16 paesi membri dell’Unione Europea. Le dimensioni e le ambizioni di questi progetti sono straordinarie, con piani che prevedono l’acquisizione di almeno tre milioni di processori AI di ultima generazione. L’obiettivo è ambizioso, e il finanziamento dell’operazione è altrettanto imponente.

AI Gigafactory: catalizzatore per la crescita digitale in Europa

La recente iniziativa della Commissione Europea, parte del piano “AI Continent Action Plan” lanciato nel 2025, mira a realizzare veri e propri centri di calcolo e archiviazione dati per l’intelligenza artificiale. Si tratta di “gigafactory” destinate a sostenere carichi di lavoro avanzati per l’AI, includendo modelli con centinaia di trilioni di parametri. Le dimensioni e la sofisticazione di queste strutture le rendono un fulcro fondamentale per il futuro dell’industria tecnologica, e il settore delle telecomunicazioni ne è un elemento cruciale.

Per le AI Gigafactory 200 miliardi di euro in gioco

Il piano europeo per le AI gigafactory non solo ha generato un notevole interesse ma si inserisce anche in un quadro di forti investimenti pubblici e privati. L’Unione Europea ha stanziato un fondo iniziale di 20 miliardi di euro, tramite il programma InvestAI, per finanziare la costruzione delle prime quattro AI gigafactory. A questo si aggiungono altri 200 miliardi di euro che potrebbero essere mobilitati tra fondi pubblici e privati per garantire il successo di questo ambizioso progetto. Questi investimenti sono destinati a rafforzare l’infrastruttura tecnologica dell’Europa, sostenendo l’espansione e l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale.

Opportunità strategiche per le telco

Per il settore delle telecomunicazioni, le AI gigafactory rappresentano una straordinaria opportunità di crescita. Non solo le telecomunicazioni saranno chiamate a fornire infrastrutture di rete all’avanguardia, ma saranno anche protagoniste nella gestione e nel supporto delle operazioni quotidiane di questi centri di calcolo e storage. La creazione di reti ad alta capacità, in grado di supportare il flusso massivo di dati, sarà una sfida fondamentale che le aziende del settore si troveranno ad affrontare.

In particolare, l’acquisizione di processori AI avanzati e la necessità di una gestione ottimale dei dati richiederanno soluzioni innovative da parte degli operatori, che avranno l’opportunità di sviluppare e implementare tecnologie che potrebbero definire il futuro della comunicazione digitale. Le telecomunicazioni, infatti, sono al centro di questo progetto, non solo per la fornitura di banda ultralarga, ma anche per garantire la resilienza e la sicurezza delle infrastrutture che supporteranno le operazioni delle AI gigafactories.

Dalle AI Gigafactory una spinta alla crescita economica europea

Il piano per le AI gigafactory si inserisce nel più ampio quadro della strategia europea di sovranità digitale, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dall’esterno e rendere l’Europa un vero e proprio “powerhouse” tecnologico nel campo dell’intelligenza artificiale. Gli investimenti previsti non solo accelerano lo sviluppo di nuove tecnologie, ma creano anche un’importante occasione per le economie locali, dando impulso a settori ad alta tecnologia e innovazione. I 200 miliardi di euro previsti potrebbero, infatti, generare un effetto moltiplicatore su scala europea, rafforzando il tessuto economico e industriale in vari paesi membri.

Il coinvolgimento delle telecomunicazioni in questo progetto va oltre la semplice fornitura di infrastrutture: si tratta di un’opportunità per le aziende del settore di diventare protagoniste della trasformazione digitale europea. L’integrazione di tecnologie avanzate come 5G, 6G, e intelligenza artificiale nelle loro operazioni permetterà loro di migliorare le proprie offerte e di potenziare l’ecosistema di innovazione tecnologica in Europa.

Verso una sovranità digitale europea

Il progetto delle AI gigafactory è molto più di una semplice iniziativa tecnologica; è una mossa strategica per ridurre la dipendenza dell’Europa dalle tecnologie esterne, rafforzando la sovranità digitale del continente. Con la crescente importanza dell’AI, i centri di calcolo rappresentano un pilastro fondamentale per l’indipendenza tecnologica dell’Europa, e la Commissione Europea lo ha chiaramente ribadito.

L’Europa, infatti, sta cercando di consolidare il proprio ruolo come leader mondiale nel settore dell’intelligenza artificiale, e questi poli rappresentano una componente essenziale di questa strategia. Il coinvolgimento delle telecomunicazioni in questa fase è cruciale, poiché esse forniranno non solo l’infrastruttura necessaria, ma anche la connettività e la gestione dei flussi di dati tra i centri di calcolo e le applicazioni AI.

L’impatto delle telecomunicazioni sul futuro delle AI gigafactory

L’infrastruttura tecnologica necessaria per supportare l’intelligenza artificiale di nuova generazione è complessa e altamente specializzata. Le telecomunicazioni giocheranno un ruolo fondamentale nel garantire che i dati vengano trasmessi in tempo reale, senza interruzioni, e che i centri di calcolo possano operare con la massima efficienza. I telecom operator si trovano così di fronte a una duplice sfida: sviluppare reti sempre più potenti e intelligenti e garantire che queste siano sufficientemente sicure da supportare applicazioni sensibili legate all’AI.

Le prospettive di crescita sono ampie e potrebbero estendersi anche alla creazione di nuove applicazioni innovative, sfruttando appieno le capacità delle reti a banda ultralarga, il che rappresenta una naturale estensione dell’attività. Come indicato nel nostro articolo dedicato alla banda ultralargaBanda ultralarga: ecco tutte le applicazioni innovative -, l’infrastruttura ad alta velocità sarà un elemento imprescindibile per garantire che queste AI gigafactory possano operare senza intoppi e raggiungere il pieno potenziale.

Collaborazione industriale e crescita sostenibile

Un altro elemento importante di questa iniziativa è l’approccio collaborativo tra le varie industrie coinvolte. Oltre alle telecomunicazioni, sono coinvolti data center, fornitori di energia e altre realtà tecnologiche, tutte chiamate a lavorare insieme per realizzare questa visione. La sostenibilità, sotto forma di efficienza energetica e neutralità climatica, è anche al centro di questi progetti, allineandosi con gli obiettivi più ampi dell’Unione Europea.

La sinergia tra questi attori sarà fondamentale per garantire che i progetti non solo siano tecnicamente validi, ma che possano anche sostenere i rigorosi standard ambientali imposti dalla legislazione europea.

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