BT prosegue con il suo rinnovamento strategico con il lancio ufficiale della nuova unit internazionale BT International, guidata dal ceo Bas Burger (ex ceo di BT Business). Questa divisione opera come azienda autonoma e specializzata all’interno del Gruppo BT e offre i propri prodotti e piattaforme ai clienti internazionali.
Il debutto di BT International arriva “mentre i nostri clienti affrontano interruzioni senza precedenti nei loro mercati per motivi legati al panorama geopolitico, alla regolamentazione e all’evoluzione tecnologica, con l’Ai che innesca il cambiamento a ritmi più veloci che mai”, ha affermato Burger nel suo post sul sito di BT. “Abbiamo progettato BT International specificamente per aiutare i nostri clienti ad affrontare queste sfide a testa alta e anticipare le future opportunità di crescita”.
Per supportare il clienti, ha affermato il ceo di BT International, l’offerta si concentra su “due piattaforme telco altamente scalabili progettate per l’era del multi-cloud e dell’intelligenza artificiale: Global Voice e Global Fabric, con sicurezza integrata by design. Abbiamo incanalato i nostri investimenti in queste piattaforme globali incentrate sul cloud e concentrato i nostri team di esperti dove i clienti ne hanno più bisogno”.
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BT International nella nuova strategia di BT
La riorganizzazione di BT era già stata ipotizzata dai media a maggio. Il Financial Times anticipava la creazione di una unit autonoma per le attività estere, con una completa rifocalizzazione sul mercato nazionale come nuovo capitolo della ristrutturazione di BT Group. La decisione mira anche a semplificare ulteriormente la struttura aziendale e favorire una gestione snella.
BT è già uscita da diversi mercati, incluso quello italiano, dove ha venduto di recente BT Italia a Retelit. BT ha anche disinvestito in Irlanda, cedendo la sua filiale locale a Speed Fibre Group.
Inoltre, alla fine dello scorso anno Equinix si è accordata per acquistare l’attività di data center di BT in Irlanda per 59 milioni di euro; la transazione dovrebbe essere completata questo mese.
La nuova vision: da asset-light a platform-rich
Burger spiega che BT ha seguito una strategia “asset-light” che si è evoluta negli anni. Questa implica che la telco ha progettato le sue piattaforme per riflettere le tendenze osservate nel traffico dei clienti che attraversano le sue reti – per esempio i flussi di dati verso i grandi fornitori di cloud o il cloud ibrido come modello preferito per molte aziende.
“Ora vediamo che l‘Ai ha impatti imprevedibili sulle reti dei nostri clienti, dai grandi carichi di lavoro per l’addestramento dei grandi modelli linguistici (LLM) che alimentano la GenAi alle basse richieste di latenza dell’Ai conversazionale e dalla realtà aumentata”, scrive il Ceo. “Accanto a questi trend dobbiamo considerare un panorama di minacce alla sicurezza informatica in rapida evoluzione e un ambiente normativo in rapida evoluzione”.
Le piattaforme offerte da BT International sono pensate per rispondere a tutte queste esigenze.
Il ritorno dei servizi voce grazie a cloud ed Ai
La piattaforma Global Voice è progettata per le comunicazioni tra aziende, governi e singole persone. un ritorno ai servizi vocali in cui BT è numero uno, sottolinea Burger, visto che gestisce oltre 16 miliardi di chiamate ai call center dei clienti in oltre 70 paesi ogni anno.
Questi servizi sono stati migrati su una nuova piattaforma basata su SIP e incentrata sul cloud che consente di trasmettere la voce attraverso le reti di dati.
“Il fatto che Global Managed Voice sia alimentato da SIP e incentrato sul cloud significa che è perfettamente pronto a estrarre tutto il potenziale di integrazione della voce con l’Ai”, sottolinea Burger.
La piattaforma NaaS: innovazione istantanea
Il secondo pilastro dell’offerta di BT International è la nuova piattaforma network-as-a-service (NaaS) di BT, attiva dall’inizio di quest’anno, e chiamata Global Fabric. La piattaforma è cloud-native e Ai-ready e mira a fornire ai clienti di BT connettività “istantanea, sicura e resiliente praticamente a ogni app o servizio digitale, inclusi i fornitori di cloud e software-as-a-service (SaaS)”, scrive Burger. Global Fabric “è la piattaforma che ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo di essere il fornitore numero uno al mondo di connettività multi-cloud sicura”.
Global Fabric è stata costruita come piattaforma internazionale greenfield per sostituire l’infrastruttura legacy e ridurre l’attrito nell’implementazione di nuove applicazioni, inclusi i carichi di lavoro Ai, ha spiegato il Ceo.
Questa piattaforma “elimina gli ostacoli che la precedente generazione di reti poneva all’innovazione dei clienti”, scrive Burger. “Con le reti tradizionali, l’impostazione o le modifiche alla connettività per un’app nuova o esistente, inclusa l’intelligenza artificiale, potrebbe richiedere giorni o settimane. Con Global Fabric, succede in un istante”.
Inoltre, con Global Fabric i clienti possono scegliere sia le destinazioni cloud a cui vanno i loro dati sia il percorso che prendono. Ciò significa che i dati regolamentati non lasciano mai i confini nazionali e aiutano i clienti nella conformità normativa.