Il quantum computing è senza dubbio una delle tecnologie più promettenti, ma anche una delle più complesse. La capacità di questi nuovi computer di affrontare problemi enormi in settori come la simulazione molecolare o l’ottimizzazione dei processi è ancora lontana, ma diversi attori nel settore tecnologico stanno già gettando le basi per un’innovazione rivoluzionaria: le reti per computer quantistici.
Una delle iniziative più importanti in tal senso è il Quantum Datacenter Alliance (Qda), un’alleanza che unisce nomi di spicco come Cisco, Ntt Data e altre realtà specializzate nel quantum computing per sviluppare una rete in grado di collegare i Quantum Processing Units (Qpu). Sebbene i computer quantistici operativi siano ancora lontani dalla piena maturità, le aziende coinvolte stanno già progettando le infrastrutture necessarie per gestire il loro funzionamento a livello globale.
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La missione: creare la rete quantistica del futuro
Il Quantum Datacenter Alliance (Qda) è stato fondato a febbraio da Nu Quantum con l’obiettivo di unire aziende di varie aree – dal networking alla ricerca quantistica – per affrontare la sfida di collegare computer quantistici distanti tra loro. L’alleanza include Ntt Data, Cisco, Oqc, QphoX, Quantinuum e QuEra, ed è un esempio di come il settore stia cercando di superare le difficoltà che sorgono quando si tratta di trasferire informazioni tra Qpu che operano su principi quantistici.
Il primo incontro della Qda, che ha avuto luogo a Londra, ha segnato l’inizio di una collaborazione che punta a sviluppare una rete che faccia leva su tecnologie avanzate come il teletrasporto quantistico e l’entanglement fotonico, fenomeni che sono alla base del quantum networking. Come ha sottolineato Carmen Palacios-Berraquero, fondatrice di Nu Quantum, la sfida principale sarà riuscire a dimostrare che è possibile trasmettere l’entanglement fotonico tra Qpu distanti con un alto livello di affidabilità e performance.
Quantum computing e networking: un passo cruciale
Il concetto di quantum networking sta rapidamente evolvendo. Si basa sulla possibilità di trasmettere informazioni non tramite il tradizionale scambio di bit (1 o 0), ma attraverso qubit, che sono particelle quantistiche capaci di esprimere più stati simultaneamente. Questo comporta che il trasferimento di dati in una rete quantistica sarà immensamente più potente, sicuro e veloce rispetto alle attuali reti classiche.
Cisco ha recentemente presentato un prototipo di chip per l’entanglement quantistico, sviluppato in collaborazione con l’Università della California, Santa Barbara. Questo chip sfrutta il fenomeno del teletrasporto quantistico, che consente di trasferire informazioni tra particelle a distanze molto lunghe, senza che le particelle stesse vengano fisicamente trasferite. Grazie a questa innovazione, Cisco è riuscita a progettare una soluzione che, sebbene ancora in fase di ricerca, potrebbe un giorno essere integrata nelle infrastrutture di telecomunicazione esistenti, dando vita a un quantum internet.
Oltre a Cisco, Ntt Data e altre aziende come Qunnect, un nome emergente nel settore del quantum networking, stanno investendo risorse significative per sviluppare soluzioni che permettano di superare le attuali limitazioni della tecnologia. Nello specifico, Qunnect ha ottenuto un investimento di 10 milioni di dollari, grazie anche al supporto di Airbus, per sviluppare nuove tecnologie per il networking quantistico.
Le sfide tecniche del quantum computing
Nonostante i progressi significativi, le sfide tecniche rimangono molteplici. I qubit, infatti, sono estremamente sensibili agli errori. A differenza dei tradizionali bit, che sono ben definiti come 0 o 1, i qubit possono essere influenzati da piccole fluttuazioni ambientali, portando a errori di calcolo. Questi errori, se non corretti in tempo, possono compromettere completamente la qualità e l’affidabilità delle informazioni trasmesse.
Un’altra grande preoccupazione riguarda la sicurezza informatica. I computer quantistici, grazie alla loro capacità di eseguire calcoli enormemente complessi, potrebbero mettere a rischio le attuali tecnologie di crittografia utilizzate nelle reti tradizionali. Questo scenario ha spinto le aziende a concentrare gli sforzi anche sulla creazione di nuove soluzioni di sicurezza, capaci di resistere agli attacchi provenienti da computer quantistici.
Banda ultralarga fondamentale per il quantum computing
Mentre i progressi nel quantum computing e nel quantum networking sono in corso, un altro aspetto fondamentale riguarda le infrastrutture di rete. Le tecnologie quantistiche richiederanno reti di banda ultralarga per poter gestire il grande volume di dati e le comunicazioni ultra-veloci che saranno necessarie per il loro funzionamento. La banda ultralarga non è solo essenziale per l’adozione dei computer quantistici, ma anche per le future applicazioni in ambito industriale, sanitario e scientifico, che trarranno vantaggio dall’elaborazione avanzata dei dati e dalla connessione tra sistemi quantistici.
Le applicazioni della banda ultralarga sono cruciali per il futuro delle telecomunicazioni, poiché consentiranno a quantum networking e altre tecnologie avanzate di operare senza interruzioni. Per maggiori informazioni su come la banda ultralarga stia preparando il terreno per il quantum computing, puoi leggere il nostro approfondimento su questo argomento qui.