Il mercato cloud globale continua a crescere, ma l’accelerazione è data da due nuovi fattori: le applicazioni di Ai e le esigenze di sovranità sui dati. Secondo MarketsandMarkets, il mercato passerà da circa 1.294,9 miliardi di Dollar nel 2025 a 2.281,1 miliardi entro il 2030, con un Cagr del 12 %.
“La crescita è trainata dall’ascesa dei workload Ai, come il deep learning e i veicoli autonomi, dall’espansione delle iniziative per il cloud sovrano per soddisfare le esigenze di residenza dei dati e di rispetto delle normative, e dalla crescente domanda enterprise di infrastruttura digitale sicura e scalabile“, si legge nella ricerca. “L’ascesa dei workload Ai come la guida autonoma, l’Ai generativa e i motori di raccomandazione in tempo reale ha creato un’opportunità per i fornitori cloud specializzati o Neoclouds”.
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Cloud in crescita, opportunità per i fornitori Neoclouds
Questi fornitori offrono infrastruttura ottimizzata per l’Ai con capacità di elaborazione parallela più veloce e prestazioni a bassa latenza su misura per le operazioni data-intensive. I Neoclouds complementano i tradizionali hyperscaler fornendo soluzioni altamente ottimizzate, spesso più economiche, per casi d’uso altamente esigenti che richiedono capacità computazionali specializzate.
Oltre all’aumento dell’esigenza di capacità elevate di elaborazione per l’Ai, nel cloud acquistano un peso sempre più rilevante il tema della sovranità e quello dell’edge, ovvero il calcolo alla periferia che riduce la latenza fino a 10 volte.
I trend: Gen Ai e le nuove offerte PaaS
Secondo MarketsandMarkets, il segmento IaaS (Infrastructure as a Service), in particolare la componente compute, guiderà la crescita globale del mercato e avrà la quota più alta del valore durante tutto il periodo dal 2025 al 2030 grazie alla crescente domanda di potenza di calcolo per applicazioni Ai, analytics complessi, videogiochi 3D, rendering e carichi di lavoro Hpc (elaborazione ad alte prestazioni).
L’uso della Gen Ai sta spingendo verso l’alto anche l’offerta cloud PaaS (Platform-as-a-service) specializzata per operazioni di addestramento dei modelli, fine-tuning e inferenza.
Un’ulteriore tendenza è quella del “bare‑metal on-demand“: la richiesta di infrastrutture tradizionali per workload sensibili (per motivi di compliance, sicurezza o prestazioni).
Gli Stati Uniti rappresentano il mercato più grande, supportato da infrastrutture digitali avanzate, ampia adozione tecnologica e presenza di hyperscaler (Aws, Azure, Google Cloud). Le aziende in tutti i settori — finanza, sanità, retail, manifattura — investono nel cloud per agilità, risparmio e innovazione.
L’Asia Pacifico presenta il Cagr più elevato, mentre Europa, Mea e America Latina crescono grazie a specifici casi d’uso.
Cloud e sovranità digitale: le sfide
La ricerca di una maggiore cybersicurezza spinge la tendenza a implementazioni multi-cloud e hybrid cloud per garantire al tempo stesso compliance e continuità di business. L’Europa, in particolare, guida lo spostamento verso soluzioni per la sovranità dei dati e l’hosting regionale. Tuttavia, MarketsandMarkets sottolinea che nelle implementazioni cloud ibride può aumentare la complessità.
Inoltre, come ha notato Michale Cade, Global Field CTO di Veeam in un intervento su CorCom, l’ascesa dei cloud sovrani è sì un fenomeno inevitabile ma richiede una focalizzazione sulla portabilità dei dati.
“Gli ambienti cloud localizzati stanno diventando sempre più fondamentali, permettendo alle organizzazioni di custodire i propri dati all’interno di giurisdizioni specifiche per soddisfare i requisiti di conformità e ridurre i rischi. Tuttavia, i cloud sovrani non possono prosperare senza garantire la portabilità dei dati, ovvero la possibilità di trasferirli facilmente tra sistemi e sedi”, scrive Cade. “Oggi le organizzazioni non devono aspettare che le normative le spingano a prendere decisioni, ma devono adottare un approccio proattivo e all’avanguardia”.
Prosegue Cade: “Le aziende devono fare i conti con la realtà che il trasferimento dei dati in ambienti ibridi è tutt’altro che un processo semplice. Non si tratta solo di spostare i dati principali, ma anche di garantirne la protezione, tenendo conto dei set di dati ad essi correlati, come i backup e le informazioni utilizzate nelle applicazioni di Ai. Mentre alcune organizzazioni potrebbero necessitare di proteggere i dati di addestramento dei Large language model (LLM), molte altre si stanno orientando verso soluzioni come la Retrieval-Augmented Generation (RAG) o gli agenti Ai per arricchire i loro dati proprietari, senza dover sviluppare modelli da zero. In ogni caso, la sovranità dei dati rappresenta una risposta valida alle sfide cui le aziende sono chiamate a rispondere oggi, ma l’attenzione deve rimanere sempre focalizzata sulla resilienza dei dati, indipendentemente dalla loro collocazione”.