Meta e Google stanno implementando una rete in rapida crescita di cavi sottomarini transcontinentali. L’obiettivo è quello di stare al passo con l’exploit della domanda di larghezza di banda e soprattutto dei carichi di lavoro che comporta lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
I cavi sottomarini continuano d’altra parte a essere la spina dorsale dell’infrastruttura mondiale di Internet e delle telecomunicazioni: sebbene i satelliti svolgano un ruolo complementare e sempre più rilevante, le autostrade dei dati che passano dai fondali marini e oceanici trasportano la stragrande maggioranza del traffico Internet globale, circa il 95%, secondo le ultimi stime.
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Grandi dorsali oceaniche: il nuovo ruolo delle big tech
I cavi sottomarini sono stati da sempre appannaggio dei giganti delle telecomunicazioni e dei consorzi sostenuti dallo stato. Tuttavia, negli ultimi dieci anni i colossi della Silicon Valley, a partire da Amazon, Microsoft, e per l’appunto Meta e Google, hanno cominciato ad agire in maniera autonoma, sostenendo investimenti che prima, in effetti, potevano affrontare solo entità pubbliche o grandi gruppi di imprese.
I ricercatori dell’Oxford Internet Institute confermano che l’implementazione di cavi sottomarini su larga scala da parte di Meta e Google evidenzia il fatto che le aziende tecnologiche “sono ora abbastanza grandi da avere un business case per finanziare individualmente qualcosa che in precedenza richiedeva un consorzio per avere senso dal punto di vista economico”.
Secondo la società di ricerca sulle telecomunicazioni TeleGeography, con sede a Washington, un flusso costante di investimenti ha determinato una “crescita straordinaria” delle infrastrutture dei cavi sottomarini negli ultimi anni, e la tendenza non mostra segni di rallentamento.
Gli investimenti di Meta nel Progetto Waterworth
Meta per esempio ha recentemente annunciato l’intenzione di costruire il cavo sottomarino più lungo del mondo. Il Progetto Waterworth sarà il sistema di cavi che raggiungerà i cinque continenti e si estenderà per 50mila chilometri. Una volta completato, il cavo sottomarino a 24 coppie di fibre ottiche porterà la tecnologia ad alta capacità negli Stati Uniti, in India, Brasile e Sudafrica, tra le altre regioni chiave. Alex Aime, responsabile dell’infrastruttura di rete di Meta, proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha affermato che questo progetto storico è stato guidato da tre obiettivi: raggiungere capacità, resilienza e portata globale.
“In primo luogo, abbiamo davvero bisogno di aumentare la capacità. L’intelligenza artificiale richiede diversi elementi: potenza di calcolo, dati e connettività”, ha dichiarato Aime in un’intervista concessa alla Cnbc. “E quando si parla di connettività, non ci si riferisce solo alla connettività terrestre, in termini di data center, ma anche alla connettività intercontinentale”.
Aime ha affermato che Meta ha investito in circa 30 cavi dall’inizio degli anni 2010, anche se non tutti sono attualmente operativi. Per quanto riguarda la resilienza, il manager sostiene che i corridoi limitati, i fattori geopolitici e le sfide di affidabilità sono stati tra i motivi che hanno spinto l’azienda a migliorare la diversità dei cavi sottomarini. “Crediamo fermamente che l’intelligenza artificiale non debba essere qualcosa di limitato solo agli individui negli Stati Uniti, ma qualcosa che possa andare a beneficio di tutti. E Waterworth ci consente di garantire quella connettività globale”,.
L’approccio di Google all’infrastrutturazione sottomarina
Google, che pure ha investito nella realizzazione e nella posa di più di 30 cavi sottomarini in tutto il mondo, ha recentemente annunciato il lancio del sistema Sol, precisando che collegherà gli Stati Uniti, le Bermuda, le Azzorre e la Spagna. Il progetto è stato concepito per aiutare a soddisfare la crescente domanda dei clienti per i servizi Google Cloud e di intelligenza artificiale in tutte le regioni che presidia.
“In realtà, dall’alba dell’era dei dati, il 99% di tutte le trasmissioni di dati tra Paesi separati da un oceano è stato effettuato tramite cavi sottomarini. Questo facilita tutto”, conferma Nigel Bayliff, direttore senior delle reti sottomarine globali di Google. “Tuttavia, il processo di sviluppo per la posa di un cavo può richiedere circa quattro anni”, dice Bayliff, sottolineando che ciò include la selezione del percorso, i permessi di rilevamento, la produzione, i permessi di installazione, l’installazione, i test, i permessi operativi e la costruzione di un cavo.