Vertiv ha ufficialmente completato l’acquisizione di Great Lakes Data Racks & Cabinets, azienda statunitense con sede a Edinboro, Pennsylvania, specializzata nella produzione di rack innovativi e soluzioni di infrastruttura integrata per data center. L’operazione, dal valore di circa 200 milioni di dollari, è una delle più significative mosse strategiche del gruppo negli ultimi anni e conferma la volontà di Vertiv di rafforzare ulteriormente la propria presenza globale in un settore ad alta competitività.
Great Lakes, fondata nel 1985, porta in dote una lunga esperienza nel design di rack standard e personalizzati, armadi antisismici, sistemi avanzati di gestione dei cavi e soluzioni pensate sia per nuove installazioni sia per progetti di retrofit. La sua rete produttiva, che si estende tra Stati Uniti ed Europa, rappresenta un patrimonio industriale e tecnologico di valore, ora al servizio della strategia di Vertiv.
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Nuove soluzioni per il white space
“È con piacere che diamo ufficialmente il benvenuto al team di Great Lakes in Vertiv e che iniziamo a sviluppare insieme nuove soluzioni per il white space,” ha dichiarato Giordano Albertazzi, CEO di Vertiv. Le parole del manager mettono in luce non soltanto l’entusiasmo per l’integrazione, ma anche la consapevolezza che l’unione delle due realtà porterà benefici tangibili.
L’obiettivo è semplificare l’approvvigionamento delle infrastrutture, accelerare i tempi di implementazione grazie a soluzioni pre-ingegnerizzate e migliorare l’efficienza operativa con l’integrazione in fabbrica delle tecnologie di alimentazione e raffreddamento Vertiv.
“Great Lakes porta con sé competenze e talenti eccezionali che potenzieranno la nostra capacità di offrire soluzioni infrastrutturali complete – sottolinea Albertazzi – ampliando le possibilità di personalizzazione su larga scala e velocizzando le configurazioni per ambienti di intelligenza artificiale e di calcolo ad alta densità”.
Sinergie e valore per i clienti
Il closing rappresenta un punto di svolta per i clienti, che potranno contare su un interlocutore unico in grado di coprire l’intera filiera delle infrastrutture digitali critiche, dal cloud fino all’edge. La fusione con Great Lakes amplia la gamma di soluzioni disponibili e consente di coniugare la robustezza industriale di Vertiv con la capacità di innovazione e personalizzazione propria di Great Lakes.
Per gli operatori, ciò significa avere accesso a infrastrutture più flessibili, configurabili in tempi ridotti e supportate da una rete globale di servizi. In un mercato sempre più competitivo e segnato da esigenze di rapidità, scalabilità e sicurezza, questo vantaggio può tradursi in un elemento decisivo di differenziazione.
La corsa dei data center verso l’alta densità
L’acquisizione arriva in un momento in cui il settore dei data center vive una fase di profonda trasformazione. La diffusione dell’intelligenza artificiale, e in particolare dell’AI generativa, sta ridefinendo le esigenze infrastrutturali.
Questa evoluzione si traduce in carichi di lavoro sempre più intensivi, con rack che devono gestire consumi crescenti. Per rispondere a tali esigenze, i data center devono adottare architetture più robuste, sistemi di alimentazione affidabili e tecnologie di raffreddamento di nuova generazione.
Energia e sostenibilità: il nodo critico
Se nel 2022 i data center hanno consumato circa 460 TWh di elettricità, pari al 2% della domanda globale, le stime indicano che entro il 2026 questo valore potrebbe superare i 1.000 TWh. Si tratta di una crescita che rischia di entrare in conflitto con le strategie di decarbonizzazione, rendendo urgente l’adozione di soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale.
Gli operatori stanno esplorando la possibilità di integrare microgriglie e sistemi di accumulo energetico, oltre a investire in fonti rinnovabili e, in alcuni casi, persino in centrali nucleari modulari. Parallelamente, modelli di circular economy stanno diventando sempre più centrali, con iniziative che puntano al riutilizzo del calore generato dai server e all’uso di materiali eco-compatibili.
Raffreddamento a liquido e AI per l’efficienza
Una delle risposte tecnologiche più promettenti è rappresentata dal raffreddamento a liquido, in particolare quello diretto a chip. Rispetto ai sistemi tradizionali ad aria, questa soluzione consente di ridurre drasticamente i consumi energetici legati alla climatizzazione e di garantire prestazioni elevate anche in scenari di carico estremo.
Accanto a queste tecnologie, cresce anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per ottimizzare i flussi energetici, prevedere i picchi di domanda e minimizzare gli sprechi. La gestione intelligente delle risorse diventa così parte integrante della strategia di sostenibilità dei data center, contribuendo a ridurre i costi operativi e ad aumentare l’affidabilità complessiva delle infrastrutture.
Una sfida globale
L’acquisizione di Great Lakes segna per Vertiv un passo decisivo verso un modello di offerta più completo e integrato, capace di affrontare le sfide di un settore che oggi si muove lungo tre direttrici fondamentali: densità, efficienza e sostenibilità. I data center non sono più semplici contenitori di server, ma infrastrutture critiche al centro dell’economia digitale, chiamate a rispondere a un duplice imperativo: fornire potenza crescente e ridurre al contempo l’impatto ambientale.
La mossa di Vertiv, quindi, va letta non solo come un’operazione di mercato, ma come un segnale del cambio di passo dell’intero settore. L’innovazione infrastrutturale diventa la chiave per reggere la pressione dei carichi generati dall’intelligenza artificiale e per contribuire alla transizione energetica globale.