Ha preso il via il progetto 5GINED “5G Naples & Matera for Inclusive and Innovative Education”, un percorso strategico che unisce innovazione tecnologica e inclusione sociale all’insegna del 5G nelle città di Napoli e Matera.
Il Comune di Napoli ha, infatti, approvato alla unanimità la delibera 382, illustrata da Teresa Armato, relativa a una variazione urgente di bilancio per procedere alla presa d’atto dell’ammissione a finanziamento del progetto della Commissione europea 5GINED.
Attraverso la sperimentazione di una rete 5G ibrida e di casi d’uso nei settori dell’educazione, della salute, della cultura e delle competenze digitali, il progetto intende ridurre il divario sociale e geografico, offrendo nuove opportunità di apprendimento, lavoro e sviluppo sostenibile.
Si tratta di un’occasione per coinvolgere istituzioni, imprese, mondo accademico e cittadini in una riflessione condivisa sul ruolo del 5G come leva per la trasformazione delle comunità e la costruzione di un modello replicabile a livello europeo.
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5G per l’inclusione, al via 5GINED Napoli & Matera
5GINED è un progetto europeo che promuove l’inclusione e la formazione dei cittadini di aree svantaggiate di Napoli e Matera attraverso il ricorso alla connettività 5G e ad altre tecnologie emergenti, come robotica, realtà virtuale e 6G.
L’iniziativa, finanziata dalla Commissione europea nell’ambito del programma Connecting Europe Facility (Cef) attraverso la call “5G and edge cloud for smart communities”, vede la partecipazione di dodici partner, tra cui il Comune di Napoli e il Comune di Matera, ed è coordinato dal Centro di Competenza Meditech 4.0.
Completano la compagine del progetto: CeSMA – Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati, Vodafone Italia, Fondazione Vodafone, Foqus – Fondazione Quartieri Spagnoli, Fabbrica Italiana dell’Innovazione, Cnr – Consiglio nazionale delle ricerche, Hypex, Fifth Ingenium, CeRICT – Centro regionale Information and Communication Technology.
Use case per salute, istruzione, cultura e competenze digitali
Sei i casi d’uso che saranno realizzati nel corso dei 36 mesi dell’iniziativa: Immersive Classroom, Health Training Center, Educazione Immersiva, Didattica Interattiva, Certificazione di Competenze Digitali LV8, Robotics 4 Learning.
Queste applicazioni concrete dimostrano come il 5G possa rivoluzionare l’esperienza educativa attraverso ambienti immersivi e robotica, trasformare la formazione sanitaria con simulazioni avanzate, valorizzare il patrimonio culturale con tecnologie di fruizione innovative, e accelerare lo sviluppo di competenze digitali nelle comunità.
Napoli e Matera, come città pilota, rappresentano un laboratorio per testare soluzioni che potranno essere replicate in altri contesti urbani europei.
Il modello della Hybrid classrom: 5G, 6G, VR e Robotica
L’obiettivo del progetto 5G che vede protagoniste Napoli e Matera è quello di attuare un modello educativo innovativo basato sul framework della Hybrid classroom, come campo di sperimentazione per tecnologie innovative (es. 5G/6G, AR/VR/Metaverso, Robotica, Gamification) legate al mondo della formazione.
I casi d’uso si propongono di sperimentare modelli formativi innovativi rivolti alle aziende per il trasferimento di competenze tecnologiche legate all’applicazione delle tecnologie emergenti; introdurre modelli formativi per il reskilling dei giovani Neet e per avvicinare le donne al mondo delle tecnologie emergenti; sperimentare un modello formativo diffuso basato su tecnologie emergenti per educare i cittadini all’uso delle tecnologie e alla cittadinanza attiva; provare modelli formativi basati su IoT e robotica per supportare l’apprendimento delle materie Stem nei bambini fin dalla giovane età, attraverso il gioco.
La rete privata mobile ibrida 5G realizzata da Vodafone
5GINED utilizza una rete privata mobile ibrida 5G realizzata da Vodafone Italia per promuovere l’inclusione in aree socio-economicamente e geograficamente complesse. Il progetto sfrutta le caratteristiche della tecnologia 5G, come l’elevata capacità di rete, la latenza ultra-bassa per la collaborazione in tempo reale ed elevati livelli di cybersecurity, per favorire l’inclusione fornendo soluzioni educative ibride finalizzate a superare le difficoltà degli studenti, abbattendo la distanza sociale e geografica.
La parola chiave del progetto, infatti, è inclusione: soluzioni ibride nell’ambito educativo e sociale, mirate a contesti caratterizzati da difficoltà sociali, economiche e geografiche, faciliteranno l’apprendimento degli studenti sia a Napoli (dove si affronteranno temi sociali ed economici) che a Matera (con focus su difficoltà logistiche e geografiche).
Per superare queste sfide, il progetto propone una piattaforma digitale che fornisce soluzioni innovative e immersive, collegate a contenuti e risorse educative di alta qualità. La piattaforma sarà arricchita da tecnologie emergenti, come realtà virtuale, intelligenza artificiale e robotica.
Nell’annunciare il voto positivo del suo gruppo alla delibera del Comune di Napoli, Iris Savastano (Forza Italia) ha evidenziato che non si può essere contrari a forme di innovazione, ma che andrebbe chiarito meglio a chi è rivolto il progetto, ovvero quali scuole e quali quartieri coinvolge.