Cambium Networks ha integrato la sua soluzione Cambium One Network con i servizi Internet satellitari di Starlink, un annuncio che segna l’ennesima iniziativa per unificare reti terrestri e satellitari in un nuovo paradigma di comunicazioni integrate che diffondono la connettività in maniera più capillare, anche nelle aree in digital divide.
Il fornitore mondiale di soluzioni di networking ha reso noto che l’unione della sua soluzione Cambium One Network con i servizi Internet satellitari Starlink consente una gestione scalabile, visibilità e ottimizzazione delle prestazioni per le connessioni satellitari Starlink in orbita terrestre bassa (Leo), in combinazione con la piattaforma di sicurezza/Sd-Wan Network Service Edge (NSE) di Cambium e il sistema di gestione cloud cnMaestro.
L’integrazione significa per le imprese accedere a servizi di livello enterprise per le reti connesse a Starlink – una garanzia, afferma Cambium Networks – di maggiore sicurezza, intelligence sul traffico e scalabilità multi-Wan. Questa evoluzione interessa tutte le aziende e i fornitori di servizi che dipendono dalla banda larga satellitare per la connettività.
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Cambium con Starlink: reti integrate per imprese e PA
Internet tramite i satelliti Leo (Low Earth Orbit) è una soluzione capace di portare la connettività nelle regioni più remote e non servite dalla banda larga. Quando questa soluzione viene incorporata in reti enterprise, è importante che siano garantiti parametri come la variabilità della larghezza di banda Wan, la latenza e la scalabilità della gestione. La piattaforma NSE di Cambium aiuta esattamente a gestire la rete e garantire sicurezza e flessibilità alle implementazioni della banda larga satellitare.
“L’integrazione con Starlink estende il framework One Network di Cambium per offrire un ecosistema di rete unificato che include tecnologie wireless, cablate, in fibra e satellitari”, si legge nella nota di Cambium. “Mettendo insieme la scala globale di Starlink con le capacità di sicurezza e orchestrazione di Cambium, le organizzazioni possono ottenere una connettività affidabile e basata su policy in tutte le loro sedi, dalle aziende o scuole in regioni remote alle filiali aziendali in tutto il mondo”.
Le funzionalità chiave
L’integrazione con Starlink include funzionalità chiave come il supporto Starlink multi-Wan: ogni NSE supporta più interfacce Wan Starlink per l’aggregazione e il failover della larghezza di banda, oltre a un management migliore.
Inoltre, è abilitato il monitoraggio Starlink centralizzato tramite cnMaestro Cloud: gli amministratori ottengono piena visibilità sull’allineamento della parabola, sulla latenza e sulle metriche di throughput, oltre a funzionalità di riavvio remoto, per ridurre al minimo gli interventi in loco per la risoluzione dei problemi.
Altra funzionalità inclusa è la gestione adattiva delle code (AQM): garantisce equità e bassa latenza anche in caso di congestione, mantenendo stabili applicazioni in tempo reale come Zoom o Teams.
Ancora, sono integrati il firewall basato sulle applicazioni, che consente un controllo granulare delle policy su app, larghezza di banda e comportamento degli utenti per preservare la larghezza di banda Starlink per un utilizzo mission-critical; il filtraggio DNS per reti pubbliche e scolastiche (fornisce un filtraggio conforme allo standard Cipa con oltre 80 categorie di contenuti per proteggere gli utenti nelle scuole e nei luoghi pubblici); e l’applicazione del firewall per l’accesso ai terminali Starlink, che limita la gestione della parabola agli amministratori autorizzati, impedendo riavvii o modifiche alla configurazione non autorizzati.
Le opportunità per gli operatori di rete
Grazie a queste funzionalità, Cambium consente agli operatori di rete di combinare più collegamenti Starlink, instradare in modo intelligente il traffico e gestire le reti satellitari dalla stessa interfaccia che già utilizzano per gestire le loro infrastrutture wireless e cablate Cambium.
Si tratta di una soluzione importante anche in ottica di superamento del digital divide, ovvero la disparità di accesso alle reti in banda ultralarga. Le zone rurali sono particolarmente colpite da questo divario, perché le opzioni tradizionali per la connettività a banda larga sono spesso inaffidabili o non disponibili. Una soluzione per superare il digital divide è proprio l’integrazione di più soluzioni, come fisse e mobili, o di tecnologie, come reti terrestri e satellitari.
Un esempio della prima opzione è quello dell’operatore americano MyJec Broadband, la divisione comunicazioni della Jackson Electric Cooperative (Jec), che serve le comunità rurali della Contea di Matagorda e delle aree circostanti del Texas. MyJec, anche con le tecnologie di Cambium, ha unito fibra e wi-fi, trasformando la connettività nelle aree poco servite.
Nuovi scenari: l’integrazione tra reti terrestri e satellitari
Un progresso nell’integrazione tra reti terrestri e satellitari è, invece, quello arrivato pochi giorni fa, quando la LoRa Alliance ha annunciato l’ultima evoluzione della sua tecnologia LoRaWan per l’Internet delle Cose (IoT): ora c’è anche la possibilità di integrare LoRaWan nelle reti satellitari, ampliando il raggio d’azione dell’IoT a livello globale, anche nelle aree più remote e difficili da raggiungere.
Questo cambiamento è destinato a rivoluzionare il modo in cui si gestiscono e monitorano i dispositivi IoT, portando la connettività ovunque, anche dove la tradizionale infrastruttura terrestre non arriva.



































































