Etno: Ngn, investimenti privati condicio sine qua non

Flessibilità nei prezzi wholesale ed equa distribuzione del rischio per incentivare le nuove reti

Pubblicato il 21 Giu 2010

Non vi è settore a innovazione tecnologica così rapida ed
evoluzione delle abitudini dei consumatori così veloce come
l’Ict. Ad esempio, l’uploading di contenuti autogenerati e le
web tv sono aumentati considerevolmente. L’accresciuta
popolarità di questi servizi ha conseguenze economiche e sociali e
porta a una considerevole crescita del traffico dati e della
richiesta di banda.
Le velocità e le capacità di banda oggi disponibili sono
sufficienti a far fronte ad applicazioni quali e-mail, navigazione
Internet, download di musica e film in bassa risoluzione, basic
Iptv Servizi innovativi, come videoconferenze avanzate o
applicazioni di telelavoro, richiedono network molto più potenti.
Già nel 2011 la domanda di banda potrebbe superare la capacità
dei network: si stima una crescita del traffico dati dai 100
exabytes del 2008 ai 600 del 2015.

Le reti di accesso di nuova generazione (Nga), che dotano i network
locali della necessaria capacità, sono essenziali all’Europa per
cogliere tutti i benefici dell’economia digitale in termini di
crescita e posti di lavoro, così come per continuare a rispondere
alle esigenze dei consumatori. L’Europa è ancora indietro a Usa
e Asia. Dato il considerevole rischio di investimento e
l’incertezza regolatoria, i maggiori operatori di Tlc sono restii
ad impegni finanziari su larga scala. Non vi è una singola misura
in grado di incoraggiare la diffusione delle Nga. È necessaria una
strategia capace di mobilitare tutte le linee d’azione politica e
gli strumenti esistenti.

La Digital Agenda riconosce che è possibile dotare i cittadini di
accessi broadband ad alta velocità solo con un mix di tecnologie e
piattaforme, in base alla fattibilità tecnica e commerciale. Gli
sviluppi tecnologici consentiranno ai network wireless e mobili di
competere sempre più con quelli fissi. In un mercato delle Tlc
liberalizzato e competitivo e in un contesto di riduzione della
spesa pubblica, un massiccio sviluppo del network verrà giocoforza
trainato dal settore privato. Quale voce dei maggiori investitori
privati, Etno plaude all’appello della Digital Agenda a
rafforzare gli incentivi agli investimenti privati. Le autorità
pubbliche hanno un ruolo importante in aree, soprattutto remote e
rurali, dove l’investimento commerciale non è fattibile.

La revisione della Direttiva Telecoms dovrebbe contemplare nuovi
meccanismi che consentano un approccio regolatorio più mirato che,
propriamente implementato dalle Autorità nazionali, impatterà
positivamente sugli investimenti. Per incentivare l’investimento
privato le regole per le Nga dovrebbero basarsi sui seguenti
principi: regolazione più mirata, che tenga conto dei differenti
livelli di competizione all’interno dei mercati azionali; obbligo
per tutti gli operatori che investono (non solo quelli a più
significativo potere di mercato) di aprire i colli di bottiglia dei
network, come allacci domestici o cavidotti; flessibilità nei
prezzi wholesale di accesso ed equa distribuzione del rischio fra
investitori e access seekers.

L’economia europea avrebbe molto da guadagnare da un “digital
single market”. Vanno rimosse le barriere allo sviluppo
dell’offerta di contenuti legali innovativi online, quali la
frammentazione dei diritti d’autore e il regime delle licenze.
L’accresciuta disponibilità di contenuti online attraenti e
legali è il modo migliore per combattere gli illeciti del
file-sharing. Etno accoglie con favore la scelta prioritaria della
Commissione di rendere i servizi broadband più disponibili e
migliorare le competenze digitali dei cittadini. Grazie agli sforzi
in R&D, le aziende socie di Etno già offrono una larga gamma di
servizi. I provider di comunicazioni elettroniche supportano anche
iniziative e campagne mirate ad incrementare l’uso
dell’Ict.

La medicina è uno dei settori che più possono trarre beneficio
dall’implementazione di applicazioni basate sull’Ict. L’Ict
consente poi di ridurre le emissioni di CO2. Ma vi è necessità di
forti incentivi (anche attraverso la leva fiscale) per incoraggiare
cittadini e aziende ad optare per soluzioni broadband a basso
consumo. La Digital Agenda può consentire di sbloccare il
contributo che il settore Ict può dare per accelerare la ripresa
dell’economia europea. Ma per assicurare il successo della
Digital Agenda i suoi punti chiave vanno realizzati in via
prioritaria attraverso misure concrete. Mobilitare gli investimenti
privati nelle Nga è condicio sine qua non.

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