E’ un Giuseppe Recchi motivato a presentare la seconda fase del ciclo di conferenze sulla scienza, parte “didattica” del programma della Fondazione Telecom Italia (FTI): quattro incontro milanesi a partire dalla prossima settimana dopo i cinque romani delle “Lezioni sul Progresso”. Il presidente operativo di Telecom, a margine della presentazione del nuovo ciclo di “lectures” della Fondazione da lui stesso presieduta, ricorda l’accelerazione del piano d’investimenti dell’operatore, i progressi nella copertura delle reti fisse e mobili di nuova generazione e snocciola un’anticipazione: “a fine marzo avremo raggiunto mille comuni con la fibra” (attualmente sono 949) e a domanda su eventuali accordi Telecom – Mediaset risponde: “in questo momento non c’è nulla sul tavolo”. Ma Telecom, ricorda, non è solo reti; è anche soggetto di sviluppo nel Paese e la Fondazione è lo strumento per favorire la cultura digitale e dell’innovazione. A Roma, i cinque appuntamenti dedicati a nanotecnologie, neuroscienza, OGM, robot e genetica, hanno attirato in sala 2500 persone di cui 1500 studenti della capitale con i loro docenti, ma il boom è stato soprattutto sui social network, con 1,5 milioni di persone su Facebook e 2,5 milioni su Twitter, dove gli ultimi tre appuntamenti hanno conquistato sistematicamente una delle “top 5” posizioni.
A Milano ora si bissa, con quattro serate al Teatro San Babila a partire da lunedì 14 marzo. Si incomincia con un incontro da titolo “Tutti sani nel futuro” e con Luca Pani, psichiatra e direttore generale dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Secondo il format già consolidato, ci sarà una “spalla” nel mondo dello spettacolo, in questo caso Carlo Verdone, una scelta non casuale, per un attore e regista che non ha mai nascosto i suoi atteggiamenti ipocondriaci. A condurre sarà sempre la brillante Natasha Stefanenko. I temi successivi saranno la Neuroscienza applicata ad etica e politica (neuroni, educazione, ambiente, quanto incidono nelle scelte individuali?) e la Mobilità del Futuro, con il suo corredo di sistemi smart, di sensori e di energie greem. Si concluderà con Elena Cattaneo, la ricercatrice farmacologa e biologa divenuta senatrice a vita, che parlerà di cellule staminali.
Temi appealing anche per il vasto pubblico dunque. Del resto, spiega Alberto Mingardi, il vicepresidente della Fondazione Telecom Italia, “l’obiettivo questa volta non è quello di parlare ai primi della classe, ma di accrescere l’interesse dei giovani, di un vasto pubblico, per le materie scientifiche”. Da qui anche il format che punta a unire cultura e spettacolo in una logica “hot” e “cool”. La stessa logica con cui “si vuol parlare di Scienza con la “Esse” maiuscola” e, rimarca Giuseppe Recchi, cresce l’interesse per le forme di Art-Entertainment. Scappa anche qualche anticipazione: a Roma si sta discutendo con il Comune di intervento di valorizzazione attorno al Mausoleo di Augusto.
Valorizzazione del patrimonio artistico, attenzione per problemi sociali e disabilità, soprattutto in ambito scolastico (dislessia, autismo, tra i temi oggetto già d’attenzione) non fanno perdere di vista naturalmente anche l’humus l’humus naturale di Telecom che, ricorda Recchi, sta anche promuovendo insieme con il MIUR iniziative per la formazione dei docenti, il coding e i linguaggi di programmazione: “Siamo interessati a tutti gli aspetti dell’Agenda Digitale, a 360 gradi: non solo le reti”, chiosa Recchi.