L'INTERVISTA

5G, Turri: “Si apre grande sfida per le infrastrutture in fibra”

Il Ceo della filiale europea di Adamant Namiki: “Puntiamo a fornire una soluzione di connessione in cui la velocità sia un bisogno primordiale per ottimizzazione e affidabilità. Pronti alla collaborazione con sviluppatori di tecnologie in Italia”

Pubblicato il 27 Apr 2020

turri-Gianpaolo-Adamant Namiki

Nella nostra azienda produciamo da 40 anni prodotti per la connettività delle fibre ottiche e per le telecomunicazioni. Collaboriamo con molti dei nomi più noti in quest’ambito e in quello dei produttori di dispositivi ottici, e annoveriamo tra i nostri partner e clienti di fiducia costruttori di sistemi ottici integrati e aziende di media providing. Grazie agli investimenti sull’automazione e dull’industria 4.0 abbiamo disponibilità di risorse umane e tecnologiche per iniziare nuove collaborazioni in Italia, ad esempio con sviluppatori di tecnologie per fibre ottiche, per connettività o per fotonica del silicio. Riteniamo che sia una nazione strategica per noi, dato che la qualità dei partner tecnologici e delle infrastrutture fanno sì che le nostre soluzioni cutting edge trovino qui la loro culla ideale”. Lo afferma in un’intervista a CorCom Gianpaolo Turri, Ceo e presidente della filiale europea di Adamant Namiki Group, multinazionale giapponese nata vicino a Tokyo nel 1939 e specializzata nella lavorazione di materiali duri per uso industriale, che oggi è uno dei principali produttori di connettori per fibra ottica di alta qualità e di micromotori per applicazioni avanzate di robotica. 

Turri, La fibra è una delle basi della tecnologia 5G. Quali requisiti deve avere per supportare al meglio la velocità e i tempi di latenza del nuovo standard mobile?

Il 5G colma una necessità che è divenuta via via più importante negli ultimi anni: garantire velocità di trasmissione dei dati molto più elevate di quelle esistenti, una migliore efficienza dell’infrastruttura e un servizio più affidabile per tutti i dispositivi mobili. Il 5G consentirà tempi per la trasmissione di grandi quantità di dati inimmaginabili solamente qualche anno fa. 

Dal punto di vista delle sfide che si preannunciano, il 5G imporrà anche enormi richieste sull’infrastruttura cablata in fibra ottica. Prima che prevalgano le reti 5G, l’infrastruttura di rete deve essere in grado di supportare in modo affidabile e continuo decine di migliaia di dispositivi, e il sempre più alto e intenso numero di dati raccolti e trasmessi da questi dispositivi.

Una delle sfide più importanti è ad esempio quella dei veicoli autonomi. Le auto connesse al 5G saranno in grado di comunicare tra loro per aumentare la sicurezza e anticipare potenziali problemi, e per ottimizzare il percorso in tempo reale. Nella nostra prospettiva, pensiamo di fornire una soluzione di connessione che realizza una configurazione del dispositivo in cui velocità e ritardo sono considerati come un bisogno primordiale di ottimizzazione e affidabilità. La configurazione ottimale della migliore velocità e latenza dipende nello specifico da ciascun operatore e dalle sue caratteristiche geografiche, tecnologiche, e nelle priorità strategiche che lo differenziano. Noi ci muoviamo con flessibilità con tutti i nostri partner per poter offrire la miglior soluzione individuale.

Quali sono le soluzioni messe a punto da Adamant Namiki per poter supportare al meglio lo sviluppo di componenti per la fibra ottica di ultima generazione?

Abbiamo migliorato la produttività e la qualità dei nostri prodotti e continuiamo a spingerci sempre più avanti per mantenere la fiducia dei nostri partner e clienti, e per giocare un ruolo nel presente e nel futuro. Oggi produciamo e commercializziamo ogni tipo di connettore di qualità per l’inter-connettività di fibre ottiche e di array di fibre. Sui semplici connettori – semplici per la loro apparenza, non per il contenuto tecnologico – puntiamo sulla customizzazione delle soluzioni per i nostri clienti. Questo ci consente di continuare a progredire nelle competenze tecnologiche e nella presenza sul mercato. Specialmente per gli array di fibre mono e bidimensionali di grande dimensione abbiamo conquistato una posizione di primo piano su scala globale: lavoriamo in partnership con le più grandi aziende tecnologiche nel settore, in Asia, Stati Uniti ed Europa. Le fibre con lenti specifiche per il miglioramento dell’accoppiamento del segnale sono un’altra direzione in cui abbiamo delle tecnologie all’avanguardia. Stiamo sviluppando soluzioni sempre più compatte, precise e che permettono di aumentare la densità dell’informazione, con un vantaggio per il cliente finale e per l’ambiente.

Quali sono le richieste del player di questo settore, con particolare attenzione alle telco, a cui avete le carte in regola per rispondere con soluzioni allavanguardia? Al momento i nostri clienti che hanno prodotti già sul mercato si rivolgono a noi soprattutto per il rapporto qualità-prezzo. Il nostro cliente-tipo non vuole fare compromessi sulla qualità, in ragione dell’applicazione finale, ma non è nemmeno disposto a spendere al di là delle regole di mercato. Nello specifico, ci richiede di essere fedeli al nostro QCD, per il quale siamo divenuti conosciuti e il partner di scelta nel mondo B2B della connettività di alta qualità, oltre che per’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie che risolvono le problematiche dei nostri clienti e che contraddistinguono il nostro DNA.

I nostri partner che stanno sviluppando soluzioni per il medio o lungo termine ci chiedono invece di spingere le competenze sui materiali, sulla durezza, sulla precisione di posizionamento e di misura, e con densità di segnale molto alta per quanto riguarda i componenti macroscopici. Per i cosiddetti “Micro Electro-Mechanical Systems” (MEMS) si tratta di realizzare sistemi di trattamento del segnale ottico sempre più complessi, affidabili, e capaci di sostenere le esigenze del mondo di oggi e del futuro prossimo. Quindi, in sintesi, qualità, ricerca sui materiali, ricerca sulla precisione, sistemi che possano essere trasferiti alla produzione di massa senza un grande sforzo di tempo ed economico.

Nella vostra offerta ci sono i puntali e i manicotti in zirconio: a quali esigenze rispondono meglio, soprattutto in ottica 5G?

I prodotti del nostro catalogo sono pensati in generale per la connettività, non in maniera specifica per il 5G. Diciamo che il nostro vantaggio è quello di essere sempre stati, nei cambiamenti di tecnologia, all’avanguardia, e di aver collaborato con i player principali che hanno portato queste tecnologie sul mercato. Anche in questa transizione epocale forniremo tutto il supporto per le esigenze specifiche del 5G. Abbiamo in corso sviluppi che si basano sulle nostre tecnologie acquisite con l’innovazione che deriva in parte da Adamant Namiki e in parte dai nostri partners, per ottenere il massimo in questa transizione. Una parte dello sviluppo fondamentale proviene da ciò che stiamo facendo nell’R&D o che è uscito dall’R&D di recente.

Quali sono in questo campo le soluzioni su cui investite di più in termini di ricerca e sviluppo, e verso quali comparti sono naturalmente” meglio indirizzate?

Le tecnologie di base di ferrule e manicotti non cambiano nella sostanza, ma solo nella specificità richiesta dal cliente. Le proponiamo da 40 anni e sono il nostro punto di forza. Ora ci confrontiamo e focalizziamo sulle tecnologie più avanzate intorno al mercato della fotonica del silicio. I prodotti che abbiamo sviluppato e che sono pronti per questa nuova sfida tecnologica rientrano nell’ambito degli array di fibra funzionali (spot size converters) e nelle fibre così dette “self written polimer waveguuide”, fibre che si auto allineano e vengono create da un laser in un polimero liquido, ottimizzando così la trasmissione del segnale e l’allineamento dei componenti. In questo campo abbiamo fatto degli sviluppi notevoli grazie alla collaborazione con università prestigiose in Giappone ed in Europa, e siamo pronti per le sfide nelle quali i nostri partner e clienti si cimentano.

Che indicazioni vi arrivano dalle sperimentazioni finora avviate sul 5G e su cui potete lavorare per mettere a punto nuove soluzioni?

Il dispositivo ottico perde completamente di utilità se non può connettersi con efficacia e affidabilità alla rete in fibra ottica. Abbiamo rapporti con produttori di sistemi di reti ottiche, con produttori di dispositivi che richiedono soluzioni di connessione ottica e fornitori di supporti come OTT (Over The Top). Questo è quello che i nostri partner apprezzano, ovvero la nostra competenza e comprensione della problematica nella sua complessità e interezza (o totalità?). Non forniamo dei connettori ottici, ma delle soluzioni complete che partono dai bisogni tecnologici e di qualità-prezzo dei nostri partner.

In generale abbiamo discusso e sviluppato con i nostri clienti sistemi per minimizzare la insertion loss, che rimane una delle domande più frequenti, ora ancora più importante. L’altro aspetto è quello di migliorare i dispositivi ottici coerenti per arrivare a quei bitrate necessari per lo sviluppo della fotonica del silicio in tutto il suo potenziale. Siamo stati, siamo e continueremo ad essere all’ascolto delle esigenze dei nostri partner per rimanere produttori di qualità e innovatori all’avanguardia.

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