L’INTERVISTA

Revobyte, al via l’Academy per i giovani talenti. Sirabella: “Contributo alla ripartenza dell’Italia”

A settembre taglio del nastro del centro di formazione che aprirà le porte a 15 diplomati: opportunità di impiego in azienda o presso i partner. Il managing director: “E’ il momento di dare una mano ai neet in difficoltà”

Pubblicato il 11 Giu 2021

Sirabella Revobyte
Francesco Sirabella

“Stiamo lavorando a un progetto ambizioso, che vedrà la luce a settembre: la Revobyte Academy. Un’iniziativa di formazione tecnica rivolta a 15 giovani usciti dalle scuole superiori, che si concentrerà sulle principali tecnologie richieste dal mercato, in collaborazione con Randstad, e con VMWare in veste di partner tecnologico. Questo perché puntiamo alla crescita del livello tecnico dei giovani, per le nostre attività ma anche per il mercato nel suo complesso”. A parlare è Francesco Sirabella, managing director di Revobyte, system integrator che nel tempo si è specializzato nella logistica integrata, che in un’intervista a CorCom illustra i progetti per il futuro dell’azienda, a un anno dal suo ingresso sul mercato con il nuovo brand dopo una storia già solida con il marchio Speditamente.

Sirabella, ci dice qualcosa di più sulla Revobyte Academy?

E’ importante specificare che una parte di questi giovani li assumeremo, mentre quelli che non prenderemo noi verranno inseriti in altre realtà anche grazie ai nostri partner. Il segnale che vogliamo lanciare è che dopo un anno e mezzo terribile per il mondo del lavoro, segnato dalla pandemia, è il momento di dare una mano ai cosiddetti neet, i giovani che non studiano più e non trovano un impiego. E sarà un modello che abbiamo intenzione di replicare, sfruttando il fatto che abbiamo una società di formazione in casa, AdmForm, e che possiamo contare su partner tecnologici pronti a trasferire competenze tecniche. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a realizzare un progetto ambizioso con la consapevolezza che oggi tutti siamo chiamati a fare qualcosa per la ripartenza del sistema Italia, le aziende insieme alle istituzioni, investendo soprattutto sulla qualificazione giovani.

Questa iniziativa fa parte di una vostra filosofia aziendale?

La convinzione che ci ha mosso e animato dalla nascita di Revobyte è che per avere successo è necessario mettere in primo piano il valore umano: questa è la nostra stella polare. L’obiettivo è di creare un ambiente lavorativo gradevole e gratificante, e anche grazie a questo siamo diventati un’azienda che gli stakeholder ritengono appetibile. Lo dimostra anche l’alto tasso di turnover che registriamo. Vuol dire che il mercato riconosce le nostre competenze e la qualità delle nostre risorse, ma sono le regole del mercato che abbiamo serenamente imparato ad affrontare.

Revobyte compie proprio in questi giorni un anno di vita. Un anno che coincide con un periodo segnato dall’emergenza Covid-19. Qual è oggi lo scenario con cui vi confrontate?

Fortunatamente tutti i segnali convergono nel mostrarci una pandemia in decisa attenuazione, per quanto l’emergenza sia ancora in corso. Nelle ultime settimane a Milano ho visto grande fermento, e questo mi ha gratificato dal punto di vista professionale e di cittadino. Più in generale noto che c’è una forte accelerazione del processo di innovazione e digitalizzazione delle aziende. Con la pandemia l’intero Paese è stato obbligato a utilizzare in maniera crescente sistemi digitali, e questo nel nostro campo è una grande opportunità, sia per i prodotti sia per i processi aziendali. Pensiamo ad esempio all’intelligenza artificiale, ai processi produttivi dell’industria 4.0 e del piano Manifattura 4.0. Questo trend riguarda ovviamente anche i servizi progettuali, legati a target precisi, mirati alla realizzazione chiavi in mano di infrastrutture complesse che si integrino con ciò che c’è già in azienda, innovando e ottimizzando.

Quali sono gli ambiti su cui puntate con più decisione?

Sono essenzialmente tre: Cloud, Data Center e sicurezza, che con il progredire della digital transformation è sempre più importante. Senza trascurare ovviamente il settore della logistica: la crescita dell’e-commerce durante la pandemia ha infatti avuto effetti moltiplicativi sul settore, con il fatturato della logistica integrata che ha registrato una forte crescita. In questo scenario ci ha aiutato molto una nostra caratteristica distintiva, quella di riunire sotto lo stesso tetto competenze e strutture IT con quelle della logistica, in un ambiente di contaminazione reciproca. Contiamo su un magazzino attrezzato e su ingegneri che si occupano di Information technology, riuscendo in questo modo a incontrare le esigenze di clienti che chiedono contemporaneamente servizi diversi, piattaforme e siti di e-commerce, con elevati livelli di digitalizzazione.

Come ha reagito e sta reagendo il mercato a questa vostra proposta?

Direi che sta reagendo bene, perché siamo stati capaci di mettere in campo offerte che coniugano soluzioni e servizi, due facce della stessa medaglia. La nostra ambizione, come dicevamo, è quella di offrire ai clienti progetti customizzati chiavi in mano fino al momento della spedizione, mettendo insieme l’hardware con i servizi professionali specialistici, diventando un punto di riferimento completo per soluzioni integrate e complesse. Le nostre competenze si traducono in certificazioni ai massimi livelli, grazie all’eccellenza tecnica dei nostri specialisti, e in tecnologie di punta. Nell’ultimo periodo abbiamo inserito nella nostra offerta nuove tecnologie come quelle del programma Vasp di Veeam, e abbiamo partnership con la Professional Service Organization di VMWare, con Cisco e con Microsoft.

Ci racconta la storia che ha portato alla nascita del nuovo brand?

Speditamente si era affermata per gli elevati skill che poteva offrire al mercato, ma era limitata per il numero di soluzioni e aveva un’organizzazione da migliorare: mancavano funzioni essenziali, come un’organizzazione commerciale e una responsabilità definita per l’area tecnica. Da quella base abbiamo costruito un’azienda coesa, che può contare su un nuovo ufficio gare che ci consente di confrontarci con i maggiori player del mercato. Abbiamo dato vita a un gruppo che si occupa di logistica integrata e di formazione con AdmForm, accreditata presso la regione Lazio. In sintesi, oggi siamo un gruppo più moderno, strutturato, e maggiormente in grado di cogliere le opportunità di un mercato in continua trasformazione. Siamo in grado di affrontare le nuove sfide del nostro tempo, accompagnando i nostri clienti verso la ripartenza e l’innovazione.

Quanto è stato sfidante, da manager, affrontare questa trasformazione?

Non è stato semplice, ma mi ha aiutato la significativa esperienza che ho accumulato in Italtel. E’ stata una palestra formativa di primo piano, dove ho avuto modo di lavorare in un ambiente pregno di competenze e con managerialità brillanti e di alto livello, in primis quella di Stefano Pileri. Insieme siamo stati in grado di mettere a punto progetti complessi e strategici per il Paese, sono stati 15 anni che mi hanno messo nelle condizioni di poter affrontare al meglio questa esperienza da managing director di un’azienda complessa come Revobyte.

Qual è oggi il vostro target di riferimento?

Facciamo i conti con un parco clienti variegato. Ci sono quelli che abbiamo ereditato da Speditamente, principalmente enterprise, e poi ci sono tutti i nuovi e i potenziali clienti, anche nel campo della pubblica amministrazione. Una delle nostre maggiori soddisfazioni, ad esempio, è che stiamo diventando un consulente di riferimento nel ministero della Difesa: una novità che stiamo affrontando con entusiasmo.

Che bilancio farebbe di questo primo anno di vita di Revobyte?

Direi che le indicazioni sono molto positive: stiamo consolidando le relazioni con i nostri clienti “storici” e riusciamo contemporaneamente ad acquisirne altri, posizionandoci in un mercato per certi versi nuovo. Notiamo con piacere che questo nostro nuovo posizionamento viene percepito chiaramente dai clienti, e che quindi riusciamo ad avere una riconoscibilità diversa rispetto al passato. E in prospettiva abbiamo l’ambizione di diventare un partner di riferimento per la trasformazione digitale dei nostri clienti investendo nelle nostre Risorse e nella formazione dei giovani.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 3