LA PARTNERSHIP

La blockchain al servizio del lusso: alleanza Lvmh-Prada-Cartier

Dalla collaborazione tra i tre brand nasce il consorzio Aura. Obiettivo della piattaforma, aperta all’adesione di altri marchi, è utilizzare un’unica soluzione su scala globale per garantire ai consumatori maggiore trasparenza e tracciabilità

Pubblicato il 20 Apr 2021

A. S.

aura blockchain

Nasce dall’alleanza di tre tra i principali marchi globali del lusso Aura Blockchain Consortium, che si pone l’obiettivo di dare ai consumatori la possibilità di avere accesso diretto alla storia dei prodotti e alla loro garanzia di autenticità. A battezzare l’iniziativa sono Lvmh, Gruppo Prada e Cartier, per rendere trasparente il ciclo di vita dei prodotti, dalla creazione alla distribuzione, attraverso dati affidabili lungo tutto il processo, rafforzando in questo modo la relazione delle persone con i loro marchi di riferimento e accrescendo la fiducia dei propri clienti nelle pratiche sostenibili e nell’approvvigionamento responsabile condotto dai singoli marchi.

Il sistema tecnologico, si legge in una nota, è costituito da una blockchain privata multi-nodale ed è protetto dalla tecnologia ConsenSys e da Microsoft. Registrerà le informazioni in modo sicuro e non riproducibile e genererà un certificato unico per ogni proprietario, “aumentando la desiderabilità di oggetti di valore – spiega il comunicato – frutto di un saper fare unico e realizzati con materiali sostenibili di alta qualità. Aura Blockchain Consortium è un’organizzazione senza scopo di lucro, che mira a migliorare le relazioni con i clienti e la protezione dei marchi: per questo i profitti, spiegano i fondatori, saranno reinvestiti per garantire lo sviluppo tecnologico della piattaforma.

Aura Blockchain Consortium è una grande opportunità per il nostro settore – commenta Toni Belloni, direttore generale delegato di Lvmh – per rafforzare il rapporto con i clienti offrendo loro soluzioni semplici per conoscere meglio i nostri prodotti. Unendo le forze con altri marchi del lusso in questo progetto, stiamo aprendo la strada alla trasparenza e alla tracciabilità. Spero che altri prestigiosi marchi abbraccino questa soluzione”.

“Insieme ai nostri partner abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione e fiducia senza precedenti nel nostro settore – aggiunge Lorenzo Bertelli, head of Marketing & head of Csr del Gruppo Prada – abbiamo dato vita ad un progetto unico e innovativo con l’obiettivo di mettere al centro i nostri clienti, creando valore grazie a un sistema di autenticazione sostenibile che genererà infinite possibilità”.

Aura Blockchain Consortium rappresenta un esempio di cooperazione senza precedenti nel settore del lusso – conclude Cyrille Vigneron, presidente e Ceo di Cartier International e membro del Consiglio di amministrazione e del senior executive commitee di Richemont – la blockchain è una tecnologia chiave per migliorare il servizio ai clienti, il rapporto con i partner e la tracciabilità dei prodotti. L’industria del lusso realizza oggetti senza tempo e deve garantire che standard rigorosi perdurino e rimangano in mani fidate. Invitiamo quindi l’intero settore a unirsi a questo consorzio per progettare una nuova era del lusso rafforzata dalla tecnologia blockchain”.

Sulla piattaforma sono al momento già attivi Bulgari, Cartier, Hublot, Louis Vuitton e Prada, ma sono in stato avanzato diverse discussioni per l’ingresso di altri brand nel consorzio, che rimane aperto a tutti i marchi del lusso, indipendentemente dal settore o dal Paese in cui operano. Ogni marchio, spiegano i fondatori, ha aderito in base alle proprie specificità e alle aspettative dei propri clienti e continuerà ad essere pienamente proprietario e responsabile dei propri dati, senza che si verifichi alcuno scambio di informazioni sensibili sotto il profilo della concorrenza. Sulla piattaforma blockchain le informazioni saranno memorizzate in modo da non essere modificate, manomesse o violate.

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