IL CASO

Videogiochi, maxi-multa dell’Antitrust Ue a Valve e altri cinque publisher

La Commissione europea ha inflitto una sanzione complessiva di 7,8 milioni di euro per le cosiddette pratiche di “blocco geografico”. Oltre alla proprietaria di Steam coinvolte Focus Home, Koch Media, ZeniMax, Bandai Namco e Capcom

Pubblicato il 21 Gen 2021

Domenico Aliperto

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Le autorità di regolamentazione antitrust europee hanno multato Valve, proprietaria della piattaforma di giochi Steam, e altri cinque editori di giochi per Pc per un totale di 7,8 milioni di euro. Secondo la Commissione europea, Valve, Focus Home (Francia), Koch Media (Germania), ZeniMax (Usa), Bandai Namco e Capcom (Giappone), hanno limitato le vendite transfrontaliere di un centinaio di videogiochi per Pc sulla base della posizione geografica degli utenti all’interno dello Spazio economico europeo adottando le cosiddette pratiche di “blocco geografico“. La Commissione ha affermato che queste pratiche mirano a mantenere alcune differenze di prezzo tra i paesi dell’Europa orientale e occidentale e impedire agli utenti di fare acquisti nel mercato unico dell’Ue.

Ma Valve non ci sta e annuncia ricorso

Le ammende per gli editori, per un totale di oltre sei milioni di euro, sono state ridotte grazie alla collaborazione delle società con la Commissione. Valve, che ha già annunciato ricorso contro la decisione, secondo le autorità ha scelto di non collaborare con la Commissione ed è stata multata per oltre 1,6 milioni di euro. “Durante i sette anni di indagine Valve ha collaborato pienamente, fornendo tutte le prove e le informazioni richieste alla Commissione”, ha detto alla Cnbc Doug Lombardi, vice presidente del marketing di Valve. “Non siamo d’accordo con questi risultati e intendiamo presentare ricorso contro la decisione”.

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La responsabile della concorrenza Margrethe Vestager ha indicato che “più del 50% di tutti gli europei gioca ai videogame. Si tratta di un’industria fiorente che vale oltre 17 miliardi di euro. Le sanzioni odierne contro le pratiche di ‘blocco geografico’ di Valve e di cinque editori di videogiochi per pc servono a ricordare che alle aziende è vietato limitare contrattualmente le vendite transfrontaliere”. “Tali pratiche privano i consumatori europei dei vantaggi del mercato unico digitale dell’Ue e dell’opportunità di guardarsi intorno per trovare l’offerta più adatta nell’Unione”. Il ruolo di Steam in questo senso è davvero di peso, trattandosi di una delle piattaforme di videogiochi più grandi del mondo con un’offerta di oltre 35 mila titoli.

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